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18/09/2014 06:10:00

Giovanni Sinacori: "A Marsala torna l'Udc. Grande coalizione contro i centri di spesa"

 Giovanni Sinacori, coordinatore comunale dell'Udc di Marsala da una settimana. Lei torna alla politica dopo l'infelice e breve esperienza di assessore della Giunta dell'ex Sindaco Giulia Adamo.

Ho fatto l'assessore da Maggio a Ottobre del 2012.

E oggi torna, con l'Udc.

Torno alle origini. Ho sempre lavorato con l'Udc anche con il mio movimento, il Movimento Cristiano dei Lavoratori, con il quale appoggiammo nel 2012 Giulia Adamo.

E vi siete mangiati le mani.

No, non proprio. Noi abbiamo dato il nostro contributo perchè credevamo nel progetto.

Poi lei si è scontrato con il Sindaco.

E me ne sono andato quando ho capito che non c'era più la fiducia reciproca.

Lei, Sinacori, da assessore è stato quello che si è inventato la candidatura di Marsala a Città Europea del Vino.

C'era questa possibilità, per il 2012. E assieme a Sandro Tarantino e Peppe Fazio, del Comune di Marsala, abbiamo messo un'idea che poi è risultata vincente, cercando di mettere attorno ad un tavolo tutti i protagonisti della filiera del vino. Era un modo per riportare Marsala ad una dimensione internazionale, che le spetta per le potenzialità e per la storia.

E Marsala ha avuto il titolo.

E' arrivato a Novembre, io me n'ero già andato dalla Giunta.

E l'hanno ringraziata?

No. Anzi, mi risulta che hanno lavorato per eliminare dai video i filmati dove comparivo.

Le manifestazioni per Marsala Città Europea del Vino sono costate 800.000 euro. Dentro c'era tutto, dal kite al convegno per la massoneria. La sensazione è che non sia rimasto più nulla, di quella spesa.

E' vero. Ed è un gravissimo errore. Bisognava fare degli investimenti produttivi, mirati a creare presupposti e strutture per gli anni a venire. Ad esempio, perchè Cernobbio diventa a Settembre il centro del mondo per il convegno sull'economia e Marsala non riesce ad essere un posto centrale per il vino nel mondo?

Lei parlava di questo e Giulia Adamo parlava dei giardini di Porta Nuova.

Si, parlava di questo. Ma adesso vorrei tornare ad occuparmi dei problemi dell'agricoltura.

Con chi è alleato a Marsala l'UDC?

Non c'è, quindi non si allea, al momento... Scherzi a parte, stiamo riorganizzando il partito, poi faremo le opportune valutazioni, ma non ci sono schemi.

Anche perchè, a Roma siete con Renzi, a Palermo con Crocetta, qui vi tocca votare per Alberto Di Girolamo, segretario del Pd.

Non è così. Le municipalità vivono momenti molto seri, il tutto non si risolve con lo schema delle alleanze. Ci vuole un uomo che ha dimostato di essere una persona seria e che abbia la mentalità giusta per governare Marsala. 

Alberto Di Girolamo.

E' una persona seria, che stimo tantissimo. E' stato il mio primo presidente del consiglio comunale, nel 1993, quando io ero a Sala delle Lapidi, ed è stato il primo a dimettersi per un avviso di garanzia.

Oggi  è roba da educande.

Non condivido però Di Girolamo quando dice che fa le primarie solo dentro il Pd.

Lei vuole le primarie di coalizione.

No, io voglio lavorare su un gruppo di soggetti che si riconoscono in un cambio di mentalità. Voglio innescare questo processo, e poi discutere. 

Il ragionamento di Alberto Di Girolamo non è serio?

No, è serio. Ma arriva alla conclusione prima dell'analisi. Io non ho discusso con lui, e lui già si candida Sindaco...

Forza, quanti assessori volete?

Se partiamo da questo aspetto, sbagliamo tutto. 

Sinacori non farà l'assessore.

E' probabile che mi candidi al consiglio comunale, non voglio poltrone.

A proposito, oggi chi c'è in consiglio comunale dell'Udc?

Nessuno, tutti gli eletti sono andati via.

Tutto da ricostruire. Per fortuna c'è Mimmo Turano.

E' il nostro deputato di riferimento. Ha svolto un ruolo importante nel territorio e a Marsala con lui stiamo ripartendo. 

Ricapitolando. C'è l'Udc a Marsala, di nuovo, dopo l'uragano Adamo. Sinacori è coordinatore. Per le elezioni vuole confrontarsi con tutti, senza pregiudizi.

Ricostruiamo il partito con un'assemblea cittadina, un coordinamento senza oligarchi, e poi faremo le nostre proposte per capire come governare la città.

Ma si può governare Marsala?
Ci vuole una coalizione ampia che sia d'accordo su alcune cose importanti, ad esempio abbattere i centri di costo.

Quali?

Tre, innanzitutto. La raccolta dei rifiuti, 15 milioni di euro è una spesa impossibile. Poi le spese generali, come l'energia elettrica, e infine gli affari generali, cominciando dalla gestione della partecipate. Così, si può governare.

E la spesa?

Anche lì bisogna fare della scelta, privilegiando ciò che è produttivo, che non faccia andare via i giovani. Cerchiamo di sviluppare i centri di cultura.

Meno centro di costo, più centri di cultura.

Sono d'accordo. 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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