Domenica 16 novembre a Palermo, Catania e nelle principali piazze italiane si inaugura “Non Voltargli La Schiena” un’iniziativa europea che mira ad accrescere la consapevolezza sul mal di schiena infiammatorio e a ridurre i tempi necessari alla diagnosi.
Durante la giornata i volontari di ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e gli Specialisti Reumatologi delle Strutture Ospedaliere del Territorio saranno a disposizione presso il gazebo informativo dove i cittadini avranno anche la possibilità di realizzare un test per la verifica dei sintomi del mal di schiena.
Anche la Sicilia ospita la campagna informativa “Non Voltargli La Schiena”, un’iniziativa europea che mira ad accrescere la consapevolezza sul mal di schiena infiammatorio e a ridurre i tempi necessari alla diagnosi.
Con il sostengo dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) e la collaborazione dei maggiori esperti a livello europeo, l’iniziativa arriva anche a Palermo e Catania per stimolare tutte le persone che hanno avuto un mal di schiena per più di tre mesi a non sottovalutare i sintomi. Per questo motivo domenica 16 novembre, dalle 9 alle 19, i cittadini di Palermo e Catania potranno recarsi presso il gazebo informativo in Via Magliocco (lato Banco di Sicilia) a Palermo, e presso il gazebo informativo in Piazza Giovanni Verga a Catania. Qui oltre a del materiale informativo avranno a disposizione specialisti reumatologi delle Strutture Ospedaliere del Territorio che risponderanno alle loro domande sul mal di schiena cronico e, se necessario, li invieranno alle strutture di riferimento per eventuali esami di approfondimento.
All’interno dei gazebo sarà inoltre possibile effettuare un test di controllo dei sintomi a seguito del quale sarà possibile condividere i risultati con gli esperti reumatologi presenti, inoltre volontari dell’Associazione Malati Reumatici saranno presenti per fornire ulteriori informazioni.
Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena cronico è di tipo meccanico, vale a dire è più spesso causato da uno strappo o da una lesione muscolare. In circa il 3% degli adulti, invece, il mal di schiena cronico è causato da un’infiammazione, che deve essere gestita in modo specifico. Ci sono diverse condizioni che possono causare un mal di schiena infiammatorio e, in alcuni casi, possono volerci fino a 10 anni per avere una diagnosi corretta. Questo ritardo nella diagnosi è preoccupante perché, nel tempo, le condizioni che provocano un mal di schiena infiammatorio possono limitare i movimenti e, nei casi più gravi, causare la fusione delle ossa della colonna vertebrale, trasformandosi in qualche forma di spondiloartrite, tra cui la spondiloartrite assiale.
“La diagnosi spesso viene fatta diversi anni dopo l’esordio dei sintomi, e questo probabilmente perché nella medicina di base c’è un mancato riconoscimento della lombalgia infiammatoria rispetto alla lombalgia da cause meccaniche come le discopatie” sottolinea il Prof. Giovanni Triolo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo.
Il mal di schiena è troppo spesso sottovalutato o addirittura ignorato dai pazienti, specialmente i più giovani. “Le patologie infiammatorie in genere si presentano in individui che hanno meno di 45 anni, più frequentemente maschi – commenta il Prof. Triolo che prosegue - “talvolta vi è un alternarsi di periodi di malattia attiva e periodi di benessere e questo, specialmente nei giovani, porta a non dare peso alla problematica se non più tardi negli anni, quando il dolore finisce con l’essere continuo.”
Fondamentale quindi, per la precoce diagnosi della malattia il corretto riconoscimento dei sintomi, come spiega il Prof. Triolo “Nelle forme infiammatorie il dolore è notturno, a riposo, migliora con il movimento e migliora in modo sostanziale con l’uso di antinfiammatori, a differenza del dolore meccanico dove addirittura il dolore compare con l’esercizio fisico.”
In generale le spondiloartriti sono un gruppo di malattie che coinvolgono sia lo scheletro assiale che le articolazioni periferiche ma ci sono altri motivi che rendono più difficoltoso il loro riconoscimento. “Talvolta l’esordio delle spondiloartriti avviene con manifestazioni extra articolari, mi riferisco all’uveite, che è un’infiammazione della camera anteriore dell’occhio, oppure alla malattia infiammatoria intestinale, come il
morbo di crohn e molto spesso c’è un’associazione con la psoriasi” specifica il Prof. Triolo.
Oltre a ‘Non voltare la schiena ai propri sintomi’ un aiuto per favorire una diagnosi precoce viene anche dai nuovi strumenti messi a disposizione dall’iniziativa come il test di verifica dei sintomi, disponibile sul sito web Non Voltargli La Schiena (www.nonvoltarglilaschiena.it). Chi soffre di mal di schiena per più di 3 mesi è quindi invitatoa fare il test e approfondire l’argomento parlandone con il proprio medico di base.
Il ritardo diagnostico infatti oltre ad aggravare la progressione della malattia rischia di comportare anche difficoltà terapeutiche nei pazienti “Una terapia idonea fatta in fase precoce, addirittura in una fase di spondiloartrite non radiografica, ovvero quando non ci sono ancora alterazioni radiografiche, può portare a un ritardo importante del danno articolare altrimenti irrecuperabile” evidenzia il Prof. Triolo, inoltre “questi pazienti hanno anche un maggiore rischio cardiovascolare, soprattutto i pazienti che hanno la malattia attiva con indici di infiammazione come la VES e la PCR alti, e questo è un fattore da tenere in considerazione anche nell’approccio terapeutico, perché in questi pazienti è meglio non utilizzare farmaci antinfiammatori” conclude il Prof. Triolo. “Ritengo che questa iniziativa sia di primaria importanza perché il mal di schiena è un problema troppo sottovalutato, nonostante molta gente ne soffra” commenta Teresa Perinetto, Presidente ASIMAR - Associazione Siciliana Malati Reumatici, che nella regione è coordinata in quattro Sezioni: Agrigento, Catania, Palermo e Trapani. “Il mal di schiena è subdolo, ha molte sfaccettature; a chi ne soffre, crea molti dubbi e talvolta paura e ansia. Io stessa soffro di mal di schiena, oltre ad avere l'artrite reumatoide da quasi vent'anni e so che non va trascurato perchè può nascondere l'esordio di una malattia reumatica seria e cronica: la spondiloartrite, che se
non diagnosticata tempestivamente lascia segni indelebili" sottolinea Teresa Perinetto. “Domenica 16 Novembre cercheremo di fermare i giovani, non per trascurare gli anziani, essendo loro più facilmente affetti da diverse patologie e dolori alla schiena, come osteoporosi, artrosi alla fine imputabili anche all'età senile, ma perché il mal di schiena in un giovane non deve esserci, e se c'è, certamente non va sottovalutato, anzi va indagato. Molta gente tende ad ignorare i sintomi, per pigrizia o perché migranti, oggi ci sono... domani scompaiono... Mi auguro che questa iniziativa sensibilizzi i cittadini a prendere coscienza sui propri sintomi, anche attraverso i test che saranno somministrati dai Reumatologi, e noi di ASIMAR distribuiremo opuscoli informativi.” L’iniziativa Non Voltargli La Schiena è sviluppata in stretta collaborazione con associazioni nazionali di pazienti e specialisti della schiena da tutta Europa. Con il loro contributo l’iniziativa è stata costruita in modo che le persone con mal
di schiena abbiano tutta l’attenzione di cui hanno bisogno.