Succede dappertutto. Come da copione, anche a Salemi, appena è iniziata la potatura degli alberi del centro cittadino, sono scoppiate le polemiche. Si scopre così che gli italiani, oltre ad essere allenatori e poeti, sono anche tutti potatori. E i salemitani non potevano fare eccezione. Appena è scattata la forbice per i primi tagli, ognuno a dire la propria. Tutti si sono scoperti ambientalisti e botanici. E poco importa se la potatura degli alberi non avveniva da almeno dieci anni. Dovrebbe essere effettuata ogni anno. Ma nessuno la rivendica. Anche sul piccolo "polmone verde" di Viale delle Rimembranze, lasciato nel completo abbandono, il silenzio è assordante. In verità ci avevano pensato i Commissari Straordinari, che gestiscono attualmente, come si sa, il Comune. Già ai tempi del prefetto Falco. Nel mese di dicembre del 2012, avevano provveduto con la delibera di Giunta n. 0138 ad approvare un atto di indirizzo per la redazione di una perizia relativa alla: "Manutenzione Straordinaria verde pubblico nelle vie cittadine e nelle aree e spazi pubblici". Un progetto che impegnava la spesa per un importo complessivo di €.26.000,00, di cui € 20.408,75 a base d'asta ed € 5.591,25 per somme a disposizione dell'amministrazione, finanziati con fondi del bilancio comunale. A cui era seguito una Determina del Capo Settore Manutenzione ingegnere Giuseppe Placenza. La n. 125 del 28/12/2012, per la precisione. Con la quale veniva approvato il bando di gara e la relativa aggiudicazione provvisoria alla ditta PECORELLA Gaspare avendo offerto un ribasso piuttosto alto, pari del 32,00%. Mentre a seguire si classificava quella di Scimemi Ignazio con ribasso più consono del 24,50%. Ma qualcosa non sarà andato per il verso giusto se nel maggio dello scorso anno si è reso necessario in autotutela l’annullamento dell’aggiudicazione. Nella delibera commissariale infatti si legge che “in seguito alle verifiche delle dichiarazioni dell'aggiudicatario nonché alla verifica dei requisiti economico-finanziari dichiarati, e morali e alla luce anche del certificato del casellario Giudiziario e la relazione d'ufficio del 08/05/2013, nella quale risulta che il concorrente, secondo la valutazione della stazione appaltante, carente dei prescritti requisiti di moralità ai fini dell'eventuale aggiudicazione della gara". Con la conseguente aggiudicazione dei lavori alla ditta SCIMEMI IGNAZIO di Salemi, classificatasi subito dopo come migliore secondo ribasso ridefinito al netto in €.14.959,8l e con un risparmio quantificato in €.4.854,51. Un iter burocratico estenuante e che la dice lunga sul funzionamento dell’amministrazione della cosa pubblica in Sicilia. Per arrivare all’inizio dei lavori ci sono voluti ben 15 mesi. Scatenando aspre polemiche aspre, in parte giustificate. La ditta infatti, pur avvalendosi della competenza del giardiniere Grassa Michele, sembra non avere eseguito alla perfezione i primi tagli. Quelli effettuati sugli alberi della Via dei Mille, per intenderci. A lanciare subito l’allarme è stato il dottore Gaspare Leone, uno dei più competenti agronomi della provincia in campo di allestimenti e manutenzione di giardini attrezzati e botanicamente impegnativi ( una sua creazione è il giardino dell’hotel Kempinski di Mazara). Dopo il tempestivo blocco dei lavori da parte del geometra del comune Rindinella, la ditta sta proseguendo ora la potatura con la consulenza di Leone. Si tratta di interventi non omogenei, La diversificazione deriva dal fatto che si stratta di alberi di diversi generi e specie. Sia va dalle robinie, all’albero di Giuda; dal Ficus Elastica, al Falso Pepe e al Ficus Beniaminae di Piazza Libertà. Il costo per singola pianta dipende dalle dimensioni del fusto: 100 euro per quelli più grandi, 40 E per i medi e 26 per i piccoli. La loro ultima potatura risale a oltre 15 anni addietro, mentre dovrebbe essere eseguita ogni anno. Basti pensare che il primo piano di piantumazione è stato progettato oltre 20 anni fa e che quelle piccole macchie di verde ( Viale delle Rimembranze, Parco della Rinascita, Parco Robinson) comunali sono lasciato nel più desolante abbandono. Dove sono stati fini ad oggi gli ambientalisti e gli amanti del verde in tutti questi anni? Si sono fatti sentire solo ora che finalmente si sta provvedendo e rimettere in sesto queste povere piante. Una cura d’urto era quindi necessaria, altro che proteste insensate. Come ad esempio quelle che hanno maggiormente interessato la Robinia Pseudoacacia e il Ficus Elestaica di via Matteotti. Per la prima qualcuno è andato a protestare presso la locale stazione della Forestale, ritenendo che sulla pianta sia stato consumato un vero scempio. Ma il dottore Gaspare Leone non ci sta con questo gioco al massacro e, prendendo carta e penna, ci ha inviato una lettera abbastanza dettagliata, firmata ironicamente “un incompetente professore di agraria”, in cui precisa che “l'abbattimento della Robinia pseudoacacia della via Matteotti, considerato scempio del verde pubblico operato da persone ‘incompetenti ed incoscienti’ ricorrendo al Comando del Corpo Forestale per denunciare tale operato, era invece un’operazione doverosa da farsi. Ma vi siete mai accorti che la Robinia, con un legno gravemente cariato all'interno, poteva, cadendo in seguito ad una pioggia scrosciante o scossa da un forte vento, causare danni anche gravi e mortali a persone in transito?” E per il Ficus Elastica, che risale ai primi del novecento e che non era stato mai potato fin dalla sua esistenza? Anche qui critiche a non finire. “Si dovevano conciliare due esigenze”, dice Gaspare Leone, lasciare la quantità di ombra che qualcuno ha interesse di avere durante il periodo estivo, e il transito dei articolati, autobus e i simulacri del Patrono e dell’Immacolata portate in giro durante le precessioni, reso impossibile dall’eccessiva chioma che si era ormai impossessata della strada. Ho notato che le lamentele sono tutte contraddittorie tra di loro. Ad esempio per la Piazza Libertà. Gli stessi che denunciano il presunto scempio del verde qui si lamento per gli escrementi che depositano gli uccelli sul pavimento dell ‘ Ovo’ ” I Ficus Beniaminae che ornano splendidamente la Piazza disturbano alcuni cittadini, perché fra le loro chiome nidificano i passeri o si riparano dal freddo della notte. Che facciamo? Abbattiamo gli alberi?” Per poi infine domandarsi retoricamente, alludendo forse a qualche “agricoltore” che, bighellonando eternamente in piazza, si è più distinto nell’animare le critiche, “Quali sono le competenze di potatura di chi parla e sparla? Si sta facendo forse la potatura di piante di viti, di alberi da frutto, di olivi, oppure di alberi tipici di viali e giardini?” In tutta questa storia, tipica di un paese, dove tutto resta immobile e quando qualcosa muove fioccano sterili e inconcludenti polemiche, rima ne da chiedersi come sia stato possibile che una ditta abbia potuto partecipare ad un bando di gara, addirittura vincendola, senza che avesse avuto le carte in regola in base alla normativa vigente, nonostante la presenza di una Commissione Straordinaria, presieduta dal Leopoldo Falco, poi promosso a Prefetto di Trapani.
Franco Lo Re