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05/07/2014 21:04:00

La nostra "buttanissima" Sicilia

 di Leonardo Agate.   Per i tipi di Bompiani é stata pubblicata, autore Pietrangelo Buttafuoco, siciliano, la bibbia dei siciliani. Il sottotitolo del libro, "dall'autonomia a Crocetta tutta una rovina", é la spiegazione sintetica della tesi del volume. Piuttosto che una tesi, la verità, da credere. Di solito noi siciliani siamo restii a sciorinare in pubblico i nostri mali, e se qualcuno osa farlo, ci incavoliamo, e affermiamo il nostro valore risalendo nientedimenoché all'antichità siculo - greco - romana. Di quella abbiamo preso l'inimitabile retorica di Gorgia, e così riusciamo a neutralizzare i critici con discorsi sofistici sulla nostra inarrivabile intelligenza e furberia. Ma la retorica resta retorica, e i fatti cantano. A parte l'arretratezza economica, e il ritardo nell'industrializzazione e nell'alfabetizzazione legati al latifondo, la nostra Regione non stava poi così male sotto i Borboni. Prova ne sia che il più limpido liberale marsalese, Andrea d'Anna dei Marchesi del Canneto, rivolgendosi all'amico fraterno Abele Damiani, nominato al Parlamento di Torino, ebbe a ascrivergli: dimmi Abele, ma é questa l'Italia che sognavamo?
La nuova Italia, e la Sicilia in particolare, non migliorarono di molto dopo l'Unità, se non per quell'evoluzione della società e dell'economia che sarebbe avvenuta sotto i vecchi reggitori degli Stati preunitari, se fossero rimasti. Ma sul finire della Seconda guerra mondiale sorse nell'isola il movimento separatista, Evis, di cui divenne capo Giuliano, con il beneplacito degli alleati. Che dico con il beneplacito? gli alleati, prima dello sbarco, ebbero contatti con i capo mafia più rilevanti, e li solleticò l'idea che la Sicilia potesse diventare una nuova stella sulla bandiera a stelle e strisce. Questo sfortunatamente non avvenne, ma il movimento indipendentista ottenne dallo Stato l'autonomia speciale che da allora ci affligge. La nostra Regione, con ampi poteri, più di quanti ne ricevettero un quarto di secolo dopo le altre Regioni, ha costituito una palla al piede del progresso. Cosicché il tradizionale divario tra il Nord ed il Sud non é diminuito, ma per molti aspetti aumentato. Questo é stato già scritto per tutto il periodo che va fino ai nostri giorni. Si é trattato, però, per gli ultimi tre lustri, di pensieri sparsi. Ora Pietrangelo Buttafuoco ne ha dato una ricostruzione, negativa, completa. Emerge, addirittura, che il più encomiabile presidente sia stato Cuffaro - condannato al carcere per appoggio esterno alla mafia - almeno per la sua serena accettazione della condanna, pur non riconoscendosi colpevole. Ma da Cuffaro in poi é stato un avvicinarsi sempre più al fondo del baratro. Il suo successore, Emanuele Lombardo, in attesa di sentenze penali definitive sul suo operato, ha portato al massimo la pressappocaggine, la furberia, il clientelismo , il partitismo del periodo precedente. Gli alti funzionari regionali, per conservare il loro posto, stavano attaccati servilmente al telefonino con cui li chiamava il presidente, e ne seguivano le strampalate disposizioni.
Con Rosario Crocetta a Sala D'Ercole le cose non vanno meglio. Resta una sostanziale continuità di inefficienza, retorica e clientelismo. Lo si vede dagli indici della disoccupazione, dalla scarsa credibilità che riesca a realizzare il programma vanaglorioso. Ma due note caratteristiche lo distinguono dai suoi predecessori: l'ostentata omosessualità e la sbandierata antimafiosità. Per quanto riguarda la prima, ha dichiarato al momento dell'elezione che non avrebbe avuto più uomini amanti, ma si sarebbe dedicato totalmente alla Regione. Sia come sia, i risultati positivi di tanto attaccamento non si vedono. Per quanto riguarda la seconda caratteristica, le sue continue dichiarazioni di essere nel mirino dei mafiosi lasciano il tempo che trovano, e fanno pensare a quei tipi che continuamente vantano la propria onestà e correttezza, senza che nessuno gliene chieda ragione. Le sue continue frequentazioni delle procure della Repubblica, per denunciare ladrocini a destra e a manca, gli lasciano minor tempo di fare approvare le buone, nuove leggi che potrebbero eliminare i problemi.
Povera e buttanisssima Sicilia: non resta che da ripetere con Pietrangelo Buttafuocco.