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19/02/2014 06:15:00

Scrive Antonio Galfano, in replica a Gino Bosco, sui conti dell'Ente Luglio di Trapani

L’evidente carattere istituzionale delle “precisazioni ” operate dal Consigliere delegato dell’Ente Luglio Avv. Gino Bosco,coinvolgendo direttamente e, meglio ancora, coprendo di biasimo, anche la mia persona, in relazione all’ analogo ruolo esercitato durante il periodo cui si riferiscono i fatti esposti
nel contesto dell’articolo giornalistico riportato in oggetto, mi inducono a rappresentarLe, per quanto di Sua competenza ed interesse, i pertinenti elementi informativi reali, agevolmente verificabili attraverso la visione dei documenti e degli atti custoditi presso il suddetto Ente e che io,non disponendone cito per sommi capi - come si suole dire- “a memoria e a braccio” e, per quanto riguarda alcuni dati finanziari, con il supporto della bozza di una mia relazione, a suo tempo, depositata in originale agli atti dell’ente Luglio medesimo.
Seguendo la stessa impostazione discorsiva dell’Avv. Bosco, espongo quanto segue:
1) I debiti dell’Ente luglio accertati a quel tempo ammontavano ad oltre un milione e mezzo di Euro e sono stati ripianati,se ricordo bene (purtroppo l’età avanza inesorabilmente),nella maniera seguente:
- Euro 200.000,00 con apporti straordinari del Comune e della Provincia Regionale di Trapani, in ragione di euro 100.000,00 per ciascun Ente;
- Euro 400.000,00 con un mutuo chirografario contratto con il Banco di Sicilia, tesoriere dell’ente Luglio;
- Euro 720.000 circa con un apporto finanziario straordinario del Comune di Trapani;
- L’importo residuo occorrente con le economie realizzate sulle pertinenti dotazioni finanziarie annuali a seguito del notevole ridimensionamento dei programmi e degli oneri di gestione dell’Ente;
Non è veritiera,quindi, l’affermazione secondo cui “ i conti sono stati messi in ordine solo parzialmente”; mentre,in base a quanto in precedenza specificato, in corrispondenza della prima e della terza alinea, è frutto di totale disinformazione l’assunto che il Comune per quelle finalità non ha dato alcun apporto finanziario straordinario.
Del tutto fuorviante, inoltre, è il riferimento operato dall’avv. Bosco a proposito delle “pesanti rate trimestrali” che l’Ente paga per estinguere il mutuo di 400 mila Euro contratto dalla precedente amministrazione. Ed infatti, anche a volere sorvolare sulla assoluta necessità di quella operazione di prestito , occasionata da ragioni di agevole intuizione, non è tollerabile che il suddetto interlocutore, per sostenere a qualsiasi costo la Sua supposizione (manifestamente forzata) in merito alla particolare onerosità del mutuo, accomuni nell’importo trimestrale, da Lui quantificato in 25.000 Euro circa, tanto la rata di restituzione del prestito alla Banca mutuante quanto il rateo degli interessi gravanti sul prestito stesso . A tale ultimo riguardo nel sottolineare che il Banco di Sicilia, a quel tempo, ha praticato, proprio a seguito del diretto intervento del Sindaco Fazio, un saggio di interessi estremamente favorevole, è bene precisare che l’onere degli interessi annuali è abbondantemente “compensato” da significative economie gestionali consolidate
- e quindi annualmente ripetitive- conseguite dall’amministrazione che ha contratto il mutuo. A titolo esemplificativo si citano le consistenti economie annuali di seguito riportate,unitamente alle pertinenti causali:
1) disdetta sia del contratto di locazione dei magazzini di via Salemi destinati a laboratorio teatrale sia del contratto d’affitto dei locali di via Palmerio Abate( sala Bellini) con una conseguente economia annua di oltre 20.000,00 Euro;
2) risoluzione del contratto di collaborazione per la direzione musicale a carattere continuativo (stipulato durante la gestione Braschi),con una conseguente economia annua di oltre 18.000,00 Euro;
3) riduzione dell’organico del personale (eliminazione posto con qualifica di segretario generale e trasformazione di un posto di impiegato da Full-time a Part-time) con una conseguente economia annua quantificabile in ragione di circa 44.000 Euro.
