di Leonardo Agate - Incredibile! Ho letto che si é costituito un comitato civico "Per Marsala", costituito da amici e sodali di Giulia Adamo, onorevole ed ex sindaco della nostra città. Il comitato vorrebbe essere presente e vigile in città in questo approssimarsi delle future elezioni amministrative. Lo scopo ulteriore sarebbe quello di salvaguardare il patrimonio costituito dal lascito amministrativo dell'ex sindaco. Insomma: valorizzazione dell'immagine e dei programmi di Giulia Adamo, e finalità di continuità politica.
Sia chiaro, i cittadini hanno diritto di costituire i comitati che vogliono. Da questo punto di vista, anche il nuovo comitato "Per Marsala" esercita un diritto costituzionalmente garantito. Ben venga quindi questo comitato, che si richiama all'ex sindaco. Solo che mi sembra difficile che il gruppo si possa ingrossare e possa influire sulle future vicende della città. Certo, trasversalmente può tentare di fare accordi con questa o quella parte politica che aspirasse a esprimere il nuovo sindaco. Ma potranno essere accordi sottobanco e non alla luce del sole. L'astro Giulia Adamo é declinato, e il ricordo rancoroso che ha lasciato nella grande maggioranza della popolazione non permetterà che una coalizione che si rispetti, e che voglia arrivare nella stanza dei bottoni al Quartiere, lo possa inserire fra i sui riferimenti. Non conosco chi sono i promotori del nuovo gruppo, e nemmeno chi sono gli aderenti, ma penso che siano persone che non vivono la città da cittadini comuni. Penso che sia gente che non entra nei bar popolari, dove si esprimono più schiettamente le opinioni. Oppure si tratta di persone che non dialogano con il prossimo, ma solo con altre persone della loro categoria. Penso che vivano la loro vita appartata come fecero per quasi cinquant'anni gli aristocratici papalini, dopo la breccia di Porta Pia: si chiusero dentro i loro palazzi, portone e finestre sbarrate, e non ebbero più contatti con le persone di fuori.
Da un anno non ho più toccato il tasto Giulia Adamo, perché francamente mi sembrava di sparare contro la Croce Rossa. Dopo la sua decisione di dimettersi, m'è sembrato che la signora se ne volesse uscire con dignità dalla scena politica. Ma vedo che così non é. Il nuovo gruppo fa riferimento a lei. Tranne che abbia usato senza autorizzazione il suo nome, allora attenderemo qualche giorno la smentita, per rimettere in buona luce il cattivo sindaco.
Se, invece, il gruppo pro ex sindaco sta sotto l'egida di lui, allora qualcosa d'altro si può dire.
Delle sue promesse elettorali non ne ha mantenuta una che sia una. Una sola cosa ha realizzato, ma metà almeno dei cittadini non l'ha condivisa: il giardino fasullo di Porta Nuova. Ma non era nel programma elettorale.
Era invece nel programma elettorale, come cosa fatta, la messa in sicurezza del porto, detta anche porto pubblico, per distinguerlo dall'altro progetto detto porto privato della società facente capo a Massimo Ombra, fratello di Salvatore, candidato sindaco sconfitto. Ho sentito con le mie orecchie che i soldi, sessanta milioni di euro, erano pronti. Dopo la nomina di Crocetta a presidente della Regione, ho sentito che il presidente aveva il malloppo in mano pronto a darlo al nostro sindaco quando il consiglio avesse esitato la pratica. Queste voci venivano diffuse dal Quartiere. Il consiglio approvò, infinocchiato tutto da lei, ma i soldi non sono arrivati. Anzi é pervenuta una lettera del funzionario regionale in cui si dice chiaro e tondo che nessun finanziamento é inserito tra le spese della Regione fino al 2017. Ed anche il progetto fatto approvare dal consiglio, indicato da lei atto conclusivo, é tornato indietro dalla Regione perché mancante di pareri essenziali.
Altra grande buggeratura del piano dei sogni adamino: Villa Genna ed il suo utilizzo. Malamente utilizzata per due anni, dimesso il sindaco, resta alla nuova amministrazione, ora retta dal commissario regionale Giovanni Bologna, la patata bollente di un contenzioso con la ditta concessionaria, che non si capisce nemmeno se veramente ha avuto la concessione o non l'ha avuta.
Acerrima avversaria di Renzo Carini, sindaco che ha preceduto lei nella carica, voleva ardentemente emularlo nella realizzazione delle opere pubbliche, e mirava a ridefinire l'assetto urbanistico di Porta Garibaldi. Ma si é dimessa dopo due anni di mandato senza avere avuto la soddisfazione di calcinare la prima pietra della nuova progettata piazza.
Nel programma del sindaco Adamo, c'era ai primi posti l'eliminazione di Marsala Schola, ente di gestione dei servizi scolastici. Dopo mesi di tentativi andati a vuoto, inverte la rotta a U, e gli ridà ossigeno collocandovi alla direzione un suo fidato uomo, Pippo Sparla.
I servizi idrici, stradali, fognari, di pubblica illuminazione, cimiteriali, di raccolta dei rifiuti, non sono migliorati rispetto alla precedente amministrazione, se non di poco in qualche settore nel primo anno dell' amministrazione Adamo, ripiombando al livello di sempre nell'ultimo anno.
Si potrebbe dire di più e di peggio, ma l'articolo diventerebbe troppo lungo.
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