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10/06/2014 06:10:00

Sicilia, non ci sono più fondi: eventi turistici estivi out. Allarme di Stancheris

 In cassa non c’è un euro, così manifestazioni come il Cous Cous Fest di San Vito lo Capo o la Notte della Valle dei Templi rischiano di saltare quest’anno per mancanza di fondi. A lanciare l’allarme è l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che parla anche di “difficoltà economiche” legate al Festival di Taormina.

Una delle poche cose che si ricorda della breve esperienza di Franco Battiato come assessore regionale è quando disse: «Non c'è un euro, hanno rubato tutto dalle casse del Turismo». Era il 7 febbraio del 2013. Adesso, esattamente 16 mesi dopo, Michela Stancheris pronuncia quasi la stessa frase: «In cassa non ho un solo euro, l'estate 2014 in Sicilia non esiste. La possiamo ritenere cancellata». L'unica differenza è sulle ruberie, perché l'assessore al Turismo rivendica una «trasparenza, che ha azzerato tutti gli eventi non sani».


“Al momento non ho nulla sul capitolo”, confessa preoccupata. “Dopo la finanziaria mi sono trovata un bilancio a zero, sono in discussione tanti eventi – spiega -. Spero di salvare il salvabile, perché stiamo parlando di fiori all’occhiello della Regione. Cerco in tutti i modi di tenere la candela accesa”. Eppure questo per l’Isola, sottolinea, “è un momento buono a livello turistico, forse irripetibile, e mi piacerebbe schiacciare il piede sull’acceleratore. Anche con pochi soldi si possono fare cose straordinarie”.

Nella stagione ormai di fatto partita, la Regione non concederà alcun contributo agli eventi. Tradendo anche le aspettative di un bando pubblico con il quale l'assessorato aveva chiesto di presentare le istanze di contributo per tutte le manifestazioni, da quelle di rilievo internazionale alle sagre di paese. «In questo momento - dettaglia l'assessore - la disponibilità di fondi è pari a circa 212mila euro, ma, oltre a essere una somma irrisoria e assolutamente irrisoria per finanziare un cartellone estivo, sono soldi di fatto già prenotati per pagamenti già dovuti per progetti di promozione».

«Nelle prossime ore - anticipa Stancheris - farò pubblicare sul sito dell'assessorato un avviso in cui dirò con schiettezza a tutti i potenziali destinatari che non sarà nemmeno completata l'istruttoria delle istanze, poiché non c'è la disponibilità economica per finanziarle. Punto e basta». La lista degli eventi a rischio a rischio è lunga. A partire da chi qualcosa comunque l'ha ricevuta: nella mini-Finanziaria di recente votata all'Ars: 341mila euro all'Inda di Siracusa, 207mila a Taormina Arte, 46mila alle Orestiadi di Gibellina. «Eventi fatti o che si faranno lo stesso, ma gli enti riceveranno meno di quanto richiesto e anche di quanto era nelle mie intenzioni concedere». Nemmeno un centesimo per il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, così il festival "La Natura della Mente" già svoltosi a Catania a cura di Battiato, con il Comune costretto a metterci una pezza riducendo il programma, spingendo sugli sponsor e investendo soldi propri al di fuori dell'iniziale previsione. «M'è dispiaciuto molto - confessa Stancheris - anche perché avevamo preso un impegno col sindaco Bianco e non siamo riusciti a onorarlo». Niente soldi per 930 istanze, per un totale di 2,2 milioni di euro, compresi i contributi a eventi sportivi come il Mondiale di volley maschile e il Tour Nba di basket.
Uno dei crucci personali è la cancellazione di un'idea lanciata dall'assessore stesso: la Notte della scienza, «una settimana costruita attorno alla notte di San Lorenzo, in cui volevo "spegnere" i luoghi più suggestivi della Sicilia come l'Etna, le Madonie e la Valle dei Templi, per guardare le stelle, accoppiando musica, teatro ed enogastronomia», un evento «a cui tenevo moltissimo anche perché c'è il via libera per la partecipazione dell'astronauta siciliano Luca Parmitano». L'altra delusione è «dover rispondere di no al cantante dei King of convenience che mi aveva chiesto due lire di contributo per un festival a Siracusa in luglio», ma la black list del "vorrei ma non posso" comprende anche «tante altre iniziative, da Cefalù a Menfi fino a Sambuca». Niente, perché «l'assessorato è nudo».
Perché la mancanza di fondi viene fuori soltanto adesso? Non è che - ipotesi maliziosa ma plausibile - l'impegno nella campagna elettorale per le Europee è stata la foglia di fico per nascondere un fatto così grave? «No, perché io sono stata onesta con tutti senza fare promesse», sbotta Michela Stancheris. Che aggiunge: «Speravo che nella manovrina potessero rientrare quei 600mila euro che mi erano stati assicurati, ma il presidente Crocetta e l'assessore Agnello hanno preferito privilegiare il pagamento degli stipendi». Beffa finale: «Potrebbero arrivare dei fondi aggiuntivi da Roma, ma con i tempi tecnici non saremmo più in grado di fare più nulla».

