E’ stato presentato all’Hotel Crystal di Trapani, il progetto “GRECA” dell’O. P. di Trapani e delle Isole Egadi, finanziato nell’ambito della misura 3.5 (azioni pilota) del FEP 2007/2013, alla presenza di Mario Maltese (Presidente O.P.), Giuseppe Pagoto (Sindaco di Favignana e presidente dell’AMP Isole Egadi), Giovanni Basciano (Vice- presidente AGCI Agrital), Fabio Sorrentino e Sergio Vitale (CNR-IAMC), Stefano Donati (Direttore AMP), Emilio Giacalone (coordinatore tecnico del progetto) e Giuseppe Campo (in rappresentanza dei pescatori).
Il progetto prevede prove di pesca sperimentale all’interno dell’AMP “Isole Egadi” con il coinvolgimento di 6 imbarcazioni appartenenti alle marinerie di Trapani, Favignana e Marettimo, per testare l’efficacia di tremagli modificati attraverso l’inserimento di una “greca” (una fascia di rete ad imbrocco a maglie di grande dimensioni) sulla porzione inferiore che entra in contatto con il fondale, allo scopo di ridurre la cattura accidentale di specie non direttamente oggetto di pesca o non commerciali (crostacei, echinodermi, ecc.), per aumentare la sostenibilità e la selettività dell’attrezzo più utilizzato dalle imbarcazioni operanti nell’area. Il progetto sarà svolto dalla OP sotto la consulenza scientifica del CNR-IAMC di Mazara del Vallo e con il contributo di ricercatori del territorio che fungeranno da osservatori a bordo dei pescherecci.
Il Sindaco e Presidente dell’AMP, Giuseppe Pagoto, plaude all’iniziativa e sottolinea che “nell’attuale fase di crisi, è una strategia vincente l’azione dei privati e degli stackeholders a
supporto delle amministrazioni, per mettere in campo azioni come questo progetto, che possono migliorare le condizioni socio-economiche e contribuire allo sviluppo locale”.
Per il Direttore dell’AMP, Stefano Donati “Il punto di forza del progetto, volto alla sostenibilità della pesca professionale, è il fatto che i promotori dell’iniziativa siano proprio gli operatori della pesca, segnale tangibile del successo della strategia di gestione basata sul dialogo tra le parti, messa in atto dall’Area Marina Protetta insieme al mondo della pesca. Diamo il nostro pieno sostegno – conclude Donati - a progetti di questo tipo, con l’auspicio che la sperimentazione possa essere estesa in futuro a tutte le marinerie e che questa buona pratica possa diffondersi anche all’esterno dell’AMP”.