E' da pochi giorni in libreria "Storia vera di un amore inventato", il romanzo di esordio di Katia Regina, pubblicato da Libridine. Per gentile concessione dell'autrice pubblichiamo l'incipit del romanzo:
Quella mattina mi svegliai con la consapevolezza di essere morto. Eppure vedevo ogni cosa, sentivo i rumori giù in strada, avvertivo il tepore del letto, del corpo sdraiato al mio fianco, il languore mattutino, la bocca un po’ impastata e persino la voglia di un caffè. Riuscii senza troppa fatica ad alzarmi piano per non svegliarla. Provai pena per lei, non riuscii a provarne per me. Ogni cosa era esattamente al suo posto, invidiai la capacità delle cose di restare tali e indifferenti, di servire e basta. Non sono pochi i vantaggi dell’essere morto, la distanza ignota dalla felicità ti affranca dall’ansia, ammanta ogni cosa, protegge il tuo sguardo come la mano amorevole di una madre che copre gli occhi del figlio dinanzi alla scena cruenta. Entrai nello studio e rimasi immobile a guardare il monitor del pc. Anche lui mi fissava, svogliato. Avviai il sistema, cercai la cartella nascosta e chiusa da oltre un anno. Appunti di nautica.
Esiste un destino peggiore della morte.