di Leonardo Agate - La rottamazione dei vecchi politici é avvenuta o dovrà ancora arrivare? Il dubbio mi viene leggendo che probabilmente Walter Veltroni dovrebbe andare alla presidenza della Rai. Poi, ho letto che per D'Alema ci sarebbe in serbo la presidenza di un prestigioso organo dell'UE. Qualche altro incarico, ho sentito, é previsto per Letta, l'inconcludente ex presidente del Consiglio. Non so dove é destinata Rosi Bindi. Ma i singoli casi mi interessano poco. Quello che mi fa pensare é che, se vengono riciclate le mummie del vecchio corso, cambierà poco. E' difficile credere che coloro che hanno gestito a piene mani la seconda Repubblica, ed alcuni anche la prima, possano all'improvviso cambiare registro e voler cambiare l'Italia. Più ragionevole é ritenere che tanto più numerosi i matusalemme saranno inseriti nel nuovo (presunto) corso, tanto più lo rallenteranno. Diceva Voltaire che il carattere di ognuno può modificarsi finché non si é completato, precisando che il completamente avverrebbe ai quattordici anni. Poiché Voltaire per me é la Bibbia, e poiché Veltroni e D'alema e compagnia bella hanno superato da un pezzo i quattordici anni, ritengo di dover abbassare il rating a Matteo Renzi, che pure mi é piaciuto tanto quando ha conteso a Bersani la segreteria e a Letta il governo. Le sue dichiarazioni di allora, relative alla necessità di un cambiamento anche generazionale dell'organigramma politico, mi convinsero. Ma Le notizie sul riciclo del vecchio mi lasciano perplesso.
Anche il programma delle riforme di Renzi , quando l'ha esposto, mi ha trascinato: riforma di tutto, dalla Costituzione al fisco, alla burocrazia, alla politica. Tutto quello che ogni italiano dabbene sogna da decenni. Abbiamo sognato assieme a lui. Ma mentre noi spettatori possiamo solo sognare, nel nostro piccolo, lui, presidente del Consiglio, deve trasformare i sogni in realtà.
La luna di miele con lui é finita. Ogni amore non si soddisfa solo di miele. Ha bisogno di altro alimento per durare. Nel nostro caso, vorremmo cominciare a vedere le riforme promesse. Non vogliamo continuare a sognarle per un futuro.
Sappiamo che chiunque in questo Paese si accinga a innovare trova davanti il muro di gomma della conservazione. Badate, la conservazione può essere anche di sinistra, e talvolta di fortifica in innaturali connubi con la destra. Vedasi la teoria delle larghe o meno larghe intese.
Finora, l'unica concreta innovazione di questo governo é stato il bonus di 80 euro mensili a coloro che Hanno un reddito fino a 26.000 euro l'anno. Ma si teme che le risorse per continuare a concedere il bonus debbano ancora essere reperite per il resto dell'anno. E della riforma della Costituzione, della giustizia, del fisco, della burocrazia? Si continua a dire che sono necessarie, e si continua a modificare i progetti governativi originari, a volte quasi stravolgendoli: vedi l'Araba Fenice dell'immunità dei nuovi senatori, nel rinnovato Senato di là da venire.
Più male che bene in conclusione. Renzuccio, datti una mossa!