Le considerazioni svolte dall’Avv. Bosco a proposito dell’operazione “Palazzo Lucatelli” sono ben lungi dal costituire,come Lui dice, “la storia vera della vicenda” e ciò per le seguenti ragioni:
-sul finanziamento Ministeriale di Eur 729.000,00(così come successivamente rideterminato dal Ministero dell’economia e delle finanze) utilizzabile esclusivamente per spese di investimento erano stati operati dalla precedente amministrazione, al fine di sopperire ad impellenti esigenze ordinarie di cassa, prelevamenti provvisori pari a circa Euro 290.000,00, senza che successivamente fosse stato soddisfatto l’obbligo di procedere al relativo reintegro ( seguendo per analogia la facoltà finanziaria e la procedura accordate dalla legge ai Comuni). Ne è derivata la chiara assimilazione di tali prelevamenti provvisori (effettuati in massima parte per fare fronte ad oneri gestionali- artistici, anche nelle more dell’accredito della dotazione ordinaria della Provincia sospesa dal presidente pro tempore e/o di altri finanziamenti ) ad un debito di corrispondente importo, poi consolidatosi per effetto della mancata – e a quel tempo finanziariamente problematica- reintegrazione economica.
-in ordine all’operazione di acquisto di una preponderante quota dell’immobile dal Comune di Trapani ( poco meno del 73%)i è stato preventivamente acquisito il parere favorevole del competente Ministero, così come si può riscontrare attraverso la disamina del contratto d’acquisto e degli atti inerenti e conseguenti detenuti dall’ente Luglio;
-contrariamente a quanto asserito dall’avv. Bosco, il Comune di Trapani ha riversato all’Ente Luglio,a titolo di apporto finanziario straordinario (acquisito in bilancio tra le riserve patrimoniali) una somma di poco inferiore allo stesso prezzo d’acquisto e ciò man mano che venivano corrisposti dallo stesso Ente Luglio al suddetto Comune i prefissati ratei di pagamento del corrispettivo pattuito per l’acquisto dell’immobile. Tale “riversamento di somme” nelle asfittiche casse dell’ente Luglio ha consentito a
quest’ultimo di procedere preliminarmente alla graduale reintegrazione del citato finanziamento Ministeriale con corrispondenti versamenti sul conto “investimenti” gestito presso il tesoriere Banco di Sicilia. La suddetta operazione rivestiva carattere di assoluta priorità in considerazione del fatto che , anche se fosse stato effettuato un investimento di tipo diverso ( teatro tenda od altro), in mancanza di tale reintegro finanziario preventivo, non avrebbe potuto essere operato alcun pagamento specifico “pieno”, a motivo, per l’appunto, della non integrità del finanziamento Ministeriale (con tutto ciò che ne avrebbe potuto conseguire);
-sta di fatto, ed è peraltro supportato dalle carte d’ufficio, che l’Ente Luglio,ad operazione conclusa, ha guadagnato da un lato una quota di proprietà (pari al 72,9%) del palazzo Lucatelli e da un altro lato, ha acquisito un finanziamento straordinario di poco inferiore (720.000 euro) al prezzo d’ acquisto dell’immobile ,utilizzato per le causali in precedenza evidenziate;
Tale inconfutabile circostanza rende ridicolo, a mio avviso, l’impertinente e grottesco esempio dell’acquisto di una Ferrari d’epoca configurato dall’avv. Bosco. Ed invero, chi non acquisterebbe una Ferrari d’epoca se una simile determinazione consentisse di raggiungere l’obiettivo di eliminare i propri debiti pregressi (contratti per altre ragioni) e di incrementare notevolmente, nel contempo, il valore del proprio patrimonio ? Per restare sul piano concreto, in sede di valutazione della convenienza di quell’investimento, si è tenuto conto , per altro verso, della prospettiva di partecipare ai benefici finanziari, Nazionali e/o Comunitari e/o Regionali, ottenibili per l’ esecuzione dei lavori di riconversione dell’immobile a struttura teatrale, in relazione al progetto a quel tempo predisposto dal Comune di Trapani.
