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10/03/2014 07:43:00

Cgil, Cutrona confermato segretario provinciale. "Territorio martoriato"

 Filippo Cutrona è stato riconfermato segretario generale della Cgil di Trapani con 36 voti favorevoli, sei contrari, una scheda bianca e 4 astenuti al Congresso provinciale della Cgil che si è tenuto al Baglio Santacroce a Valderice.
Due giorni di dibattito in cui sono state affrontate - sulla scia del documento congressuale “Il lavoro decide il futuro” a firma della segretaria generale Susanna Camusso – le delicate e complesse questioni che investono il mondo del lavoro e le fasce deboli della popolazione.
In occasione della Giornata internazionale della donna, la Cgil ha, inoltre, voluto dedicare uno spazio di approfondimento dedicato al tema “Donne e lavoro”.
Dinnanzi a una platea di 210 delegati, a numerosi lavoratori e pensionati, al prefetto Leopoldo Falco, ai senatori e deputati del territorio, ai sindaci e ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, il segretario provinciale della Cgil Filippo Cutrona – nella relazione che ha aperto il congresso - ha analizzato, supportato dai dati, l'attuale situazione economica e occupazionale del territorio illustrando le proposte del sindacato - contenute nel “Piano del lavoro” - per creare occupazione e per dare futuro e sviluppo alla provincia di Trapani.
L'immagine fornita da lavoratori, disoccupati, giovani, immigrati e pensionati, uomini e donne dell'intera provincia, durante le 144 assemblee che hanno anticipato i congressi di categoria e della Cgil, è quella di una realtà che vede il mondo del lavoro frantumato.
“Il territorio – ha detto Cutrona – è martoriato da un alto tasso di disoccupazione, da una crisi che ha messo in ginocchio anche le aziende più solide, da Istituzioni talvolta poco sensibili ai temi del lavoro, da vertenze che si susseguono a ritmi incalzanti e da un sistema illegale in cui la mafia continua a investire e ad accentrare a sé capitali, continuando a soggiogare una parte del tessuto economico e produttivo del territorio”.
Puntare sulla bonifica del territorio, sui bei culturali, sul turismo, sugli investimenti per le infrastrutture e su una seria politica industriale è quanto chiederà il segretario generale della Cgil e il gruppo dirigente al Governo regionale e nazionale per garantire sviluppo al territorio trapanese.
Particolare attenzione continuerà, inoltre, a essere rivolta alle vertenze in difesa dei diritti dei lavoratori precari e delle società partecipate, dei pensionati e ai settori produttivi e imprenditoriali, come l'edilizia, attraversati da una crisi senza precedenti.
“Ciò che proponiamo – ha detto Cutrona - è un modello di sviluppo che coinvolga il tessuto politico, economico e sociale, che miri a superare la recessione e ad arginare il forte divario socio-economico tra la Sicilia e la provincia di Trapani, sempre più povere, e il resto dell'Italia”.
Secondo i dati Swimez, illustrati dal segretario Cutrona, nel quadro Siciliano il territorio trapanese subisce quasi un raddoppio della disoccupazione che passa dal 10,76% del 2008 al 18,01% del 2012. Nel 2008 gli occupati trapanesi nel erano 133 mila mentre nel 2012 sono calati a 122 mila diminuendo del 9,1%. Le attività che hanno chiuso battenti negli ultimi cinque anni sono complessivamente 3200. Tra il 2012 e il 2013 c'è stata una diminuzione della cassa integrazione ordinaria che da 604.440 del 2012 passa a 289.624 del 2013.
“Questo dato – ha detto Cutrona - non deve trarci in inganno perché la flessione del 47,91% si è raggiunta, non con il lavoro regolare, ma con il forte aumento del lavoro nero, con la fine del periodo in cui le aziende potevano usufruire dello strumento degli ammortizzatori sociali e con la cessata attività delle aziende”.
Nel 2013 rispetto al 2012 raddoppiano, invece, le domande per gli ammortizzatori sociali in deroga che passano da 286 (nel 2012) a 496 (del 2013). Un dato in costante aumento se si considera che nei soli mesi di gennaio e febbraio del 2014 le aziende che hanno richiesto l'attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga sono 377.
“Siamo davanti – ha detto Cutrona – a una provincia di Trapani in sofferenza, in cui sono mancati un piano e politiche per il lavoro”.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alle politiche di genere con un'attenta analisi, a cura della segretaria Giacometta Giacalone, sulla condizione della donna nel mondo del lavoro, che in provincia di Trapani vede solo il 28 per cento di donne occupate.
“Il lavoro delle donne insieme a quello dei giovani – ha detto Giacometta Giacalone - è il più precario e il meno pagato ed è altrettanto fermo il divario fra le percentuali di donne e uomini che ricoprono incarichi di direzione. La Cgil deve lavorare per prima affinché nei luoghi di lavoro e dirigenziali ci siano sempre più donne, perché la vera uguaglianza è quella che fa riferimento a una suddivisione equilibrata di donne e uomini nei posti decisionali, esecutivi e operativi”