Caro Direttore,
so bene che per governare questa città, non basta dichiarare di amarla.
Ma, proprio ora che servono capacità per trovare i … finanziamenti, si avverte fortemente anche il bisogno di tornare ai sentimenti.
Se ne parla ad ogni campagna elettorale, però adesso più che mai Marsala necessita di maggiori vicinanze fra il centro e le campagne, ma anche di minori distanze fra i palazzi dei benestanti e i ghetti dei meno abbienti.
La politica non può (come purtroppo sta impunemente accadendo) perdere del tutto la sua anima sociale. Gli “ultimi” non vanno avvicinati con le banconote di scambio o con i sacchetti della spesa, in tempo di votazioni. La disperazione dei poveri non va curata con la carità pelosa e … natalizia. Ma deve costituire una [pre]occupazione costante di chi amministra la collettività.
Quanto, poi, all’asfalto delle strade, alle mattonelle dei marciapiedi, al verde e ai rifiuti, ai parcheggi e ai prospetti, al porto e alle spiagge, alle scuole e all’ospedale, agli autobus e al treno, al decoro e al buon gusto, alle feste e alla storia, alle tradizioni e alla tecnologia, all’archeologia e all’aeroporto, alla cultura e al turismo: aver cura di tutto ciò non è di destra, né di sinistra. E’ il dovere di chi (senza eroismi) vuole occuparsi della cosa pubblica. Lo predicano tutte le religioni, c’è scritto in tutti i libri, lo prevedono tutte le morali.
Già da settimane, circolano insistenti gli echi di riunioni al chiuso (non sempre in sedi di partito), di conventicole trasversali che già preparano liste e arruolano candidati, di tattiche per accaparrarsi i soliti “portatori di voti”: ognuno di questi punta a costruirsi una carriera, a garantirsi uno stipendio parallelo o a campare con il solo gettone da consigliere del Comune. Ma non ha alcuna attitudine al bene comune.
D’altro canto le intelligenze migliori si schifìano o vengono accantonate: perché il “sistema” è allergico a chi non assicura appartenenza e gestibilità, a chi pretende di pensare con la propria testa e non garantisce cieca obbedienza ai padroni del vapore.
Vendemmia (scarsa) e raccolta (misera) delle olive sono alle nostre spalle.
Siamo ora davanti alla stagione della sèmina.
Pensiamola insieme, questa città da rinnovare. Restituiamo dignità al lavoro e progettiamo la felicità come diritto. Sì, inseguendo il pane quotidiano, è possibile anche amare Marsala. E farlo con tutto il cuore !