Con le richieste, di accusa e difesa, di ammissione delle rispettive liste testi, documenti, intercettazioni e trascrizioni, è stato avviato il processo ad Anna Patrizia Messina Denaro (sorella del boss latitante Matteo Messina Denaro) e altre persone coinvolte nell’operazione antimafia ‘’Eden’’. Il processo è quel rimane dopo la frantumazione in fase di udienza preliminare, la riunione di due ‘’tronconi’’ davanti il tribunale di Marsala (presidente Gioacchino Natoli) e la nuova separazione per incompetenza territoriale. Alla fine, a Marsala, saranno giudicati, oltre alla sorella del boss, il nipote Francesco Guttadauro, Antonino Lo Sciuto, Vincenzo Torino e Girolama La Cascia. A sostenere l’accusa sono i pm della Dda Paolo Guido e Carlo Marzella. L’unica parte civile non ammessa è stata la Federazione antiracket italiana. Ammesse, invece, le associazioni antiracket di Marsala e Trapani, Confindustria Trapani, Libera e il centro studi ‘’Pio La Torre’’. Tra i legali di parte civile, gli avvocati Giuseppe Gandolfo e Giuseppe Novara. L’associazione mafiosa viene contestata a Francesco Guttadauro, Antonino Lo Sciuto e Patrizia Messina Denaro. Alla sorella del boss è contestata anche una estorsione ai danni di Girolama La Cascia (imputata per false dichiarazioni al pm) e un’altra assieme al nipote Francesco Guttadauro ai danni di Rosetta e Vincenzo Campagna. Vincenzo Torino, infine, è accusato di intestazione fittizia di beni. Prossima udienza il 19 giugno.