Solo 200 persone. E' stata un flop la manifestazione organizzata ieri a Trapani per protestare contro l'aumento del gettone di presenza stabilito dai consiglieri comunali. E dire che oltre al comitato "Trapani Viva & Civile" - che in una nota prende atto del fallimento - altre sigle si erano via via unite ad un sit-in che doveva essere il bis di quello di un anno fa, quando migliaia di trapanesi fuoriosi assaltarono il palazzo comunale contro la Tares. E invece il gettone dei consiglieri non ha avuto lo stesso richiamo. "Nonostante l’impegno profuso su più fronti dal gruppo di onesti, liberi cittadini che l’ hanno organizzata l’esito è stato deludente - ammette una delle organizzatrici, Marzia Lombardo - . La partecipazione dei trapanesi è stata scarsa. Ma anche questo risultato serve ad analizzare la realtà del nostro territorio. Evidentemente la maggior parte dei trapanesi si lamenta solo a voce ma fa grossa fatica ad esporsi direttamente. Oppure, la verità è che non ha motivo di lamentarsi perché, in fondo, accetta tranquillamente questo stato di cose. I 166 mila euro circa che incideranno sul bilancio del 2015 a seguito della scelta del consiglio comunale di “adeguare” l’importo del gettone di presenza a commissioni e sedute del consesso civico, evidentemente non rappresentano un problema per la maggior parte dei trapanesi. Poco importa se con questi soldi si sarebbe potuto fare altro (Borse lavoro, sostegno al reddito delle famiglie, assistenza agli anziani, ai disabili). Ai trapanesi piace cosi. Piace che i consiglieri facciano il bello e il cattivo tempo . E allora, a noi non rimane che constatare ciò e convivere con una realtà che non ci piace, ma con la quale , evidentemente faremo i conti".
A piazza Vittorio Veneto, sede del Municipio, giovani e meno giovani. Pensionati, studenti universitari, commercianti, operatori turistici. «Buffoni» e «Vergogna, vergogna»: la colonna sonora di una manifestazione che si è svolta, però, in maniera pacifica. Una delegazione di manifestanti, composta da Rosaria Bonello, Simone Vassallo, Livio Di Bono, Giovanni Parisi e Armando Stinco, ha incontrato il sindaco Vito Damiano e gli assessori Antonino Giglio, Salvatore Parisi e Giuseppe Licata. Assenti, invece, il presidente del Consiglio comunale Peppe Bianco e i capi-gruppo che erano stati invitati, dai manifestanti, a partecipare al confronto.