Questa settimana segnalo la grande novità Sperling & Kupfer dal titolo: Appuntamento al buio con un libro. Sospendo ogni tipo di considerazione personale rispetto l’iniziativa, anzi, non la sospendo e dico subito che mi pare davvero avvilente. Voglio dire, siamo davvero messi male se una grande casa editrice deve inventarsi le buste sorpresa come succede da tempo nelle edicole, in quel caso però il prezzo è conveniente al punto che vale la pena rischiare. Il target è quello dei bambini, l’effetto sorpresa quindi è giustificato, e, tra gli scarti di magazzino assemblati dentro il bustone, bene o male, qualcosa di carino si può anche trovare. Ma tutto questo che c’entra con la letteratura? Perché mai dovrei sentire il desiderio di spendere 10 euro per un libro? Cito: delicato, appassionante, sorprendente; questi, infatti, i tre indizi indicati sul frontespizio della confezione altrimenti anonima.
Mah! Staremo a vedere le reazioni del pubblico. Chiedo intanto, da libraia, il sacrosanto diritto di recesso immediato qualora, scartando il pacco, non trovassi di mio gradimento: autore, titolo, trama, copertina. A proposito di copertina, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata proprio questa: vuoi vedere – ho pensato – che stanno smerciando tutti quei libri con copertine orribili che altrimenti non avrebbero speranza? Se proprio dobbiamo svilire il prodotto trasformandolo in pura merce, allora propongo una formula: quella già collaudata per bibite e quant’altro. Mettiamo il nome delle persone, anziché inutili indizi da oroscopo giornaliero. Quanto meno ho un buon motivo per acquistare quel pacco e regalarlo a qualcuno che ha quel nome. Ci si potrebbe spingere oltre associando uno studio scientifico (?) sui nomi delle persone e le rispettive preferenze letterarie. Una schiera di giovani ricercatori finalmente impegnati in un mega call-center che ti chiamano all’ora di pranzo senza venderti nulla, ma solo per informarsi sul nome dell’utente e il genere di libri che legge. Per questa settimana è tutto, vi anticipo invece l’argomento del prossimo pezzo, quello che intende fare chiarezza, ma forse solo personali congetture, riguardo quel filone di titoli che ripetono come un mantra i nomi di alcune capitali. A tutti i perplessi dico invece: passate in libreria e ne parliamo. Buona lettura a tutti, in ogni caso.
Katia Regina