La Regione Sicilia assume come dipendenti testimoni di giustizia. E' stato firmato al Viminale il protocollo d'intesa tra la Commissione Centrale per la protezione dei testimoni di giustizia, presieduta dal viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, e il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, per l'assunzione dei testimoni di giustizia. "Con il Protocollo diamo il via libera alle assunzioni dei testimoni di giustizia nella Regione siciliana - ha evidenziato il governatore, Rosario Crocetta - nell'ambito delle procedure previste dalla legge e con il rispetto delle garanzie di sicurezza. Ci proponiamo, inoltre, di incontrare la Conferenza delle Regioni per proporre un accordo che preveda anche procedure di mobilità presso altre Regioni".
Il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, nel ringraziare la Regione siciliana e il suo presidente, Rosario Crocetta, per l'impegno e la grande sensibilità mostrata sul tema dei testimoni di giustizia, ha sottolineato come: "I sempre tanto auspicati rapporti di leale cooperazione tra Stato e Regioni, trovano in questo Protocollo una proficua attuazione, intervenendo con atti e decisioni importanti e concrete in materia di giustizia e sicurezza".
"Finalmente giustizia è fatta", dice Giuseppe Carini, teste chiave nel processo agli assassini di Padre Pino Puglisi. "Sono sopraffatto dalla gioia - aggiunge - dopo anni di sofferenze e privazioni finalmente giustizia per i testimoni è fatta, e penso anche a chi è stato costretto a vivere in altre regioni". Carini è entrato nel programma di protezione rinunciando agli studi e a una vita normale prima dell'approvazione della legge sui testimoni di giustizia, che fino a quel momento li equiparava ai collaboratori. "Sono particolarmente grato al viceministro Bubbico, al senatore Beppe Lumia e all'onorevole Giampiero D'Alia - dice - che hanno seguito in modo instancabile noi testimoni in questo traguardo fino al raggiungimento dell'obiettivo. Sognare è bello, ma realizzarlo è ancora di più". Soddisfazione è stata espressa anche dall'imprenditore antiracket Ignazio Cutrò, presidente dell'Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia: "Finalmente lustro e dignità ci vengono riconosciuti - ha detto - da domani i testimoni di giustizia potranno essere assunti nelle pubbliche amministrazioni. E' una vittoria di cittadini e istituzioni, ora aspettiamo di capire come verranno affrontati i problemi su scorte e trasferimenti".