la Regione ha deciso il taglio dei ticket sanitari per le prestazioni specialistiche, dal primo gennaio 2015. Attualmente, infatti, i siciliani pagano un ticket nazionale ed una addizionale regionale. Il ticket nazionale resta, ed è pari a 10 euro, l'addizionale regionale verrà abolita. Il risparmio per le tasche dei siciliani sarebbe di circa 5milioni.
«È la dimostrazione - ha detto il presidente della Regione, Crocetta, annunciato ieri la notizia - che le politiche di rigore pagano, perché adesso possiamo eliminare questo ticket a vantaggio di tutti i cittadini. In relazione ai risparmi nella Sanità, abbiamo predisposto il decreto assessoriale, che voglio firmare anche io per rimarcare la volontà politica del governo. Siccome stiamo facendo risparmi, abbiamo deciso che i primi a beneficiarne saranno i cittadini. Sarà eliminato un inutile balzello che dura da dieci anni, consentendo un risparmio per gli utenti del 10%». I siciliani stanno pagando questo ticket aggiuntivo sulle prestazioni specialistiche - si tratta soprattutto della diagnostica come Tac, Risonanza magnetica, Pet - dal 2004 quando venne introdotto dall'allora assessore alla Sanità, Ettore Cittadini.
L'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, ha voluto evidenziare il fatto che in Sicilia «il 35% della popolazione è esente dal ticket: una esenzione solo per reddito. Le condizioni di questi siciliani sono precarie e quindi l'abolizione di questo balzello, per chi finora ha pagato, è sicuramente un toccasana per le tasche. Un aiuto non indifferente per le famiglie. Un provvedimento di beneficio».
Ma Crocetta non è soddisfatto. «Entro la fine della legislatura - ha annunciato - contiamo di togliere anche l'addizionale Irpef che i siciliani pagano per ripianare il deficit della sanità nell'isola, deficit che non appena rientra anche la spesa farmaceutica sarà sulla via dell'azzeramento».