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16/07/2014 11:51:00

Dio ci libererà da ogni male

Certamente esiste il BENE: ci sono innumerevoli cose e realtà buone, belle, meravigliose. Basta aprire gli occhi, la mente e il cuore per vederle, riconoscerle, apprezzarle e ringraziarne il Donatore. Ci sono anche tante persone che fanno il bene e noi tutti siamo chiamati a farlo come loro.

Esiste anche il MALE, nelle sue diverse forme e gravità. Non so quale sia l’origine né il senso dell’esistenza di quest’oscura, dura e dolorosa realtà; ma una sola cosa so: la so nella fede fondata sulla rivelazione di Dio testimoniata in tutta la Bibbia. Questa ci mostra che, anche se Dio permette il male, certamente ha operato ed opera per liberarcene tutti pienamente e per sempre.

E in che modo ci libera? Tutta la storia raccontata nell’Antico Testamento è la testimonianza di come Dio, di volta in volta, ha liberato il suo popolo dai tanti e vari mali che lo hanno afflitto e lo ha sempre conservato nonostante le più gravi e disastrose avversità che a volte lo hanno quasi annientato. Durante quella lunga storia Egli ha ripetutamente promesso che avrebbe mandato nel mondo il suo Messia (= il suo Unto, in greco Cristo), cioè il suo plenipotenziario, che avrebbe operato non solo per la salvezza del suo popolo ma anche per quella dell’intera umanità.

Finalmente questo Messia è venuto nella persona di Gesù di Nazaret, e i Vangeli ci riferiscono quello che ha detto e ha fatto, informandoci che coloro che lo hanno conosciuto personalmente e hanno creduto in Lui lo hanno seguito e confessato quale Messia, Figlio di Dio, Signore e Salvatore. Essi ci annunziano che il perdono da Lui dato a dei peccatori, le molte e varie guarigioni, nonché alcune risurrezioni che ha operato con la potenza che Dio gli ha dato, sono segni del Regno di Dio presente ed operante in Lui, quindi segni tangibili e promessa certa della liberazione che Egli è venuto a portare a tutti. Evidentemente allora Egli non ha guarito tutti i malati, non ha risuscitato tutti i morti, non ha cambiato il corso delle cose che succedono nel mondo e non ha fatto cessare tutto quello che gli uomini e le donne continuano a soffrire nella vita presente. Però si è reso pienamente solidale con loro condividendo fino in fondo tutta la loro esperienza di sofferenza e perfino la morte. Volendo, Egli poteva evitare tutto quello che lo ha portato alla morte in croce; ma ha accettato di fare questo durissimo percorso di dolore e di angoscia per essere pienamente solidale con tutti quelli che soffrono, per liberarli. È altamente significativo il fatto che Egli non è stato crocifisso da solo, ma assieme ad altri due crocifissi, proprio in mezzo a loro, Lui che non ha mai peccato, per espiare i peccati di tutti. In tutto questo percorso, condiviso con tutti i sofferenti, i miseri e i vinti di questo modo, Egli è sembrato del tutto perdente e sconfitto, addirittura abbandonato da Dio, come Egli stesso a un certo punto ha gridato: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Ma Dio, che Egli ha sempre chiamato “Padre”, è stato con Lui pure in quella sua estrema sofferenza, anche se in modo misterioso ma reale. Infatti, se lo avesse veramente abbandonato, non lo avrebbe risuscitato! Perciò il fatto che lo ha risuscitato dimostra che Dio ha effettivamente operato per dare una vita nuova, eterna e liberata da ogni male non solo a Lui, ma anche a tutta l’umanità che Egli ha rappresentato nella sua persona. Così quella risurrezione è la primizia e la promessa certa della risurrezione di tutte le creature umane. Quindi essa è il fondamento della nostra grande, consolante e vivificante speranza, diversa da tutte le speranze umane, perché essa si realizzerà certamente come la risurrezione di Gesù Cristo, nel quale Dio è stato e rimane sempre “Emmanuele”, cioè “Dio con noi”!

Questo è il contenuto dell’Evangelo, cioè della più bella notizia! Chi l’accoglie nella fede può affrontare ogni avversità e sofferenza nella luce e nella forza che vengono da questa viva speranza. Quindi ne può essere consolato e sostenuto; e se ha momenti di avvilimento - ciò è umano - può superarli nella misura in cui si lascia rivisitare nella mente e nel cuore da questo Evangelo.

Questo stesso Evangelo illumina, anima ed ispira chi lo accoglie veramente a vivere una vita nuova impegnata nella lotta contro ogni male, sia dentro di sé che negli altri e in tutta la società umana. Perciò lo porta ad amare il prossimo, sapendo come Dio ama lui e ogni altra creatura umana, a perdonare chi lo ha offeso, come Dio ha perdonato lui, a soccorrere chi è nel bisogno, ad aiutare chi soffre e ad adoperarsi con tutte le sue forze per la giustizia, la pace e il bene di tutti in questo mondo, nella viva attesa della gloriosa manifestazione del nuovo mondo redento che Dio effettuerà nello stesso modo in cui ha risuscitato il Salvatore di tutti.

Agostino Garufi - Mestre luglio 2014