Sedici passaggi amministrativi per un bonifico. L’iter che porta al pagamento dei lavoratori dell’amministrazione Forestale della Regione siciliana è un’odissea. Un viaggio interminabile che finisce col dilatare enormemente i tempi di attesa dei forestali che spessissimo finiscono con l’aspettare svariati mesi prima di vedersi accreditare le somme spettanti.
Dal preventivo di spesa dell’ufficio periferico dell’amministrazione forestale (primo step) al bonifico (ultimo) è infatti uno stillicidio di firme e approvazioni, che vedono coinvolti uffici centrali e periferici, ragioneria, tesoreria, ditte private e perfino camminatori, che si muovono in parallelo ai fili telematici per spostare i documenti cartacei tra gli uffici.
E tutto deve andare bene, perché se nel viaggio infinito ci scappa l’errore (cosa tutt’altro che rara) il percorso si stoppa per riportare tutto al punto di partenza, in una sorta di gioco dell’oca che non fa divertire proprio nessuno.
Per cercare di correggere l’infernale e anacronistico sistema, i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars hanno presentato una interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore del Territorio e dell’ ambiente.
“Tutto ha origine – dice il deputato Sergio Tancredi, primo firmatario dell’atto – da un perverso sistema basato sullo strumento delle perizie, che consentono agli uffici periferici del dipartimento regionale delle foreste demaniali e dell’Azienda regionale delle foreste demaniali di predisporre all’inizio di ogni anno i preventivi di spesa per l’utilizzazione continuativa degli operai a tempo indeterminato, specificando gli interventi ai quali questi sono chiamati”.
La soluzione per i deputati del Movimento sarebbe comunque dietro l’angolo. “Si potrebbe – dice Tancredi – dare immediatamente seguito all’accordo siglato nel 2013 tra assessorati alle Risorse agricole e Territorio e presidente della Regione, che prevedeva l’istituzione di un capitolo di bilancio unico nel bilancio della Regione. Cosa che archivierebbe definitivamente la questione di perizie e listini e accelererebbe notevolmente l’iter di liquidazione delle spettanze”