E nello sfogo l'assessore al Turismo, oltre ai «dubbi sull'utilità dell'investimento di soldi per Expo 2015», aggiunge un aneddoto gustoso. Rivelando che «a breve ci sarà la "Cavalcata delle Ferrari", con gli 80 uomini più ricchi del mondo in giro per la Sicilia a bordo dei loro bolidi, con la presenza anche di Alonso». Un evento «voluto dal presidente Montezemolo, con tappe a Taormina, all'autodomo di Pergusa, all'outlet di Agira e a Siracusa». Ma da quest'ultima città è arrivata una concente delusione, perché «avevo chiesto la disponibilità del Teatro Greco per ospitare la cena di gala, ma la sovintendente ha rifiutato». Per Stancheris «l'ennesima dimostrazione di miopia in una regione che non sa mettere in rete le proprie risorse».
E lo scopriamo - assieme a tanto altro - in una domenica d'inizio giugno. Quando l'estate non esiste più. Zero eventi. «Si vede che saremo costretti a destagionalizzare: facciamo tutto da ottobre a dicembre», ironizza l'assessore. Ma sono lacrime amare. E stavolta nemmeno con la tuta di Superman si può fare qualcosa.

Bergamasca doc ma ormai siciliana d’adozione, l’assessore fa una riflessione ad ampio raggio che riguarda anche l’impegno per Expo 2015. “Vorrei conoscere il reale contributo per il turismo siciliano che verrà da Expo. Io preferirei salvare il bilancio e fare la programmazione in Sicilia. I tassi di disoccupazione sono arrivati a livelli drammatici, e quando sento dire che la Regione Lombardia chiede 3 milioni per chiudere il progetto Expo, beh, io dico che sarebbe meglio salvare la Sicilia, che ha un bilancio in crisi per molte meno risorse di quanto serve per completare l’Expo. È una vetrina anche per la Sicilia? Ok, ma la Sicilia non ha bisogno di far vedere quanto è bella… Preferirei che certi fondi venissero utilizzati, ad esempio, per incentivare le compagnie aeree nazionali e internazionali a raggiungere l’Isola”.
A Roma l’assessore chiede “una politica diversa, più propositiva. Con il ministro Franceschini i rapporti stanno migliorando, con Bray era tutto molto più semplice. E sono stufa anche del fatto che i Beni culturali in Italia siano incentrati solo su Pompei e sulla Reggia di Caserta”.
Ma nonostante i problemi, afferma, “il mio bilancio è molto positivo. Da risorse scarsissime o nulle siamo riusciti a creare qualcosa e avere dei risultati, se ne potrebbero avere di più ma mi trovo molto sola in questa battaglia. La cosa di cui vado più orgogliosa? Sicuramente – conclude – l’apertura dell’aeroporto di Comiso intitolato ora a Pio La Torre”.



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