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21/07/2014 12:12:00

Dopo le elezioni base del Pd in rivolta a Mazara. "De Blasi deve dimettersi"

 Dopo il flop delle recenti elezioni vi è una situazione imbarazzante all'interno del Pd mazarese, tanto che un gruppo di iscritti e simpatizzanti del partito invita il segretario comunale Francesco De Blasi e il gruppo dirigente a dimettersi.
Alle elezioni europee in città il Pd è risultato il terzo, preceduto da M5S e Forza Italia. Nello stesso turno elettorale, per le Amministrative, ha fallito il raggiungimento del ballottaggio del proprio candidato a sindaco, Pino Bianco, che ha totalizzato meno voti rispetto alle liste di sostegno, Pd e Udc. Il Pd non ha potuto, inoltre, costituire un gruppo consiliare con due eletti: Teresa Diadema e Giacomo Mauro.
Da qui la richiesta al gruppo dirigente di dimettersi. A chiedere un rinnovamento è stato pure l'ingegnere Calcedonio Iemmola che fa parte dell'esecutivo del segretario provinciale Marco Campagna, anche lui chiamato a intervenire per dare soluzione alla vicenda.
«Bisogna avviare - ha detto Iemmola - un percorso nuovo. Il segretario comunale deve dimettersi. Sarebbe un atto di responsabilità».

Ecco il testo del documento, con i relativi firmatari:

Il Partito Democratico a Mazara Del Vallo vive un lungo momento di difficoltà che, come ultimo atto, lo ha visto perdere le elezioni amministrative e con esse la possibilità di governare la città e di aprire nell'amministrazione comunale una pagina del tutto nuova, sotto il profilo socio-economico e culturale. L'amarezza è accresciuta dal fatto che ciò accade in assoluta controtendenza nazionale: il partito democratico di Mazara del Vallo perde nella competizione amministrativa nel momento in cui nelle contestuali elezioni europee, a livello nazionale e regionale, esso raggiunge traguardi mai prima conseguiti.
E' necessario dunque riguadagnare la stima e il consenso dei mazaresi e ciò non può che accadere sulla base di un autentico e profondo rinnovamento all'interno del partito, nei contenuti, nelle strategie e nei metodi.
Bisogna avviare una profonda riflessione politica, che per la verità non è ancora neanche iniziata a distanza di oltre un mese dalla sconfitta subita, non per trovare capri espiatori ma per liberare il partito dai tanti veleni interni che lo inquinano, dai personalismi, dalle scelte ambigue e contraddittorie.
Noi chiediamo che si ponga fine a tale situazione. Chiediamo con forza le dimissioni del gruppo dirigente, non perché sia l’unico responsabile della gestione fallimentare del partito, ma per dare un segnale chiaro e inequivocabile alla città, per superare l’attendismo metodico, l'autoreferenzialità e il verticismo e ridare speranze a tutti i cittadini, iscritti e non.
Sollecitiamo, pertanto, un autorevole e responsabile intervento della segreteria provinciale affinché gli organismi dirigenti del locale partito si assumano le proprie responsabilità in modo da creare le condizioni politiche di confronto e dialogo, aperti ed eticamente responsabili, con l’elettorato e da avviare quel percorso di reale rinnovamento di cui molti, specie tra i giovani, avvertono la necessità.
Se lo merita Mazara, se lo meritano i tanti militanti e simpatizzanti delusi che assistono da tempo ad una gestione fallimentare che non risponde ai bisogni della città, che non fa crescere il partito e che non riceve consensi, come le recenti elezioni hanno ulteriormente sancito.

Andrea Anselmi – Giacomo Anselmo – Rosa Balistreri – Antonino Castelli – Daniela Cavasino – Giacomo Cuttone – Angela D’Alcantare – Giacomo D’Angelo – Michele D’Angelo – Piero Di Giorgi - Alessandro Evola - Mario Foderà - Giuseppe Giordano – Antonina Iemmola – Grazia Iemmola – Pietro Licari – Grazia Maria Lisma – Maria Clara Lisma – Giacomo Mangiaracina – Salvatore Mangiaracina – Vincenzo Marino – Maria Luisa Presti – Maria Quinci – Corrado Sansone.