I Carabinieri della Compagnia di Alcamo, a conclusione di incessanti ed articolate indagini hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro soggetti palermitani della zona Brancaccio, artefici di aver messo a segno lo scorso 5 di maggio una rapina presso l’istituto bancario Monte dei Paschi di Siena di Custonaci.
L’operazione è scattata sabato notte, tuttavia si è conclusa solo nella serata di ieri, allorquando l’ultimo dei quattro rapinatori che inizialmente si era sottratto alla cattura, sentendosi ormai braccato e senza via di scampo ha deciso di costituirsi direttamente presso la casa circondariale di Palermo.
Le persone tratte in arresto sono:
1) Bilello Giacomo, nato Palermo 29.06.1988, coniugato, nullafacente, pregiudicato;
2) D’Alberto Vincenzo, nato Palermo 25.02.1984, celibe, nullafacente, pregiudicato;
3) D’Alberto Roberto, nato Palermo 07.01.1993, celibe, nullafacente;
4) Freschi Giovanni, nato a Palermo, il 16.09.1982, convivente, nullafacente, pregiudicato;
In data 05.05.2014, alle ore 10:00 circa, nr. 3 soggetti, con accento palermitano, dopo aver fatto irruzione nella banca e minacciato uno degli impiegati afferrandolo con violenza per un braccio, si facevano consegnare il denaro contante custodito agli sportelli, per un importo di circa 6000 euro, allontanandosi successivamente dal centro abitato a bordo di un’autovettura alla cui guida li attendeva un altro loro complice.
Immediatamente scattava il piano antirapina, la Centrale Operativa, infatti, ricevuta la segnalazione dell’autovettura da ricercare con a bordo i malviventi, attivava su tutto il territorio dei posti di controllo.
In effetti il piano antirapina, predisposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Alcamo diretto dal Capitano Savino Capodivento, per poter, in queste circostanze, attivare immediatamente dei controlli su tutte le principali vie di fuga, blindando gli accessi da e per il territorio di competenza, ha avuto esito positivo. Infatti, una pattuglia del Comando Stazione CC di Castellammare del Golfo, posizionatosi lungo la S.S. 187 che da Custonaci conduce verso quel comune, intercettava, a forte velocità un’autovettura che per modello e colore risultava compatibile con quella segnalata come in uso ai rapinatori, ponendosi così al loro inseguimento.
Il veicolo sopra citato, una Volswagen Polo di colore nero, accorgendosi di essere stato intercettato, si è lanciato in una folle corsa per tentare di far perdere le proprie tracce. Giunti in prossimità dello svincolo per accedere alla località Fraginesi, azzardava una manovra da rally nel tentativo di svoltare in una strada secondaria ed abbandonare la statale. Manovra, tuttavia, che per l’eccessiva velocità faceva perdere il controllo del veicolo al guidatore, tanto che il mezzo si ribaltava circa cinque metri dopo l’imbocco della strada sterrata, terminando la marcia in posizione non visibile dalla strada statale. I militari dell’Arma impegnati nell’inseguimento, avendo perso il contatto visivo con la vettura inseguita a causa dei numerosi tornanti che precedevano quell’incrocio si accorgevano dell’accaduto solo dopo pochi minuti, quando ritornando indietro per imboccare la strada che porta a Fraginesi, scorgevano la carcassa dell’auto inseguita capovolta a qualche decina di metri di distanza dallo svincolo. Ma i rapinatori già avevano abbandonato il mezzo, dandosi alla macchia per le campagne circostanti. Le ricerche condotte dai carabinieri di Alcamo quel giorno non ebbero esito positivo a causa della vastità della zona caratterizzata da boscaglia e numerose costruzioni abbandonate, ma i malviventi forse frastornati dal rocambolesco incidente ed in preda all’agitazione per il timore di essere catturati, commisero un errore, lasciando a bordo del veicolo diversi oggetti, fra i quali nr. 4 telefoni cellulari, nonché documentazione di varia natura, tra cui la carta di circolazione ed il certificato di proprietà del veicolo.
Raccolti questi indizi ed effettuati gli opportuni riscontri grazie all’analisi dei tabulati di traffico telefonico ed alle immagini acquisite dall’impianto di videosorveglianza della banca comparate con quelle degli usuari dei telefoni rinvenuti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile guidati dal Tenente Danilo Ferella richiedevano l’emissione di una misura cautelare nei confronti dei menzionati soggetti. Il Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Trapani Dott. Andrea Norzi, condividendo pienamente le risultanze investigative raccolte dai militari dell’Arma e ritenendo sussistente il fondato pericolo di fuga disponeva un fermo di indiziato di delitto a carico dei predetti, ordinandone la cattura e la successiva carcerazione.
I quattro individui, dopo un blitz scattato alle prime ore del mattino, con un’operazione che ha visto coinvolti circa 20 uomini della Compagnia Carabinieri di Alcamo con l’ausilio dei colleghi della Compagnia Carabinieri di Palermo – Piazza Verdi, sono finiti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il G.I.P. a seguito di udienza di convalida, ha applicato la custodia cautelare in carcere.