-E’ di tutta evidenza che l’operazione stessa non solo ha consentito il riordino dei conti dell’ente Luglio ma ha permesso anche la regolare prosecuzione dell’attività artistica, secondo confacenti programmi artistico-teatrali. Sul piano formale l’avv. Bosco,quando parla di “simpatica furbata del Fazio e del precedente amministratore delegato del Luglio (ossia lo scrivente) risultata utile solo al Comune di Trapani a far cassa e non certo al Luglio” dimostra di ignorare totalmente i termini,fattuali e documentali, della questione; avrebbe dovuto quanto meno dare una occhiata sia ai documenti d’
incasso delle somme accreditate all’Ente Luglio dal Comune di Trapani, mediante bonifici bancari, sia ai provvedimenti adottati a tal fine dai competenti organi collegiali del”Luglio” e dal Consiglio comunale della città di Trapani, che alla questione ha dedicato un lungo ed approfondito dibattito, abbondantemente diffuso, all’epoca, dalla stampa e dai media locali ;
- l’affermazione dell’avv.Bosco secondo cui il Comune di Trapani, a seguito della indisponibilità della Provincia ad accreditare all’ente Luglio “una ulteriore dotazione straordinaria in quota parte (da utilizzare per ripianare totalmente i debiti pregressi),” trattenne il corrispettivo ricevuto di Euro 725.000 non erogandolo al Luglio per ripianare i debiti pregressi per destinarlo invece a libera scelta dell’amministrazione, a tutto vantaggio del patto di stabilità dell’epoca”, è integralmente inventata per le ragioni sotto specificate (oltre a quelle già evidenziate):
a)il Presidente della provincia on. Turano, se male non ricordo,non è stato mai interpellato in tal senso e nei termini asseriti dal ripetuto Avvocato Bosco;
b) l’accreditamento all’Ente Luglio delle rate e del saldo della dotazione straordinaria in relazione al corrispettivo pagato al Comune- come già precisato in precedenza- è stato effettuato regolarmente e risulta dalla contabilità dell’ente Luglio e da una molteplicità di atti formalmente adottati o predisposti dall’ente Luglio stesso ( documenti d’incasso, estratti conto bancari, bilanci,deliberazioni del consiglio,relazioni amministrative interne, piani finanziari d’ufficio etc.)
c) il Comune di Trapani, avendo attivato sostanzialmente una procedura di “giroconto economico-finanziario”, non ha tratto giovamento alcuno sul patto di stabilità interno perché a tal fine l’operazione in questione può essere qualificata come “neutra”.
Ad analoga conclusione di non veridicità si perviene a proposito dell’ affermazione dell’Avv. Bosco secondo cui la precedente amministrazione Fazio/Galfano avrebbe dato corso ad un “risanamento maldestramente abbozzato” per il fatto che non sarebbe stato ricostituito il fondo del T.F.R. dei dipendenti (mancante o “assorbito” fin dall’epoca dell’amministrazione Braschi) .Una così superficiale- oltre che sgarbata- affermazione può essere pronunciata, infatti,soltanto da chi ,come l’avv. Bosco, non ha vissuto la drammatica situazione di emergenza attraversata dall’ente Luglio fino al riordino dei conti. Non sa,per dirne una tra le tante, che l’ente per andare avanti era costretto a chiedere , con una certa frequenza, “gravose anticipazioni di tesoreria” che finivano con il pregiudicare non solo le finanze dell’ente stesso ma anche le sue attività teatrali e culturali, atteso che,prima di mettere mano alla programmazione, occorreva restituire le anticipazioni bancarie o, ogni caso, tenere conto delle stesse. Così come ha dimostrato di non conoscere, del resto, i già evidenziati prelevamenti di somme ( circa 290.000 Euro,) operati durante la gestione Braschi (per sopperire ad esigenze di cassa) sul conto “vincolato per investimenti” relativo al contributo Ministeriale in precedenza citato. Neanche il “nostro interlocutore” è a conoscenza del fatto che sono stati introdotti rigidi criteri gestionali su tutti i fronti al fine di evitare quelle vaste sacche di perdite , di passività e di “mala gestione” che sono state specificate, a caratteri cubitali, nelle relazione d’indagine amministrativa, a suo tempo eseguita, e che, a quanto pare, non viene presa in alcuna considerazione dall’ interlocutore stesso.
