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02/07/2014 09:00:00

A fine luglio a Marsala “I Giganti della Montagna”, nuovo lavoro di Massimo Pastore

Per la regia di Massimo Pastore (aiuto regia di Simona Linares e coreografie di Rachele Via), verrà rappresentato il 30 luglio alle 20.30 - e in replica il 31 alla stessa ora - al Parco delle Cave di Marsala, con ingresso libero, “I Giganti della Montagna”, l'ultimo e incompiuto testo pirandelliano, che narra la vicenda di una compagnia di attori in cerca di un luogo dove poter rappresentare “La favola del figlio cambiato” (altro lavoro dello stesso Pirandello) e trovano rifugio in una villa chiamata “La Scalogna”, abitata da un gruppo di misteriosi personaggi a capo dei quali vi è il “mago” Cotrone.

Si tratta del secondo lavoro che il regista marsalese ideatore e coordinatore del T.A.M. (Teatro Abusivo Marsala, che auto-produce totalmente lo spettacolo) decide di ambientare in questo luogo suggestivo della periferia sud della città: lo scorso anno in agosto, infatti, sempre al Parco delle Cave, venne portato in scena “Troades”, un lavoro tratto da “Le Troiane” di Euripe, nella riscrittura - degli anni ‘60 – di J.P. Sartre.

“La pièce di Pirandello – dice Massimo Pastore – che racconta la storia di Cotrone e dei suoi scalognati, della Contessa e della sua Compagnia, a noi appare come un estremo tentativo di parlare - attraverso la parabola della sconfitta della Poesia per mano di una società ossessionata dal “consumo” e dalla tecnica - della radicale e inestirpabile forza dell'Arte, dell'assoluta necessità di affermare, anche a costo di un sacrificio estremo, la bellezza di un gesto d’amore, anche se ormai inutile e tardivo, di una parola, anche di una sola parola in più per la nostra sete di immortalità, di rinascita, di trasformazione, sete che solo il persistere ostinato e cosciente del non “essere solo per noi”, solo per qui ed ora, non spegnerà mai”.

L’intento è quello di dare testimonianza di un Teatro che resiste alla banalità, alla durezza di cuore, alla miseria d'animo, alla superficialità e all'egoismo che questi nostri tempi sembrano volere affermare come unici e vittoriosi principi di sopravvivenza.

“Ma noi, che ci definiamo “teatranti abusivi” perché ostinatamente “sognatori abusivi” tra le macerie di questi giorni con poco cielo per i sogni – aggiunge il regista - non vogliamo sopravvivere. Noi vogliamo vivere, a piene mani e a pieni polmoni. E il nostro teatro ha fame di questa pienezza di vita e di Poesia, di desiderio e di splendore”. Il finale dello spettacolo è stato scritto dal poeta e saggista Nino Contiliano.

“Questa avventura meravigliosa che è stata la preparazione de “I Giganti della montagna” – conclude Pastore - l'ho potuta realizzare e vivere grazie ad alcune straordinarie e preziose persone che ho la fortuna immensa di avere accanto. Sono, come ho già detto loro, la mia musica, la mia migliore vita. Sono i ragazzi del TAM. La luce e le stelle che vedrete in scena. E che io porterò sempre nel posto più bello del mio cuore”.

Questi gli attori, tutti marsalesi, protagonisti sulla scena: Sara Bonini, Stefano Parrinello, Giorgia Amato, Marta Marino, Fausto Sammartano, Marco Maggio, Peppe Pantaleo, Giovanni Lamia, Chiara Vinci, Maria Chiara Cappitelli, Giorgio Tranchida, Cristina Genna, Marco Marino, Marina Genna, Davide Pastore, Francesco Pellegrino, Monica Pellegrino, Rachele Via, Laura Caimi, Mirko Giacalone, Flavio Parrinello, Alberto Marciante, Chiara Cicala.