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06/02/2014 06:35:00

Abuṣ della cognata di dodici anni, processo ad trentatreenne di Petrosino

 Le avrebbe fatto fumare marijuana per <stordirla> e poi fare sesso con lei. Vittima la giovane cognata di appena 12 anni. E’ questa l’accusa (assieme a sottrazione di minore) dalla quale deve difendersi, davanti al gup Annalisa Amato, un 33enne di Petrosino, Vito Grignani, che il 12 febbraio 2013, per questi fatti, fu arrestato dai carabinieri. A difenderlo è l’avvocato Luisa Calamia, che ha chiesto il giudizio abbreviato condizionato dall’acquisizione delle trascrizioni del sms tra Grignani, in carcere al Pagliarelli di Palermo, e la ragazzina, costituitasi parte civile. Il difensore ha, inoltre, chiesto l’audizione dello psichiatra Lorenzo Messina. I fatti risalgono alla sera di domenica 10 febbraio 2013, quando l’uomo avrebbe convinto la giovane cognata (lui conviveva con la sorella maggiore, dalla quale ha avuto due figli) a salire sulla sua auto, abbandonando il locale di Petrosino dove la 12enne, assieme a familiari e amici, stava festeggiando il Carnevale. All’alba del giorno dopo, i familiari ne denunciarono la scomparsa ai carabinieri della locale stazione. Avviate le ricerche, i militari rintracciavano la ragazzina mentre vagava sul litorale. Interrogata per capire dove e come aveva trascorso la notte, le sue dichiarazioni, però, agli investigatori coordinati dal capitano Carmine Gebiola apparivano piuttosto contrastanti e comunque non rispondenti a verità. Nel frattempo, si scopriva che la sera prima c’erano stati dei contatti telefonici con il cognato. A questo punto, la giovane scoppiava in lacrime, raccontando di essersi allontanata con Grignani e di aver avuto con lui rapporti sessuali. Sia in auto, che nella sua abitazione, all’interno della quale, a seguito della perquisizione domiciliare successivamente effettuata, i militari trovarono e sequestrarono altra marijuana e bilancini di precisione. Prossima udienza davanti al gup Amato il 18 febbraio.

PRECEDENTI - Per detenzione, a fini di spaccio di sostanza stupefacente, Grignani era già stato arrestato, sempre dai carabinieri, nel 2004, quando era ancora incensurato. All’ interno di un recinto accanto alla sua abitazione, i militari trovarono un chilo e 400 grammi di marijuana. A guardia della droga, che era nascosta in un anfratto, c’era un cane pit-bull.

MARIA ANTONIETTA NIZZA - I legali della 49enne marsalese Maria Antonietta Nizza - coinvolta nell’operazione antidroga della polizia ‘’Tigra’’ (29 marzo 2012) e poi condannata a 4 anni di carcere – hanno chiesto che alla donna vengano concessi i ‘’domiciliari’’ per motivi di salute. ‘’La donna è ammalata da un anno – spiegano gli avvocati Stefano Pellegrino e Cettina Coppola – le sue condizioni non sono compatibili con il regime carcerario’’. Maria Antonietta Nizza è attualmente reclusa al <Pagliarelli> di Palermo. Per il 28 marzo è attesa la decisione del giudice di sorveglianza, che in prima istanza ha rigettato la richiesta dei difensori.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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