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16/02/2014 06:40:00

Usura, assolto titolare finanziaria. Tunisino annegato, alla sbarra tre pescatori

Il gup di Marsala Vito Marcello Saladino ha assolto dall’accusa di usura il 78enne marsalese Antonino Passalacqua, titolare della finanziaria ‘’Bosco’’, per il quale il pm Giulia D’Alessandro aveva invocato la condanna a un anno e mezzo di carcere, nonché ad una multa di 3 mila euro. Secondo l'accusa, l’imputato, denunciato da Donato Barraco, gestore dell'associazione culturale e sportiva "Club Dance Sport Italia", avrebbe preteso interessi usurari. Quattro gli episodi contestati, con tassi tra il 31 e il 37 per cento. Passalacqua è piuttosto noto nell’entroterra del versante nord marsalese (Bosco e contrade limitrofe) anche per essere il gestore di un distributore di carburanti agricoli, intestato però alla moglie (Manfrè). Molti gli agricoltori entrati in contatto con l’anziano commerciante-finanziere proprio per questo motivo e che, talvolta, strozzati dalla crisi, da spese familiari e tasse, hanno intravisto nel Passalacqua l’unica persona in grado di fornire loro immediata liquidità.

GIOVANE TUNISINO ANNEGA, TRE PESCATORI ACCUSATI DI OMISSIONE DI SOCCORSO IN MARE
E’ iniziato a Marsala, davanti al giudice monocratico Riccardo Alcamo, un processo che per omissione di soccorso in mare vede imputati tre pescatori. Quelli sulla cui imbarcazione, il 26 luglio 2011, c’era anche un giovane tunisino, Lofti Tumia, di 19 anni, che, mentre in zona (al largo della Società Canottieri e del Circolo Velico) transitava un gommone della Guardia costiera impegnato nei rituali controlli, cadde (o si buttò) in mare. Non sapendo nuotare, però, il giovane nordafricano si trovò subito in difficoltà. Anche se c’erano soli tre metri d’acqua. Uno dei pescatori si gettò in mare per tentare di salvarlo, ma non vi riuscì. Per questa vicenda furono, poi, rinviati a giudizio Giuseppe, Vincenzo e Antonio Bilardello. A condurre le indagini, coordinate dalla Procura, è stato l’ufficio circondariale marittimo. La tragedia si consumò mentre con due imbarcazioni da pesca si stava tirando la ‘’sciabica’’. Lofti Tumia pare lavorasse come dipendente irregolare per la ‘’Piccola Maria’’, una delle barche degli imputati. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile. Nell’udienza del 12 maggio saranno ascoltati alcuni inquirenti e due medici.
 



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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