Antonio Chirco, responsabile della Cisl di Marsala, risponde a Leonardo Agate, sullo Stagnone di Marsala.
Se la memoria ci aiuta e il settarismo non ci rende ciechi, si desidera fare rilevare al signor Agate:
1. Buona parte di amministratori locali hanno condotto per anni una battaglia per trasformare permanentemente lo Stagnore in posteggio per natanti di ogni genere;
2. La Cittadinanza per anni è stata privata dall’utilizzo della spiaggetta di san Teodoro;
3. E’ noto che Il Sindaco di Città caldeggiò, tramite l’ex provincia, un progetto talmente impattante da prevedere lo sbancamento di 90 metri di larghezza e una profondità di 4 metri delle secche di punta d’Alga,onde facilitare l’approdo delle barche presso i capannoni Nervi.
E’ così “incredibile” la richiesta di Cisl/Marsala, in data 11/giugno/2014?
Sul piano del metodo preoccupa, poi, una visione e un credo del bene pubblico strettamente verticista e per i pochi addetti ai lavori, che esclude l’ intervento del cittadino responsabile e delle maggiori forze sociali. Il risultato, nella fattispecie, è il mantenimento delle cose così come sono, cioè nella sofferenza.
Il signor Agate vuole questo?
E se ognuno di noi si facesse davvero i fatti suoi… impallidirebbe lo stesso comico Crozza.
La convinzione che la Cisl sia un’Organizzazione di muratori o di architetti o di braccianti non solo è sbagliata, ma non è mai esistita in quanto innovazione e valorizzazione del patrimonio ambientale sono centrali per la crescita civile ed economica di ogni territorio.
Il signor Agate ha calcolato quanti tecnici abilitati e volontari motivati lavorano nei parchi e nelle oasi protette? Qualità lavorativa e spirito di servizio tra un naturalista e un impiegato comunale, povero com’è di biologia e conoscenza dei luoghi, sono gli stessi?
In quest’ottica risulta pertinente il nostro intervento per lo Stagnone.
Ci sembrano, semmai, fuori posto quanto strumentali i rilievi sulla storia del sindacalismo, oltre all’omissione di negatività pregresse e problematiche ancora aperte sulla questione.
Se ben altri sono i valori e le funzioni dello scrivere, riteniamo che il piacere fine a stesso di mettere nero su bianco del giornalista scivoli banalmente su luoghi comuni e prolissità.
Il responsabile Cisl
A. Chirco