Perché non parla l’avv. Bosco dell’operazione di risanamento del debito pregresso ( anni 2002- 2006 ed altri ratei temporali) di circa 390 mila Euro nei confronti dell’ENPALS estinto, mediante concordato, con il pagamento rateizzato dell’importo di circa 250.000,00 Euro ? Non sfuggirà sicuramente l’ importanza e il carattere di priorità rivestito da tale pratica, atteso che la mancata tempestiva regolarizzazione avrebbe comportato l’inaccessibilità e/o la perdita dei contributi Ministeriali e regionali a causa della sussistenza di una grave irregolarità contributiva nei confronti dell’ENPALS . Perché,poi,l’ attuale consigliere delegato dimostra di ignorare i criteri seguiti per contenere anche i costi politico-i amministrativi (indennità di cariche etc.) e tutti gli altri costi organizzativi,artistici ed ordinari? A questo proposito non posso non evidenziare, in questa sede, l’alto spirito di collaborazione manifestato da tutti i dipendenti dell’Ente,cui va,anzi, il merito di avere formulato, in diverse circostanze, proposte di economicità (condivise) nei diversi comparti di spesa,talvolta anche a scapito delle loro spettanze e delle normali condizioni di operatività (compensi lavorativi straordinari ridotti al minimo, prestazioni lavorative “esterne” diverse rese in occasione di iniziative “particolari”,tra le quali si citano la gestione della pista di ghiaccio all’interno della villa Margherita e le numerose manifestazioni gestite in collaborazione con il Comune di Trapani). Per tornare alla questione del TFR (regolarmente liquidato per altro ad una dipendente dimessasi volontariamente nonché all’ex segretario generale, a seguito del licenziamento per riduzione d’organico, disposto, unitamente alla trasformazione di un rapporto di lavoro impiegatizio da Full-time a part-time, nell’ottica di contenere ulteriormente le spese organizzative e di funzionamento dell’ente) erano stati operati colloqui volti ad individuare una confacente soluzione anche in forma di “fondo di tipo assicurativo”, così come possono testimoniare i dipendenti stessi.
A proposito del licenziamento operato dall’amministrazione Fazio/Galfano (affermazione riduttiva rispetto alle deliberazioni adottate dai competenti organi collegiali) L’avv.Bosco, chiaramente in maniera “voluta”,rappresenta parzialmente il fatto giudiziario,sul quale in questo contesto epistolare (essendo stato chiamato in causa anche personalmente dalla dipendente) intervengo per precisare quanto segue:
- la sentenza del giudice del lavoro,espressamente “parziale”, accoglie solo in minima parte le richieste della dipendente interessata,stante che le rivendicazioni più corpose( tra le altre l’asserito licenziamento discriminatorio)sono state rigettate dal Giudice ;
- d’altronde, non credo che il consigliere delegato avv. Bosco trascuri l’ attivazione del procedimento d’appello avverso quella statuizione risarcitoria;
-in sede di prosecuzione del giudizio originario,inoltre, dovrà essere presa in considerazione la domanda risarcitoria riconvenzionale avanzata dall’Ente Luglio, per l’ottenimento, dalla stessa dipendente, di una somma di denaro di gran lunga superiore a quella ad Essa accordata con la precitata sentenza parziale.

