Il «cyberbullismo» è stato al centro di una conferenza tenuta all’hotel Crystal di Trapani. Durante l’incontro, promosso dalla senatrice Pamela Orrù, è stato illustrato il disegno di legge presentato dalla senatrice Elena Ferrara “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” e di cui la parlamentare trapanese del Partito democratico è cofirmataria. «Questo disegno di legge – ha spiegato la senatrice Orrù – punta a potenziare gli strumenti a contrasto del bullismo on-line con una strategia che punti a prevenire questo fenomeno attraverso una adeguata campagna di educazione e sensibilizzazione. Bisogna innanzitutto fornire alle famiglie gli strumenti di conoscenza di questo fenomeno. Ma bisogna coinvolgere anche gli insegnanti, visto che questi episodi hanno inizio nei contesti scolastici, fornendo una formazione specifica degli operatori, dai docenti allo stesso personale della Polizia postale e delle comunicazioni. Ma sopra ogni altra cosa c’è bisogno di educare ad un utilizzo corretto dei social media».
Il cyberbullismo è un fenomeno che si è sviluppato a seguito dell’ampio utilizzo dei mezzi di comunicazione on-line da parte di giovani. Con questo termine si indica l’atto di bullismo compiuto da un soggetto che, prevalentemente mediante i social network, offende la vittima mediante la diffusione di materiale denigratorio, come testi, foto e immagini o la creazione di gruppi «contro». Si tratta di un uso inappropriato della rete, realizzato fuori dal controllo degli adulti, con cui i ragazzi si scambiano contenuti violenti, denigratori, discriminatori, rivolti a coetanei considerati «diversi» per aspetto fisico, abbigliamento, orientamento sessuale, classe sociale o perchè stranieri.
«Il dibattito è aperto su molti aspetti, soprattutto con il mondo dei gestori. I minori – ha evidenziato la senatrice Elena Ferrara – hanno diritto ad un uso consapevole della rete e alla maturazione nella comunicazione interpersonale. Il ddl sta producendo risposte politiche a livello centrale del Miur che ha riacceso il faro sul bullismo e sul cyberbullismo. Dobbiamo fare rete come se si trattasse di un’unità di crisi».
Il disegno di legge punta a promuovere l’adozione di tecnologie “child-friendly” ed al conferimento di un marchio di qualità ai fornitori di servizi di comunicazione ed ai produttori che aderiscono ai modelli ed alle indicazioni che arriveranno dal tavolo tecnico che sarà istituto con l’approvazione della nuova norma. Il ddl punta ad incentivare l’educazione digitale, attraverso uno specifico percorso didattico e promuovendo la consapevolezza dei rischi correlati all’uso della rete. Sempre nell’ottica della prevenzione, nel disegno di legge è anche previsto l’ammonimento verbale da parte del questore per l’autore dei comportamenti che rientrano nella fattispecie del cyberbullismo. La norma incentiva e sostiene l’attività della Polizia postale e delle comunicazioni e protegge le vittime attraverso l’istituzione di una procedura accelerata davanti al Garante per la protezione dei dati personali, rafforzandone dunque la tutela attraverso provvedimenti inibitori e prescrittivi che garantiscono la dignità del minore.