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25/05/2014 08:58:00

La bellezza salverà Palermo. E Pantelleria contribuisce

 “La bellezza salverà Palermo. Cose e persone belle a Palermo”, è il titolo scelto per la manifestazione svoltasi giovedì 22 maggio, alle 21,30, al Palab presso la piazzetta del Fondaco. Uno spettacolo di varietà che ha visto il susseguirsi di interviste, monologhi, testimonianze. Tra queste la più toccante quella di una ragazza soprannominata “la ragazza con la chemio in borsetta”. Questa giovane donna ha un cancro al seno, ma ha scelto di rialzarsi, di raccontare la sua vita , di convivere con il tumore,tenendolo chiuso nella borsetta che tiene nella mano destra, come se fosse un rossetto da portare sempre con se, sempre in borsa. Insieme a lei, numerose altre testimonianze, monologhi, canzoni di persone che hanno da raccontare e da fare “cose belle a Palermo”. Tutto in nome della Bellezza. E’ proprio la bellezza il grande tema della serata attorno a cui ruota l’intera manifestazione. Sarà la bellezza a salvare Palermo. Su questo sembrano tutti concordare. Non solo la bellezza stessa della città, che spesso non viene valorizzata, ma la bellezza delle persone che abitano, che vivono, che hanno scelto di rimanere a Palermo, in Sicilia e di non emigrare, nonostante il periodo di crisi. In tal contesto trovano spazio e iniziano a prendere forma le foto della giovane studentessa pantesca Clara Greco. Clara è una studentessa universitaria che ha scelto Palermo come seconda casa. Studia Farmacia ma nello stesso tempo ha una grande passione per la fotografia. Clara è riuscita a trovare angoli della città dimenticati, sporchi, mura diroccate che ha saputo trasformare nelle sue fotografie in vere e proprie opere d’arte: uno scatto rubato in una trattoria di Palermo, uno scorcio di una piazza, ma anche angoli di Palermo che fanno da sfondo a dei corpi danzanti. La città e i corpi delle giovani donne diventano un tutt’uno: si intrecciano, si uniscono, si completano. Palermo ad un tratto diviene bella!

Clara raccontaci le tue foto.

Mi piace fotografare le movenze dei corpi, una particolare postura, angoli di pelle, qualcosa che non sia troppo palese come la chiara bellezza di una persona, ma mi piace poter far trasparire l’intimità di un’espressione corporea. In questo caso, per l’occasione di questo bellissimo evento a cui sono stata invitata a partecipare, ho voluto trovare un rapporto tra questa umana intimità e la città di Palermo, una città che tra i mille problemi nasconde un’anima fortissima. Ho voluto portare la mia visione dei corpi all’interno di realtà tipiche di questa città, come i vicoli della Vucciria, l’orto botanico, lo Spasimo e la fiera del mediterraneo , tutti posti pressappoco trascurati, alcuni letteralmente abbandonati, altri poco conosciuti ma comunque di grande bellezza e significato per Palermo.

Che rapporto hai con Palermo?

Io non sono Palermitana, ma questa città mi ha adottata e ha fatto nascere in me una gran voglia di viverla. Ho l’impressione che il palermitano spesso non si renda conto di cosa si trovi tra le mani, di quale bene possa usufruire. Gabriele Camelo, organizzatore dell’evento, è riuscito a trovare un nesso tra quello che fotografo e questa città. Io , come ho già detto, cerco il particolare, e Palermo è tutta da scoprire. Il palermitano deve fare in modo che Palermo non resti più nascosta, ma esca da sotto le macerie per mostrarsi in tutto il suo splendore. Nel preparare queste foto ho esplorato posti stupendi, ma completamente dimenticati da tutti; ho avuto modo di vedere dei veri patrimoni culturali abbandonati alla polvere e alle carogne. La Vucciria, sta crollando. La Vucciria è sinonimo di Palermo. Il palermitano adesso si indigna se un artista ha scritto con una bomboletta spray su una fontana storica della Vucciria, ma fino ad oggi non si era mai indignato del fatto che i propri figli dentro quella fontana, ogni sera, ci abbandonassero bottiglie, rifiuti vari o che addirittura ci urinassero. Queste foto le dedico a tutti i Palermitani, sperando di aver trovato il modo giusto per farvi rivedere questi luoghi sotto una luce diversa, un po’ più romantica forse. Spero di aver creato un piccolo stimolo. Palermo è bellezza e i palermitani sono belli. Oltre alla consapevolezza di averla, questa bellezza si dovrebbe mostrare e fare in modo che risplenda. Qualcuno diceva “che il siciliano è abituato alla bellezza”, e proprio per questo la trascura. Invece di trascurala , dovremmo ringraziare ogni giorno per la bellezza che abbiamo e renderle onore. Questo è stato il mio piccolo modo per farlo.

di Angelo Casano - Agorà, Associazione Culturale Giovanile di Pantelleria