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25/02/2014 21:24:00

Crocetta prepara una manovrina da 300 milioni

 Ammonta a circa trecento milioni di euro la "manovrina" sottoposta ieri sera all'approvazione della Giunta dall'assessore all'Economia, Bianchi. La variazione di Bilancio, com'è noto, è necessaria per tappare la falla provocata dalle norme impugnate dal Commissario dello Stato. Rispetto ai 558 milioni di spesa stoppati dal prefetto Aronica, perché ha ritenuto non sufficiente il fondo rischi, a fronte di circa dodici miliardi di euro di residui attivi.
Con la "manovrina", dunque, si recupera poco più della metà della somma prevista originariamente dalla Legge di stabilità. Per consentire il pagamento degli stipendi dei dipendenti degli enti regionali sarà data copertura parziale ai capitoli di spesa, mentre altri saranno momentaneamente azzerati. Il presidente della Regione, Crocetta, e il suo assessore, Bianchi, confidano nel gettito di circa 70-80 milioni di euro previsto con l'approvazione del disegno di legge per il pagamento dei crediti vantati dalle imprese private nei confronti della Pubblica amministrazione. La Regione, per far fronte a questi debiti, dovrà chiedere allo Stato un prestito trentennale di un miliardo che sarà rimborsato con il gettito dell'addizionale Irpef che non sarà incrementata: resterà all'1,73%, essendo stato riassorbito il deficit della sanità.
Sui conti della Regione pesa parecchio il contributo al risanamento del deficit nazionale che grava sulle casse siciliane per 1,4 miliardi l'anno. Inoltre, sono stati effettuati ulteriori tagli pari a 320 milioni di euro per consentire il rinnovo dei contratti dei precari degli enti locali. Ma in sede di consutivo del Bilancio 2013, secondo l'assessore Bianchi, potrebbero esserci positive sorprese che dovrebbero consentire di finanziare anche quei capitoli momentaneamente azzerati. Si dovrà, comunque, attendere la parifica di Bilancio 2013 da parte della Corte dei conti, a fine giugno.
Per il capogruppo di Fi all'Ars, Falcone, «Crocetta e Bianchi, se vogliono formulare un'efficace manovra finanziaria, rinegozino il contributo della Regione al risanamento dei conti dello Stato».
Intanto, è partita l'operazione «pulizia» del Bilancio regionale. Il Ragioniere generale, Mariano Pisciotta, ha inviato a tutti i dipartimenti, uffici di gabinetto e uffici speciali una circolare che detta termini perentori per fare chiarezza, oltre che sui residui attivi, soprattutto su quelli passivi: «Le ragionerie centrali - si legge nella nota - assicureranno un severo controllo su queste partite (residui passivi, ndr), anche in considerazione che, data l'attuale criticità finanziaria della Regione, non sarebbe ammissibile la conservazione di passività finanziarie effettivamente non sussistenti».
Insomma, tutti i finanziamenti previsti da apposite leggi, anche di anni fa, e non ancora impegnati, o che non hanno prodotto effetti giuridici, devono essere cancellati e le risorse reimmesse nel circuito di spesa. «Completate le operazioni delle ragionerie centrali - si legge ancora nella circolare di Pisciotta -, una procedura informatica eliminerà automaticamente dalle scritture contabili dell'esercizio 2013; le partire perenti non supportate dai titoli giuridici dei residui passivi relativi a impegni assunti fin dall'esercizio 2003 e quelli assunti dall'esercizio 2004, e non reiscritti in Bilancio entro la chiusura dell'esercizio 2013, transitano tra le perenzioni».
Anche sui residui attivi è stata chiesta da Pisciotta una ricognizione rigorosa da parte dei dipartimenti per valutare quelli effettivamente esigibili. Secondo il rendiconto del 2012, i residui attivi ammonterebbero a circa quindici miliardi di euro. Tre miliardi sono già stati cancellati ma, secondo alcune stime, ulteriori cinque miliardi di gettito tributario ed extra-tributario sarebbero inesigibili. I residui attivi e passivi della Regione sono al vaglio di un'apposita commissione della Sezione di controllo della Corte dei conti.