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30/05/2014 05:05:00

Formazione. La Regione Siciliana estromette lo Ial. Recuperati 27 milioni di euro

 La Regione revoca l'accreditamento allo Ial Sicilia. I vertici dell'ente di formazione professionale non avrebbero fornito spiegazioni sufficienti sull'utilizzo dei fondi del Prof 2010 e 2011 destinati al personale. Soldi che, secondo l'amministrazione regionale, lo Ial non avrebbe erogato ai circa 800 dipendenti.
Nel provvedimento di revoca, il dipartimento Istruzione e Formazione evidenzia «gravi e reiterate irregolarità nella gestione e rendicontazione delle attività formative e orientative, accertate a seguito di controlli e verifiche espletate».
Ancora una volta lo Ial viene estromesso dal mondo della formazione professionale. Già l'anno scorso la Regione aveva revocato l'accreditamento all'ente. Decisione che ha scatenato una serie di ricorsi: il primo al Tar, che però ha rigettato l'istanza dello Ial; il secondo al Cga che, pur non entrando nel merito, ha contestato alla Regione un vizio nella procedura. Allo Ial, infatti, non sarebbe giunta la comunicazione con la quale il dipartimento intimava il pagamento entro trenta giorni delle spettanze arretrate ai lavoratori. L'ordinanza dei giudici amministrativi di secondo grado ha così consentito allo Ial di avere un accreditamento provvisorio.
Riavviata la procedura, le controdeduzioni fornite dalla società non hanno convinto la Regione, che - revocando l'accreditamento provvisorio - ha recuperato 27 milioni di euro assegnati all'ente di formazione. In pratica le somme relative alla seconda annualità dell'Avviso 20.
Immediata la reazione dello Ial, che annuncia una battaglia giudiziaria: «L'ennesimo atto di revoca - si legge in una nota - viene fatto senza essere stati messi a conoscenza delle "gravi e reiterate irregolarità" rilevate dall'assessorato e poste a fondamento dell'atto adottato. Rimaniamo indignati per l'arroganza che il dirigente generale non perde occasione di esercitare nei confronti del nostro ente. Ribadiamo la necessità e l'urgenza che l'accertamento di comportamenti illegittimi, anche in ambito penale, a carico dello stesso dirigente regionale, da noi prontamente denunciati, vengano accertati dagli organi giudiziari preposti». Per effetto della revoca, i lavoratori dell'ente sono formalmente disoccupati.
Sempre ieri, l'Ars ha approvato il sub emendamento alla manovra correttiva che riguarda i contratti degli ex operatori degli sportelli multifunzionali da utilizzare per le attività del progetto «Garanzia Giovani». Modificata la natura dei rapporti di lavoro: niente più contratti flessibili (ovvero co. co. pro) bensì forme di lavoro subordinato. Soddisfatti i sindacati, che martedì in Quinta commissione si erano battuti per ottenere questa modifica.