Ha voluto dare un segnale forte nelle primissime ore di lunedì Domenico Venuti. Dopo un lasso di tempo relativamente lungo, condito dal solito chiacchiericcio dei soliti “informati”, ieri il neo sindaco ha rotto ogni indugio procedendo alla nomina dei tre assessori di sua competenza. Smentendo, in parte, alcune previsioni. Una scelta, la sua, dal triplice effetto. Dare lo stop a ulteriori potenziali polemiche dentro il suo partito; riequilibrare gli assetti attraverso manovre d’ingegneria politica tipiche della vecchia scuola, a dispetto della giovane età del neo sindaco; sollecitare l’alleato “Art.4” a fornire il nome del loro assessore definitivo. Che, come si ricorderà, in campagna elettorale, era stato indicato nella persona di Francesco Todaro, segretario provinciale del movimento, che fa capo a Ruggirello. Sulla posizione di “Art.4”, si dice che a fronte di un atteggiamento più morbido e possibilista da parte di Leonardo Bascone, ci sarebbe quello più oltranzista di Enzo Lo Castro, il quale, forse per antiche idiosincrasie esistente con il padre Peppino Cascio, non vedrebbe di buon occhio l’elezione del figlio Lorenzo a presidente del Consiglio comunale. Mentre ci sembra di scartare la voce che vorrebbe la rivendicazione di ben due assessori. Brutto vezzo, che pensavamo non più di moda, quello di cambiare i nomi degli assessori, ad elezioni avvenute. Stessa cosa per Salvatore Grillo, assessore in pectore per conto dell’Udc, noto più per il suo impegno per il rilancio del Centro storico, per meriti politici. A cose fatte, si apprende che è stato solo un scherzo. Vuoi mettere? La precedenza va al politico figlio d’arte Lorenzo Cascio. Dovrebbe andare a dirigere il Consiglio Comunale. Poltrona a cui aspirava però altri, fino all’ultimo momento. Tra cui l’architetto Vito Scalisi , risultato il primo degli eletti nella lista del PD. Ma in minoranza, assieme a Baldo Gandolfo e Vito Lo Castro, dentro il partito. Un exploit, il suo, su cui alcuni suoi compagni di partito hanno espresso più di una perplessità. E anche qualche malignità, che non riferiamo. In ogni caso, il nuovo organigramma istituzionale, che si sta prospettando, qualche mugugno lo sta già suscitando, specialmente tra i consiglieri under 35. Una componente trasversale molto consistente, questa dei giovani presenti in Consiglio, a cui il sindaco credo che dovrà prestare molta attenzione. Giochi, quindi non ancora fatti, come da altri sostenuto. Per il momento è il caso di attenerci ai nomi certi. Entra in giunta, senza tessera di partito, Giuseppe Maiorana. Con un diploma in Decorazione conseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2001 e successivamente in Graphic design presso l'Accademia di Belle Arti di Viterbo, ha lavorato presso l’Ufficio Immagine di Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella). Nel suo ricco curriculum figura un Master in Tecniche di Servizi Museali a Roma presso Civita e in Didattica museale e generale a RomaTre. Dal 2007 è consulente per la didattica ed educazione del Museo d'arte Contemporanea di Gibellina. Dal 2009 lavora con il CRESM per la valorizzazione, lo sviluppo locale e progetti di "partecipazione dal basso", dal 2011, come direttore dello spazio museale “Belìce/EpiCentro della Memoria Viva”. Attualmente è membro costituente e segretario della "Rete Museale e Naturale Belicina". Ha curato mostre d'arte, fotografiche e rassegne culturali e documentaristiche. Ha insegnato Museologia e Beni Culturali presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo e di Noto. Attualmente è docente di Arte e Immagine presso la scuola pubblica e tiene corsi post-laurea in Grafica, Comunicazione visiva e Progettazione. Con un fascicolo così corposo e qualificato, dovrebbe andare a curare l’aspetto culturale e il rilancio dell’immagine turistica di Salemi nel mondo. Per il Pd sono due gli assessori nominati. Una new entry della politica, l’infermiera professionale Rosalba Valenti, dipendente dell’Asp, lavora presso l’Ufficio Vaccinazioni comunale. Per le sue doti da tutti riconosciute e per le sue competenze professionali, acquisite nel corso della sua attività lavorativa, crediamo che il sindaco le assegnerà la responsabilità delle politiche sociali. Veterano della politica, invece, è il secondo assessore in quota democratica: Calogero Angelo , già vice sindaco nella cosiddetta Prima Repubblica. Come consigliere comunale è alla sua quarta legislatura. Con la nomina, dovrà dimettersi (non perché lo prevede la legge) per cedere il posto al primo dei non eletti Roberto Benenati, anch’egli con una lunga esperienza amministrativa. E’ stato Presidente del Consiglio con il dottore Fortunato Bivona, vice sindaco nella giunta di Vito Crimi e assessore con Gino Mastrantoni. Piazzatosi a pari punteggio con Vultaggio, non poteva mancare in questa legislatura. E così, grazie alle alchimie targate Venuti, è stato premiato. Tra gli “anziani”, l’unico ad essere rimasto a mani vuote ci sembra essere, fino al momento Antonio Brunetta , presidente del Circolo del Pd e anche lui con un lungo pedigree amministrativo di tutto rispetto. Ha dovuto fare un passo indietro per la poltrona di Presidente del Consiglio, carica a cui teneva abbastanza, forte del notevole successo elettorale ottenuto. Troveranno un modo come risarcirlo. Come si vede, tra luci e ombre, la macchina amministrativa guidata da Venuti dovrebbe non tardare ad innestare la marcia giusta per andare avanti. Ogni ulteriore ritardo aprirebbe solo la stura ad illazioni di ogni tipo. Un cosa è certa. La gente è stanca delle vecchie logiche spartitorie e del politichese elevato a sistema.
Franco Lo Re