Per quanto concerne,inoltre, le affermazioni operate dall’avv.Bosco a proposito delle ingiunzioni concernenti i compensi relativi alla stagione artistica 2012 ( per l’asserito importo di circa 200.000 Euro) si può ben dire che,nel caso di specie, la frittata l’ha fatta proprio Lui, atteso che sotto la gestione della precedente amministrazione non era stato assunto alcun impegno precontrattuale e/o contrattuale in merito agli spettacoli lirici precedentemente programmati, su proposta del direttore artistico Alberto Veronesi . E’ vero invece che i suddetti impegni sono stati assunti dallo stesso Avv. Bosco, all’indomani del Suo insediamento, senza effettuare preventivamente la verifica di fattibilità finanziaria finale che l’ amministrazione Fazio/Galfano era solita fare- con il supporto degli uffici e del collaboratore finanziario - prima di perfezionare gli impegni contrattuali da assumere per dare corso alla stagione lirica di riferimento, così come si può desumere dagli elaborati finanziari analitici di fattibilità delle opere liriche organizzate nelle precedenti stagioni, dai quali si desume anche che in qualche caso gli impegni programmatici, a causa della accertata indisponibilità di sufficienti fondi, sono stati annullati o ridimensionati proprio nell’ imminenza dell’inizio della pertinente stagione d’opera. Se in questa occasione si fosse proceduto in senso analogo gli impegni contrattuali avrebbero dovuto essere rapportati, ovviamente, alla disponibilità finanziaria effettivamente accertata rispetto alla previsione propedeutica di inizio d’anno. Comunque sia, ad occhio e croce, i conti , sommariamente rappresentati dall’Avv.Bosco attraverso il richiamo delle suddette ingiunzioni di pagamento , non tornano assolutamente. In particolare non si riesce a comprendere come sia stato utilizzato il cospicuo contributo accordato dal competente Ministero, in relazione al programma a suo tempo prodotto dalla precedente amministrazione Fazio/Galfano.
Infine relativamente all’affermazione dell’avv. Bosco secondo cui sotto la Sua gestione è stata disposta ed effettivamente operata la rettifica del bilancio 2011 della gestione Fazio (rectius bilancio consuntivo o rendiconto) resto del tutto allibito per il semplice fatto che tale rettifica costituisce un atto arbitrario gravemente illegittimo e sicuramente rilevante anche su altri fronti,atteso che il bilancio consuntivo ,essendo riferito ad un esercizio già chiuso e formalizzato sulla base di elementi amministrativi e finanziari, di carattere ricognitivo e accertativo, predisposti dall’ufficio finanziario dell’ ente e verificati dal collegio dei revisori dei conti, non possono formare oggetto di rettifica autonoma postuma da parte dell’amministrazione subentrante, essendo evidente che le evenienze contabili eventualmente diverse potranno essere formalizzate soltanto in sede di gestione finanziaria annuale e, alla fine dell’esercizio di riferimento, con il conseguente rendiconto. Nel frattempo ovviamente dovranno essere effettuate - nel caso di specie da parte dell’amministrazione subentrante- le verifiche gestionali occorrenti nel corso dell’esercizio finanziari successivo a quello cui si riferisce il rendiconto (con particolare riguardo alla gestione dei residui attivi e passivi) anche allo scopo di assumere eventuali determinazioni consequenziali sia in ordine al bilancio di previsione in corso( eventuali successive variazioni da apportare allo stesso a seguito delle citate verifiche) sia, in termini gestionali puri (es. attività amministrative da svolgere per conseguire l’ incasso delle somme riportate, nel rendiconto dell’esercizio precedente, tra i residui attivi e ogni altro utile intervento). Ma, a parte tutto ciò, considerato che la nuova amministrazione ignorava taluni fatti amministrativi pregressi e le pertinenti valutazioni prudenzialmente effettuate per la quantificazione delle somme da conservare tra i residui attivi (Es. svalutazione del credito per dotazioni provinciali pregresse a carico della Provincia anche a seguito dell’apporto finanziario straordinario di Euro 100.000,00 accordato dalla Provincia stessa nel 2008),perché,al fine di acquisire specifici elementi informativi – e se del caso anche documentali- non ha ravvisato l’opportunità di interpellare quanto meno l’ufficio finanziario e, formalmente, il collegio revisionale? Se si fosse operato in tal senso, con ogni probabilità, sarebbe stato possibile intraprendere,in sede amministrativa, tutte quelle azioni che l’amministrazione precedente avrebbe sicuramente messo in campo per conseguire le pertinenti motivate previsioni finanziarie.
