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22/09/2014 06:35:00

Il lido allo Stagnone. Legambiente porta tutto in Procura: "Atti illegittimi"

Finisce sul tavolo dei magistrati la vicenda del lido costruito allo Stagnone di Marsala, nella zona chiamata “Lupa”. Il circolo locale di Legambiente ha depositato una denuncia alla Procura di Marsala perchè ritiene “illegittimi gli atti del procedimento che hanno autorizzato l’istallazione dello stabilimento”.
Il progetto - spiega Maria Letizia Pipitone, la responsabile del circolo Marsala-Petrosino di Legambiente - “non è corredato dalla valutazione di incidenza ambientale, indispensabile poichè lo stagnone è area SIC e ZPS. L’autorizzazione, inoltre, viola il PUDM (piano di utilizzo del demanio marittimo), approvato dal comune di Marsala, che nell’area in questione non prevede si possa svolgere alcuna attività di tipo commerciale. Infine , e costituisce la ragione principale, il regolamento della riserva vieta: “…la realizzazione di nuove costruzione, anche prefabbricate , mobili e di roulotte””.
Per i proprietari del lido è tutto in regola. “E' da tre anni che l'iter va avanti, e per colpa del Sindaco precedente, Giulia Adamo, si era anche interrotto, perchè c'erano state delle lamentele delle famiglie che abitano qua e che volevano il loro parcheggio privato”. E adesso? La concessione si rinnova ogni anno, fino al 2019, e il gazebo deve essere smontato entro il 30 settembre. “Abbiamo perso la stagione, e adesso lo dobbiamo montare e smontare entro la fine del mese per non perdere l’autorizzazione. Noi siamo qui per valorizzare il luogo, non per deturparlo. Siete voi marsalesi che non avete rispetto. Lo sa quanti preservativi e quante siringhe abbiamo trovato? Ho letto che in questo posto ci vengono famiglie con i bambini: sono degli irresponsabili, perchè per i bambini è pericoloso.”

Sulla questione avevamo sentito Roberto Fiorentino, dirigente del Libero Consorzio di Comuni (l’ex Provincia di Trapani), che gestisce la Riserva dello Stagnone. “Nulla di irregolare, di chioschi nella pre riserva ce ne sono tanti. Perchè la fascia costiera è pre riserva. Quando i titolari hanno chiesto di mettere dei chioschetti non ho avuto perplessità, esaminati i progetti, a rilasciare il nulla osta. Perchè il regolamento lo permetteva, perchè quella zona negli anni è stata deturpata da comportamenti incivili e così si poteva salvaguardare meglio”. Ma la concessione in ultima battuta arriva dal Suap del Comune di Marsala, dopo aver sentito Provincia, Capitaneria, Sovrintendenza, in conferenza di servizi. “I nulla osta sono stagionali, lo scorso anno non hanno potuto installare il chiosco, quest’anno c’è stata una sospensione e adesso hanno cominciato i lavori. Credo che ci voleva questo chiosco per ripulire la zona. Le dirò di più - aggiunge Fiorentino - hanno anche avuto una sanzione perchè gli operai, sicuramente in buonafede, durante la pulitura dalle erbacce hanno tolto una pianta che non poteva essere estirpata”. Fiorentino conferma che durante i lavori sono stati svolti tutti i controlli necessari da parte dell’ente gestore della Riserva: “abbiamo vietato di scavare la battigia per mettere le piante, soltanto nei vasi”. Tutto sotto controllo, quindi. Regolare la concessione, e i lavori, assicura Fiorentino.
Ma a Legambiente non è piaciuto cosa ha scritto Fiorentino. “Siamo sconcertati per l’affermazione del dirigente dell’ente gestore della riserva contenuta nel “Nulla Osta” alla realizzazione del manufatto secondo cui: “Ritenuto che i luoghi destinatari della collocazione sono spesso oggetto di atti di degrado da parte di sconsiderati ignoti…”
L’area dove è sorto lo stabilimento - afferma Pipitone - non era affatto degradata, come tutti i marsalesi sanno, anzi vi insisteva vegetazione “allofila” che è stata distrutta proprio dai lavori di edificazione del manufatto. Ma se anche fosse vero quanto affermato dal dirigente o vi fosse soltanto il pericolo che i luoghi della riserva possano essere danneggiati, noi pretendiamo, da parte dell’ente gestore, maggiori controlli e maggiore tutela dell’immenso patrimonio naturalistico ed archeologico dalla riserva anziché il rilascio di autorizzazioni alla realizzazione di opere in netto contrasto con la salvaguardia della stessa”.
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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