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21/10/2014 09:45:00

Futuro per Marsala: "Ignorata l’emergenza idrica. A rischio le attività produttive"

 La politica deve sapere guardare in avanti. Oggi, tra i più, l’emergenza idrica non è considerata tale perché basta aprire il rubinetto ed arriva l’acqua. Purtroppo non è così! noi di Futuro per Marsala ci siamo rivolti ad un tecnico, la dottoressa in ingegneria Silvia De Marco che, sull’argomento, ha fatto un apposito studio.
Dalla relazione avuta, abbiamo potuto riscontrare che la nostra preoccupazione è alquanto fondata.
A Marsala, infatti, si registra una progressiva riduzione delle risorse idriche da imputare a diverse cause (aumento demografico; richiesta pro – capite sempre più elevata; standard di qualità sempre più elevati; sfruttamento massiccio ed eccessivo delle risorse; salinizzazione e/o inquinamento delle falde; etc).
Marsala, tra l’altro, non è collegata alle principali fonti idriche del territorio siciliano e solo di recente, grazie anche all’impegno dell’ex assessore ai lavori pubblici Pino Milazzo, sono stati appaltati i lavori per collegare la nostra rete idrica a Montescuro ovest. Questa, seppure non viene riconosciuta tale, è la più importante opera pubblica degli ultimi anni per la città di Marsala perché permetterà di fare uscire dall’isolamento la nostra città.
Secondo Silvia De Marco, da un punto di vista tecnico, una delle vie più facilmente percorribili, per fronteggiare il problema della progressiva riduzione delle risorse idriche, è quella del ricorso a fonti idriche non convenzionali quali possono essere acque saline/salmastre o acque reflue. Queste, rispettivamente dissalate e depurate, possono diventare alleati preziosi per la ricerca di una soluzione.
Si pensi, ad esempio, che in località come Singapore le acque reflue vengono sottoposte a trattamenti di depurazione così spinti da ottenere livelli di qualità che ne permettono il reinserimento in acquedotto.

Nel caso specifico della città di Marsala questo tipo di soluzione collima perfettamente con la conformazione propria del territorio e delle infrastrutture di cui questo è già dotato.
Ad esempio, per quanto riguarda quello che nel gergo tecnico viene detto riuso dei reflui depurati (ovvero il riutilizzo delle acque di fognatura previo opportuno trattamento di depurazione per la rimozione degli inquinanti) va constatato che questo potrebbe essere condotto in maniera efficace e conveniente anche da un punto di vista economico.
Per la città di Marsala si ritiene particolarmente interessante la possibilità di riutilizzare i reflui depurati a scopo irriguo, vista la forte vocazione agricola del territorio e vista la relativa facilità con cui questa circostanza potrebbe essere raggiunta.
È noto, infatti, che per la depurazione delle acque reflue è necessario che la comunità disponga di un apposito Impianto di depurazione e che per la nostra città questo sia già esistente e funzionante (collocazione: C/da San Silvestro).
La struttura e la conformazione dell’attuale impianto di depurazione dovrebbe subire soltanto dei piccolissimi interventi di ammodernamento rispetto al suo stato attuale per essere in grado di depurare l’acqua in arrivo dalla rete fognaria cittadina in modo da renderla idonea al riuso.

Questa soluzione non aggraverebbe la già delicata situazione delle falde che, negli ultimi anni, hanno subito una notevole riduzione del livello dell’acqua.

La città di Marsala, insomma, possiede tutti i requisiti per poterlo fare e per diventare un esempio trainante nel territorio avviando un circolo virtuoso che contribuisca al miglioramento della qualità di vita di ognuno di noi senza che venga ulteriormente intaccato lo stato di salute dell’ambiente.

I consiglieri comunali di Futuro per Marsala, Pino Milazzo e Vanessa Titone, chiedono pertanto di sapere:

1 considerato che nel passato la deputazione locale era riuscita a fare arrivare un finanziamento per un primo stralcio del progetto sul riutilizzo delle acquee reflue, qual è ad oggi lo stato di avanzamento del progetto; come si intende renderlo funzionale e se sono stati previsti gli adeguamenti tecnici e di ammodernamento dell’attuale impianto di san Silvestro;
2 se risulta a vero che negli ultimi anni l’abbassamento dei livelli dinamici delle falde è di oltre 20 metri e che la portata litri/secondo si sarebbe dimezzata;
3 quando saranno completati i lavori del suddetto progetto per il collegamento a Montescuro Ovest;
3 se è ipotizzabile fare ricorso ad un finanziamento anche in project financing per la realizzazione di un dissalatore
4 se è vero che alcune attività produttive della città, pur dichiarando di caricarsi l’onere dei costi per l’allacciamento alla rete idrica, non possono avere l’acqua per evitare consumi eccessivi. Se dovesse essere confermata questa posizione dell’Amministrazione Comunale è chiaro che la crisi idrica è più grave di quanto si possa immaginare.

Il coordinamento politico di Futuro per Marsala
I consiglieri Comunali:
Pino Milazzo e Vanessa Titone