Una città che si definisca civilizzata non può certamente ospitare un circo, una città che non è in grado di insegnare il rispetto per la vita, di
qualunque natura essa sia, non è una città di cui lodarsi.
Siamo soliti vivere nell'apparenza e vestirci di superficialità, quella stessa che non consente di chiederci cosa ci sia dietro il circo, cosa si nasconda o cosa sia meglio non sapere per non turbare il felice pomeriggio di un bimbo che altrimenti verrebbe scosso dalla realtà...Così è più conveniente mettere la testa sotto la sabbia, non spiegare e raccontare la favola dell'elefante contento di esser legato alla catena. Sì, perché quelle trigri, quegli elefanti, quei cavalli per far trascorrere un pomeriggio all'insegna del finto mondo incantato sono costretti a vivere in gabbie fredde e strette sono obbligati a fare esercizi, spesso picchiati, non naturali per loro.
I leoni e gli elefanti vivono e si muovono sulle grandi distese africane. Quelli del circo arrivano a passare in gabbia o in zone confinate fino a 23
ore al giorno, viaggiano costantemente in tutte le situazioni atmosferiche ed in situazione di stress. Il circo uccide la dignità di questi animali.
Pensateci :per un orso è naturale danzare? per un elefante è naturale alzarsi su 2 zampe? Per un leone è naturale attraversare un cerchio infuocato?Per voi sarebbe naturale esser costretti a camminar a 4 zampe o avere un piede legato? Evidentemente no! Le varie associazioni animaliste hanno, negli anni, attenzionato moltissimo la vita dei circhi e sono emerse svariate prove di sofferenza patita dagli animali. Il vero circense non sfrutta gli animali ma pone al centro del suo circo trapezisti,giocolieri, clown cercando di valorizzare queste figure e sono questi i circhi da sostenere. E' ora che anche questo Paese si adegui e ponga in essere una degna legislazione , come hanno già fatto Portogallo e in Cina , vietando l'uso degli animali nei circhi. A dimostrazione che i Paesi economicamente più deboli sono ricchi, invece,
spiritualmente. Le amministrazioni locali, nel frattempo, potrebbero dare un segnale forte sposando una politica di cura e attenzione per il benessere animale vietando la concessione dello spazio pubblico per il loro posizionamento, come finora hanno fatto sia Bologna che
Brindisi.
Insegnare a custodire la vita, le sue espressioni, insegnare il rispetto per tutto ciò che ci sta attorno è il primo vero passo per esser partecipi della costruzione di un futuro migliore e in prima persona non da spettatore.
Rossana Titone, Presidente sez. Leidaa Marsala
Patrik Basile, ex Consigliere dei partito dei Verdi