E’ esposta da ieri, e lo sarà fino al 31 marzo prossimo, alla biblioteca dell’Oratorio parrocchiale di Marettimo, nell’ambito di “Pacem in Maris: strumenti di guerra, percorsi di pace”, la mostra che ospita due rostri, un elmo e due anfore e il cui filo conduttore è la battaglia del 10 Marzo 241 a.C. - tra i più grandi eventi nella storia delle civiltà del Mediterraneo - la Trireme Romana dell’Associazione “Vela Latina Trapani”, realizzata grazie a un progetto avviato lo scorso anno coinvolgendo un gruppo di detenuti della casa di reclusione di Favignana. Gli stessi, sotto la direzione del maestro ebanista Battista Balistreri, hanno realizzato in scala l’imbarcazione che fu protagonista, nella battaglia delle Egadi, della prima guerra punica. La Trireme è stata voluta proprio per la promozione del territorio. L’iniziativa è già stata presentata nei locali delle Cantine marsalesi Caruso & Minini, il cui titolare, Stefano Caruso, si è subito appassionato al progetto di grande valenza sociale. Nove i detenuti coinvolti nel progetto e in passato in altri laboratori di “maestro d’ascia” avviati dalla facoltà di Archeologia Marina e Navale all’Università di Trapani, in grado, per le competenze acquisite, di lavorare anche nei cantieri navali di Trapani. Il modello della Trireme Romana è di 1,80 per 1,20 metri. L’idea iniziale era quella di avviarlo in un viaggio itinerante per esposizioni presso le gallerie nazionali che fanno parte di un circuito storico-culturale, ed esporlo presso le maggiori strutture ricettive delle Egadi, per poi tornare a Marsala, nella sua sede naturale delle cantine Caruso e Minini.
Intanto fino al 31 marzo la Trireme dell’Associazione “Vela Latina” resterà esposta nell’ambito della manifestazione che prevede il coinvolgimento di tutte e tre le isole Egadi e che vanta una mostra di straordinario valore culturale e simbolico, all'Oratorio parrocchiale, grazie alla collaborazione della Curia di Trapani.