"La Lega Navale in Sicilia è ben altro, con intenti e realizzazioni che vengono portate avanti giorno per giorno con l’attivismo e il volontariato di tanti soci, cosa che non traspare dagli eventi di Favignana”. Carlo Bruno, medico e Delegato Regionale della Lega Navale Italiana prende nettamente le distanze da quello che sta succedendo alle Egadi sulla vicenda della maxi concessione demaniale chiesta dal circolo dell’isola.
Si tratta della concessione relativa all'area "Cala Fumere", che è stata raccontata da TP24.IT. Un'area molto estesa, nella quale, secondo un video pubblicato su internet e poi subito rimosso (ma che siamo riusciti a recuperare), si dovevano fare attività ben diverse da quelle di promozione della cultura ambientale e di difesa delle coste che dovrebbero essere tipiche della Lega Navale. Era prevista, giusto per fare un esempio, un'area lounge, e tutto era molto "fashion". La concessione è stata sospesa dalla Regione, ma il caso ha suscitato non poche prese di posizione.
Legambiente, l’Area Marina Protetta delle Egadi. E adesso interviene direttamente il delegato regionale della Lega Navale, che di fatto si dissocia dall’iniziativa del circolo di Favignana di creare una sede per chiari fini non chiaramente aderenti con il dettato istituzionale.
“E’ stato un errore che hanno fatto, la Lega Navale non è questo, non è quello che si voleva fare a Favignana”, dichiara Bruno. “Le strutture periferiche godono di una certa autonomia, e qualche volta non sono conformi nelle scelte che fanno sul territorio, come per le concessioni demaniali che richiedono, alla mission della Lega Navale, che in Sicilia è ben altro. Inoltre - aggiunge il delegato regionale Lni - debbo segnalare tra l’ altro che per tutta l’estate a Favignana la Lega Navale ha davvero fatto una encomiabile attività di promozione sociale in collaborazione con l’Associazione famiglie Down ospitando un bel gruppo di ragazzi presso la sede del faro di Punta Marsala". Per Bruno adesso "si dovrà ridiscutere all’interno della Lega Navale la decisione come andare avanti nella richiesta della concessione di Cala Fumere ridimensionandola per renderla consona al dettato istituzionale".
Intanto qualche giorno fa la Regione Siciliana ha sospeso la concessione demaniale, data troppo facilmente. Stiamo parlando di un’area di 7.674,00 mq in zona Cala Fumere, che la delegazione di Favignana della LNI ha ottenuto dalla Regione.
Area Lounge, un bar, differenti solarium, una catenaria per attracco di imbarcazioni, dove imbarcazioni non ve ne sono mai state perché quel luogo è da sempre stato utilizzato dai cittadini favignanesi residenti come luogo per farsi i bagni estivi.
La concessione è stata sospesa dalla Regione in funzione di due aspetti che sono emersi. Il primo è che era assente nelle carte della Lega Navale, la Valutazione di incidenza Ambientale, che era stata chiesta, per la parte di sua competenza, dall'Area Marina Protetta. Ma è la seconda questione ad essere più interessante. Infatti, risulta che nell'area oggetto della concessione era compreso anche un casotto che, in realtà, è proprietà privata e appartiene alla famiglia Parodi. Da qui la sospensiva, perchè la concessione demaniale va rimodulata. E tutto lascia una domanda: ma come ha potuto la Regione Siciliana dare qualcosa di non suo? Chi valuta l'istruttoria? Altra domanda: siccome non emerge nessuna richiesta ufficiale di sospensiva, dietro la decisione di rimodulazione la concessione, come si è arrivati a questa decisione? Sono stati i dirigenti regionali ad accorgersi del pasticcio?