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13/08/2014 21:41:00

Ritratti italiani 2. Il balletto di Crocetta

di Leonardo Agate.    Che cosa sta ancora a fare Rosario Crocetta alla Regione quale presidente, non lo capisco. O lo capisco, se penso che nel nostro paese é più facile morire sul campo, cioè sulla poltrona, per morte procurata dagli uomini o mandata da Dio per malattia, piuttosto che abbandonare la poltrona e tornare a fare il privato cittadino, togliendo il disturbo e non rompendo più le scatole.
Da poco meno di due anni presidente della Regione, fin dall'insediamento non ha avuto una maggioranza, sia pure per poche teste. E' stato quindi costretto ad arrabattarsi a destra e a sinistra, talvolta davanti e poi dietro, in una giostra di accordi o presunti accordi, che se bene duravano lo spazio di un mattino, o per meglio dire il tempo di una accordo basato sul do ut des (tu dai una cosa a me, io do una cosa a te, e chi s'è visto s'é visto).
Dopo essere passato dal 2000 in poi dal Pdci ai Verdi, quindi al Prc, infine al Pd, insoddisfatto di quest'ultima divisa, l'ha smessa per fondare il movimento Il Megafono - Lista Crocetta . Con la nuova creazione partitica gli riesce ancora più arduo governare, dato l'inevitabile attrito con il tradito Pd. Ma per lui non é importante governare - difatti non governa, e la Sicilia é il fanalino di coda in tutte le graduatorie che contano -. Gli basta far finta di governare. Nell'arte di fingere di governare é eccezionale. E' un artista del non governo, un virtuoso sovrumano. Non governa in modo talmente naturale e perfetto che é come se governasse. Difatti governa senza concludere. Governa il caos della Regione, e c'é chi sostiene che lo alimenta di suo. La disoccupazione é alle stelle, la burocrazia é tra le più marpione e inefficienti del mondo, i disastri ambientali degli impianti petroliferi di Gela - sì, dove lui é stato sindaco - e Priolo fanno morire di speciali tumori, il possesso del territorio da parte di immobiliaristi e privati dura nel tempo in assenza di una legge che stabilisca chiaro e tondo che gli immobili abusivi, lungo le coste e in altri siti di valore paesaggistico, debbono essere abbattuti in tempi certi.
Riguardo al problema dell'abusivismo edilizio, si racconta che mancano i soldi per abbattere gli immobili e poi eliminare i resti degli abbattimenti. Certo, ci vogliono molti soldi, ma l'Assemblea regionale trova il modo di inserire nella Finanziaria la famigerata tabella H, con contributi a destra e a manca, a enti e organismi gestiti da amici sperti. Fortuna che il commissario dello Stato ha bloccato, per carenza di motivazioni e violazione di criteri di correttezza, buona parte di quest'ultima Finanziaria regionale.
Il presidente Crocetta, appresa la notizia del parziale blocco della Finanziaria da parte del commissario dello Stato, ha espresso la sua felicità considerato che la legge finanziaria può tornare alla sua originaria formulazione. Ma aveva, giorni fa, pure espresso la sua felicità dopo l'approvazione della Finanziaria parzialmente ora azzoppata dal commissario. Insomma, come va va, lui é sempre felice.
E continua a governare, senza governare, facendo un passo avanti e uno indietro, uno di fianco a destra e contromossa veloce a sinistra, nel balletto rosa, nero, rosso, bianco della nostra terra allo sbando.



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