Confartigianato Imprese Trapani lancia una offensiva nei confronti della TASI e della TARES, prossima scadenza fiscale del dopo estate, e chiede con una lettera ai 24 Comuni della provincia di Trapani, di assicurare che i nuovi tributi soddisfino davvero il criterio di proporzionalità
Queste, in dettaglio, le richieste di Confartigianato:
· le aree produttive, i magazzini, le aree esterne pertinenziali e adibite a parcheggio o transito veicoli non devono essere assoggettate a poiché vi si producono, di regola, rifiuti speciali allo smaltimento dei quali provvedono autonomamente e a proprie spese le imprese;
· l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, da effettuarsi per quantità e qualità con apposita delibera, deve tener conto della reale produttività aziendale e delle potenzialità del gestore;
· le percentuali forfetarie utilizzate per calcolare la superficie assoggettabile a TARES in quelle attività ove la superficie è promiscua (ovvero in quelle attività ove è oggettivamente difficile delimitare con esattezza le aree ove si producono rifiuti assimilati e non) devono essere aderenti alla realtà e non sfavorevoli per le utenze;
· le riduzioni tariffarie previste in caso di conferimento dei rifiuti assimilati a soggetti diversi dal gestore devono poter coprire, nel rispetto del principio di proporzionalità di cui all’art. 14 comma 18 del Dl 201/2011, l’intero ammontare della parte variabile della tariffa.
“E’ ovvio che monitoreremo attentamente le decisioni – commenta Orazio Bilardo Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Trapani – che i Comuni prenderanno in tema di Tasi/Tares, nuovo balzello destinato a minare ulteriormente la competitività delle imprese e del sistema Paese. E confidiamo che le Amministrazioni riescano a mitigare questa nuova stangata. Inoltre, non vorremmo che si tenesse bassa la Tasi per poi andare ad aumentare altre forme di tassazione locale, per esempio l’addizionale Irpef, per far quadrare i bilanci. Meglio sarebbe che i Comuni coprissero l’eventuale mancato introito Tasi/Tares tagliando sulle spese della macchina amministrativa. Una revisione dei costi che le aziende sono abituate a fare per stare sul mercato, e che ora anche la sfera pubblica deve imparare a mettere in atto”.