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04/03/2014 07:07:00

Trapani. Per la morte di Di Vita chiesti in appello dieci anni per Rallo

 Continua oggi a Palermo il processo d'Appello per il giovane Riccardo Rallo, trapanese, 23 anni, accusato di aver investito e ucciso lo studente Marco Di Vita,  del Liceo Scientifico «Fardella», di 16 anni.  Di Vita fu travolto dall' auto guidata da Rallo nel 2011, e secondo l'accusa non è stato un tragico incidente. 
Il procuratore generale ha chiesto la condanna di Rallo a dieci anni di reclusione per omicidio volontario.Già nel primo grado di giudizio si era sostenuta la tesi del dolo di Rallo, ma il giudice aveva condanato l'imputato a due anni e otto mesi per omicidio solo colposo. 

Marco Di Vita fu investito, la sera del 2 aprile di tre anni fa, dall'auto condotta da Riccardo Rallo, mentre era alla guida di uno scooter. Il giovane morì poco dopo il ricovero in ospedale. Rallo, assistito dall'avvocato Giuseppe De Luca, sostenne di avere involontariamente investito lo studente. Al momento dello scontro era al telefono e non si era accorto della presenza dello scooter che viaggiava in corso Piersanti Mattarella e che si andò a schiantare contro il muro della caserma.
Secondo gli inquirenti, invece, Rallo avrebbe intenzionalmente investito lo studente. Nel corso delle indagini era stato acquisito il filmato delle telecamere del sistema di videosorveglianza. Secondo gli inquirenti, dalle immagini emergerebbe chiaramente l'intenzionalità della condotta di Rallo.

Altre due udienze sono previste per il 6 ed il 13 dello stesso mese. I familiari della vittima - assistiti dagli avvocati Marco Siragusa, Stefano Pellegrino e Gino Bosco - si sono costituiti parte civile.

VIOLENZA. Comincia oggi il processo a Giuseppe Stroppiana, 46 anni, di Trapani,  rinviato a giudizio, dal giudice per le udienze preliminari, per violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Avrebbe infatti aggredito un ausiliare del traffico, il 21 Ottobre del 2011. Voleva che gli strapasse la multa fatta per aver posteggiato l'auto nelle strisce blu senza tagliando. Poi si sarebbe scagliato contro l'ausiliario colpendolo con un pugno e gli avrebbe tolto con forza dalle mani il verbale ed il blocchetto. L'imputato sarà assistito dall'avvocato Giampaolo Agate, del Foro di Marsala.

VIOLENZA/2. Continua  oggia Marsala il processo abbreviato per un presunto caso di violenza sessuale su ragazzina di 11 anni.  Sono stati ascoltati finora sei testimoni citati dal giudice delle udienze preliminari Annalisa Amato  nel processo, con rito abbreviato (a porte chiuse), che vede imputato un marsalese di 42 anni (A.L.). Il fatto sarebbe avvenuto nell’estate 2013 nell’abitazione dell’uomo, dove la vittima, secondo l’accusa, fu attirata con un pretesto. Poi, A.L. l’avrebbe aggredita e con la forza costretta a subire l’abuso sessuale. Successivamente, la giovane si confidò con un familiare. Presentata la denuncia, scattarono le indagini. La ragazzina avrebbe, poi, confermato le accuse nel corso di un ‘’incidente probatorio’’ davanti al giudice. Successivamente, il pm ha chiesto la condanna dell’imputato. Adesso, dopo le ultime testimonianze, la parte civile ha chiesto di ascoltare altre persone in grado di fornire un contributo all’accertamento della verità. Sull’ammissione di queste ulteriori testimonianze il gup comunicherà la sua decisione nell’udienza del 4 marzo.



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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