Mi sia consentito, in conclusione, di “uscire un po’ fuori dal seminato”. Lo faccio perché sento di avere un pezzo di cuore nella città di Trapani !
Perché,signor Sindaco, al fine di conservare due grandiose istituzioni quali quelle dell’Ente Luglio e della biblioteca Fardelliana, non propone la costituzione di una Istituzione comunale di alto profilo organizzativo/strumentale, mirata a salvaguardare i suddetti nobili organismi culturali e , nello stesso tempo, a tutelare i rispettivi livelli occupazionali, anche attraverso una più diretta partecipazione comunale? Mi pare, d’altronde, che la questione rivesta, sul piano istituzionale, carattere di somma urgenza per il fatto che il Comune di Trapani a seguito del recesso associativo della Provincia, a quanto sembra debitamente formalizzato e già produttivo di effetti, è rimasto socio unico dell’associazione Luglio Musicale: con la conseguenza che,non essendo tale ente una società di capitali, sono maturate le condizioni previste dalla legge per formalizzare giuridicamente l’estinzione dell’associazione -persona giuridica, fatti salvi tutti gli altri effetti negativi che nel frattempo sono insorti e che innegabilmente incidono sulla regolare gestione dell’Ente Luglio.
Il riferimento più immediato è alla sopravvenuta circostanza che lo scopo associativo è divenuto impossibile( in relazione all’art 27 del codice civile e, per richiamo analogico,all’art.2272 sub n.4 dello stesso codice) a causa della scomparsa del requisito della pluralità associativa,tenendo anche conto del fatto che, allo stato attuale delle condizioni istituzionali e anche a causa della sopraggiunta irregolare composizione degli organi dell’associazione, neanche è configurabile la possibilità di ricostituire entro sei mesi tale pluralità associativa secondo le modalità statutarie, ammesso che ciò sia giuridicamente fattibile .
A tale riguardo, per giunta, si deve considerare che, a mio parere, la regolarità associativa non potrebbe essere ricostituita associando all’ente Luglio il costituendo libero consorzio Regionale di Comuni stante che quest’ ultimo,per il suo stesso carattere consortile tra tutti i Comuni della attuale circoscrizione territoriale(provinciale) assorbirebbe l’adesione associativa autonoma del Comune di Trapani, con la conseguenza che, anche in questo caso, non sarebbe ripristinata la pluralità di associati. Senza considerare, per altro verso, che l’art 60 della legge 142/1990,come recepita dalla legge regionale 48/1991, impone, ancora oggi, la revisione degli organismi associativi in atto costituiti tra enti locali, “sopprimendoli o trasformandoli nelle forme previste”dalla stessa legge 142/1990 (così come si stava facendo, per l’ente Luglio e per la Fardelliana, con l’iniziativa consortile poi abbandonata per una sopraggiunta preclusione di legge).
Tornando all’argomento della costituzione di una istituzione comunale , è intuitiva la convenienza di procedere, per il tramite di una struttura di tal fatta, alla trasformazione dei due organismi associativi in precedenza citati anche a motivo del notevole incremento patrimoniale di cui si gioverebbe soltanto il Comune di Trapani per effetto del recesso associativo della Provincia Regionale di Trapani, ai sensi dell’art. 24-ultimo comma- del codice civile.

Marsala ,18 Febbraio 2014

ANTONIO GALFANO ( ex amministratore delegato dell’Ente Luglio Trapanese)



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