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13/09/2014 06:25:00

Salemi. La maggioranza fa il pieno delle presidenze delle Commissioni

 Il risultato elettorale, come è noto, ha consegnato la maggioranza assoluta alla coalizione composta dal Pd, l’Udc e l’Art.4, facenti capo rispettivamente ai deputati regionali Baldo Gucciardi, Mimmo Turano. Leanza e Ruggirello. Ma c’è chi dice che un intervento straordinario ci sia stato da parte di Rosario Crocetta. Ciò significa che, salvo imprevisti, e fino a quando reggeranno questi equilibri regionali, tale rimarrà al Comune di Salemi l’assetto politico per i prossimi cinque anni. Il voto del Consiglio comunale dei giorni scorsi per le Commissioni permanenti potrebbe invece indicare una chiave di lettura diversa. Una sorta di piano “B” da attuarsi, qualora incidenti di percorso nei mesi a venire dovessero verificarsi. Del resto, non si dimentichi che stiamo parlando della città di Salemi, distintasi per essere stata da sempre un laboratorio politico. Spesso anticipatrice di svolte politiche a livello più alto. Solo così, infatti, si possono spiegare le motivazioni politiche che hanno determinato la composizione delle Commissioni e le rispettive presidenze. Complice una parte della minoranza, i presidenti e i vice di tutte e tre le Commissioni sono andati infatti ai solo rappresentanti della coalizione. Addirittura, è il caso della seconda e terza commissione, a consiglieri dello stesso gruppo. E così, nella prima Commissione ( Bilancio, Finanze e Programmazione) sono risultati eletti rispettivamente presidente Leonardo Bascone di Art 4 e vice Giuseppe Vultaggio, segretario della locale sezione del PD; nella seconda commissione (Urbanistica, LLPP, Ambiente ecc) Vito Scalisi e Dina Leone, entrambi pieddini; nella terza (Cultura, Istruzione, Turismo ecc) Sergio Grimaldi, presidente, e Katia Ferro vice. Anch’essi entrambi del Pd. Un “en plein” senza precedenti, che ha lasciato a bocca asciutta una parte della minoranza, ma suggellando la fine di qualsiasi ipotesi per il futuro di una opposizione organizzata. Una parte di essa infatti ha scelto la linea della collaborazione istituzionale o votando a favore dei presidenti o assentandosi. Metodo diverso è stato adottato invece per la Commissione ex art.5, quella che eroga i contributi ai privati proprietari di case danneggiate dal sisma del ’68. In questo caso, il rappresentante della maggioranza, il pieddino Sergio Grimaldi con il proprio voto ha condizionato l’elezione del candidato proposto dal M5S, operando di fatto una scelta politica. Da parte del Pd c’è stato l’inutile tentativo di derubricarla ad una iniziativa personale del “giovane intemperante” Grimaldi. Ma una “talpa” avrebbe avvertito gli alleati che la decisione sarebbe stata resa nota nel corso di una riunione dei democratici. Succede anche questo a Salemi, dove spesso i rapporti politici sono di tipo familistico o di clan. Basterebbe un accurato censimento per rendersi conto che all’interno di certe associazioni, organizzazioni, studi professionali convivono, spesso in affari, persone che in occasione delle elezioni si sparpagliano in liste diverse per poi ricompattarsi, quando arriva il tempo della gestione delle risorse. In più c’è da aggiungere la scarsa consapevolezza e conoscenza delle diversità dei partiti, ove mai ce ne fossero. Ci riferiscono casi di attuali consiglieri che per ottenere una seggiola abbiano fatto il giro delle sette chiese. All’insegna del “sono tutti uguali”, era indifferente stare in una lista piuttosto che in un’altra. Ci hanno raccontato l’esilarante decisione di un consigliere di “opposizione” di richiedere l’inserimento nel progetto dell’assessore Maiorana “Urban Lab”. Questo il livello ! E tuttavia parrebbe che l’inserimento del rappresentante dei grillini non sia stato affatto gradito dagli alleati. Leonardo Bascone, per il momento, solo mugugni controllati e in privato. Mentre, da parte sua, il presidente del Consiglio Lorenzo Cascio ha avuto il compito facile nel demolire la bizzarra proposta della consigliera penta stellata. Non l’accantonamento dell’ammontare dei gettoni di presenza era stata la richiesta, come sarebbe stato prevedibile, ma una mal posta proposta di riduzione, solo per mettersi la coscienza a posto, e via! Non ha avuto il voto nemmeno da parte di Nino Scimemi, che nel corso del primo consiglio comunale si era beccato un’ovazione dal pubblico presente, quando annunciò che avrebbe fatto guerra e fuoco sull’argomento. “La proposta del movimento 5 stelle, per come formulata è da ritenersi demagogica.”- ha chiosato Lorenzo Cascio-“ Paradossalmente infatti un consigliere comunale potrebbe percepire indennità superiori agli assessori. Per l’abbattimento dei costi della politica bisogna trovare formule che leghino gettoni di presenza alla produttività degli organi. Si deve ricordare che negli anni scorsi per esempio grazie ai lavori della I° e II° commissione  consiliare fu evitato lo scempio della realizzazione di un parco eolico sulla nostra area archeologica di Monte Polizzo. Successivamente si scoprì quali interessi si muovevano intorno all’eolico, e non credo proprio che oggi i cittadini si chiedano quanto costino i lavori di quelli commissioni.”

Siamo agli inizi, comunque. Da domani, quando si entrerà nei temi caldi ( e ce ne sono di scottanti) si vedrà quanto solida sia la coalizione. Ma occorrerà seguire gli eventi palermitani.

Franco Ciro Lo Re



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