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17/04/2014 06:55:00

Petrosino, Zichittella: "Giacalone fa di testa sua". Il Sindaco: "Via senza dirmi nulla"

 "Non parlate di rimpasto. Ce ne siamo andati noi". Sono chiare le parole di Katia Zichittella, ex assessore della Giunta del Sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, che si è dimessa lunedì (ma la notizia è stata ufficializzata solo ieri). "Prima si lavorava in sinergia - dice Zichittella, che della candidatura vincente di Giacalone, fu, due anni fa, una delle protagoniste - e c'era fiducia, da un po' di tempo  mi sentivo schivata e messa da parte dal Sindaco Giacalone". Eppure il Sindaco era stato chiaro: "Gli assessori non si toccano, a meno che non siano improduttivi" aveva detto all'atto del suo insediamento. E da qualche tempo il Sindaco accusava gli assessori di essere in ritardo su tutto. "Sentivo il terreno bruciato intorno a me. Ho dato l'anima, ho abbandonato il mio studio per fare l'assessore - si sfoga Zichittella - ed essere indicata come una che non lavorava, non mi va". 

Il rimpasto era nell'aria, a Petrosino, ma non con questo clima di grande tensione. Il sogno che due anni fa aveva portato alla vittoria di "Cambia Petrosino" sembra già finito. Le dimissioni di Zichittella causano un piccolo terremoto. Fonti bene informate dicono che nel piccolo Comune il Sindaco non ha più la maggioranza. 

Ma cosa cambia a Petrosino, adesso? I malpensanti dicono che tutto nasce dal fatto che il Sindaco Giacalone sia ad un passo dal Partito Democratico. Candidato con una lista civica, tesserato in Sinistra Ecologia e Libertà, Giacalone è poi passato con la sfortunata formazione di Antonio Ingroia, Rivoluzione Civile. Adesso pare sia ad un passo del Pd. "Ha fatto le sue scelte - dice Zichittella - e non so cosa voglia fare in futuro, certo è che non mi va che si parli di un rimpasto di Giunta. Me ne sono andata io, perchè avevo anche notato che era difficile avere pensieri discostanti da quelli del Sindaco, non c'era più la collegialità delle decisioni".  

Diverso il racconto del Sindaco Giacalone: "Si sono dimessi, Zichittella e Marino, senza dirmi nulla. Non ho avuto alcuna informazione preventiva da loro. Abbiamo fatto fino a venerdì scorso Giunta in assoluta armonia". Giacalone riconosce però i rilievi fatti a Zichittella sul suo operato: "Da un po' di tempo a questa parte avevo notato dei rallentamenti". Pare proprio che il motivo della tensione sia ancora una volta la spiaggia di Torrazza che, ironia della sorte, è anche alla base dell'avventura di "Cambia Petrosino". Effettivamente, è passato un anno dall'autorizzazione del consiglio comunale all'esproprio, e nulla si è mosso. "Ho fatto il mio dovere di Sindaco  - dice Giacalone - che è quello di mettere sotto pressione gli assessori sul lavoro da fare".  E il Pd? "Per quanto mi riguarda non c'è nulla. Non a caso i nuovi assessori sono stati scelti da me in assoluta autonomia. Anzi, comunico che alle prossime Elezioni Europee non farò campagna elettorale per alcun candidato". 

Le conseguenze nel piccolo Comune non si sono fatte attendere. Visto l’evolversi della situazione politica all’interno del gruppo Cambia Petrosino e il cambiamento degli equilibri politici all’interno della maggioranza, i consiglieri Salvatore Spanò, Ignazio De Dia e Vito Pantaleo abbandonano il gruppo Cambia Petrosino e formano il gruppo indipendente “Petrosino di Centro”. Scrivono in un documento: 

Pur condividendo ancora le linee programmatiche, non si sentono tuttavia rappresentati dagli Assessori proposti per cui di volta in volta il gruppo si riserva la facoltà di decidere in maniera indipendente. L’azzeramento della giunta e la nomina di un assessore di riferimento sono state le richieste del neo gruppo al sindaco al fine di ristabilire gli equilibri in consiglio. Tale proposta è stata ritenuta irricevibile. Pur tuttavia, un diverso trattamento è stato riservato un gruppo vicino al sindaco, al quale è stata date l’opportunità di proporre un nome per la carica di assessore.
Fa scalpore che, nonostante le forti critiche espresse più volte dal sindaco nei confronti dell’operato degli altri due assessori, questi siano stati riconfermati e ritenuti inamovibili, mentre nulla si è fatto per tentare di convincere i due assessori che si sono dimessi che, dal nostro punto di vista, avevano ben fatto finora e il cui operato era stato, fin dall’inizio, apprezzato e condiviso. Tutto ci lascia molto amareggiati e perplessi.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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