Tempi di spending review, tempo di contenere le spese e di apportare tagli dove è possibile, a volte anche dove, in un Paese come il nostro, non lo sarebbe.
Tempo di nuovi progetti da intraprendere nell’ottica della revisione della spesa pubblica per evitare sprechi nell’amministrazione pubblica.
Tempo, anche per Marsala, di gettare le basi, si spera, per un futuro all’insegna della parsimonia in termini di sperperi e della prosperità sul piano economico e non solo.
Nel luglio scorso è stato pubblicato il “Piano d’Azione per l’energia sostenibile” (PAES), che fornisce innanzitutto informazioni di carattere demografico, geografico, climatico ed economico sulla città, prendendo successivamente in considerazione fattori importanti riguardo le spese dell’amministrazione.
Il bilancio energetico, così si chiama, è uno strumento d’analisi riservato ai Comuni la cui popolazione supera i 50.000 abitanti ed ha come obiettivo quello di analizzare e quantificare sia la domanda che la produzione di energia nei confini amministrativi comunali.
Per quanto concerne i consumi diretti del Comune, sono state raccolte le informazioni disponibili sul patrimonio edilizio di proprietà comunale (o in locazione) e sui relativi consumi di elettricità e combustibile, i dati di consumo per l’illuminazione pubblica e i consumi di prodotti petroliferi per il parco veicoli di proprietà/gestione comunale.
Dai dati emerge che il Comune gestisce 120 edifici, per lo più scuole, a cui vanno aggiunti 13 impianti del servizio idrico: sia per quanto riguarda gli impianti elettrici, termici che di sollevamento il Comune ha in carico le bollette di fornitura ed affida all’esterno la manutenzione degli stessi.
Tra di essi, il solo Servizio Idrico Integrato consuma oltre il 70% dell’energia elettrica.
A ciò si aggiunge il consumo elettrico derivante dall’utilizzo dell’illuminazione pubblica.
Dai dati risulta che Marsala ha una media di consumo pro-capite per l’illuminazione pubblica pari a 127,7, valore leggermente superiore in rapporto a quello provinciale che si attesta sui 126,8 e sensibilmente maggiore di quella nazionale (102,3).
Marsala, in quanto città-territorio notevolmente estesa, conta 16.038 lampade destinate a garantire l’illuminazione pubblica in tutte le strade e contrade.
Parallelamente, gli impianti semaforici, 19 in tutto il territorio comunale, funzionano principalmente grazie all’uso di lampade ad incandescenza da 60w, caratterizzate da alti consumi energetici dovuti alla basse efficienze luminose.
Si tratta, pertanto, di soluzioni poco convenienti economicamente nonché poco efficienti.
Gli impianti fotovoltaici, da sempre considerati come importanti alternative alle classiche fonti energetiche, risultano essere ancora poco presenti ed utilizzati nel territorio comunale nonostante i lievi aumenti del 2011 e del 2012.
Fino al 2013, infatti, esistevano soltanto 845 impianti, numero poco consistente se paragonato alla diffusione dell’edificato comunale.
Considerati questi dati, il Comune si prefigge degli obiettivi da raggiungere per ridurre gli sprechi e l’inquinamento.
Entro il 2020, ritenuto termine ultimo per la realizzazione di questi progetti, il Comune conta di portare a termine molteplici azioni riguardanti i temi “caldi”, tra cui quelle relative agli edifici di proprietà comunale, all’illuminazione pubblica e al trasporto pubblico locale.
Ogni “piano d’azione” è associato ad un codice e prevede una determinata durata, degli obiettivi concreti ed un valore indicativo per il finanziamento, sebbene in alcuni casi non si disponga neppure di dati sufficienti per fornire stime indicative.
Alcuni progetti riguardano l’uso di fonti alternative d’energia come quello destinato all’aumento dell’utilizzo di energia fotovoltaica attraverso la realizzazione di sei impianti su edifici di proprietà comunale tra cui la piscina comunale, il palazzetto dello sport e lo stadio municipale.
Le stime sono ottimistiche in quanto si prevede che entro il 2015 tutti i lavori possano essere ultimati.
Il costo totale ammonta a 1.623.287,00 € di cui il 20% a carico del Comune, mentre il restante 80% a carico del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale ( FESR 2007-2013).
Un altro progetto riguarda la realizzazione di due impianti eolici, il primo nell’area dell’Autoparco Comunale ed il secondo allo Stadio Strasatti.
Costo totale: 376.000,00 €. Rimangono uguali, invece, le tempistiche e gli strumenti di finanziamento.
Interessante è notare come uno dei piani d’azione riguardi la riduzione dei consumi energetici per la pubblica illuminazione e preveda la riqualificazione di linee e quadri elettrici e dei pali dell’elettricità e la sostituzione di impianti ormai obsoleti, che verranno sostituiti con apparecchi e lampade di maggiore efficienza.
Costo totale 7.700.00 € entro il 2018; peccato, però, che le risorse siano ancora da reperire e non si esclude il ricorso al finanziamento tramite terzi.
Altro progetto “fantasma” è quello riguardante il rinnovo del parco dei veicoli comunali: entro il 2018 si prevede di sostituire i mezzi inquinanti con nuovi mezzi “eco-friendly”. Nella fattispecie, tuttavia, non sono neppure stati quantificati i costi.
Il documento contiene esattamente 34 progetti diversi, che, come già detto dovranno essere portati a compimento entro e non oltre il 2020.
La speranza è quella che non si tratti di un sogno di mezza estate e che il documento non diventi, come purtroppo spesso accade, lettera morta.
Soltanto il tempo potrà dirci se le promesse verranno mantenute o se, ancora una volta, ci si dimenticherà in fretta di quanto detto e scritto.
Nel frattempo, la notizia è che nel 2015 si andrà al voto e chissà quante cose cambieranno fino a quel momento.