di Leonardo Agate - Ormai siamo alla filosofia del "pompino". L'origine della discussione é avvenuta con la frase con cui il pentastellato deputato Massimo Felice De Rosa in commissione Giustizia ha apostrofato la collega pd Alessandra Moretti così: " Siete qui perché siete brave solo a fare i pompini". L'ha testimoniato l'offesa nel programma "Otto e mezzo" di Lilly Gruber. Ne ha riferito alla stampa pure l'onorevole pd e filosofa Michela Marzano. In otto hanno presentato denuncia, e la magistratura di Roma ha aperto un fascicolo.
La denuncia é appropriata, l'esito del processo non é scontato. Ma la questione é complicata e complessa, direbbe il filosofo Benedetto Croce (e ci siamo di nuovo con i filosofi!) L'offenditore ha anche dichiarato, dopo un paio di giorni, che: "...in Parlamento si entra così. Ho detto quello che pensano tutti gli italiani". Poiché anch'io sono italiano, ho fatto il mio esame di coscienza, per capire se é vero. Fino all'inizio di questo nuovo caso, i megafoni italiani, stampa, radio, tv e web hanno setacciato la vita privata di Berlusconi, e la procura di Milano é arrivata all'anticamera della sua camera da letto per guardare dal buco della serratura cosa avvenisse là dentro. Il Cavaliere é stato messo alle corde, indicato al pubblico ludibrio per essersi coricato con Ruby Rubacuori non ancora diciottenne. Ne ha avuto le conseguenze politiche e penali. Politicamente é stato ritenuto non idoneo a reggere un governo; giudiziariamente é stato condannato in primo grado ad una pena notevole.
Già da prima che scoppiasse il caso della falsa nipote di Moubarak, le parlamentari lanciate da lui nell'arena politica - a Milano Nicole Minetti, a Roma Mara Garfagna - sono state derise per essere arrivate agli alti scranni per i meriti acquisiti nelle feste hard di Arcore. Tutto da dimostrare che fossero anche incompetenti in politica, ed é ancora dubbio se veramente abbiano alzato le sottane per arrivarci. Ma vox populi, vox dei, e sono state irrimediabilmente classificate puttanone. Stessa sorte é toccata alle olgettine, che se anche non sono arrivate al Pirellone o alle Camere, hanno allietato le notti di Banana. E' vero, insomma, che tutte le donne che hanno gravitato a vario titolo nel Circo Barnum dell'ex presidente del Consiglio sono state etichettate in malo modo. Io stesso l'ho sentito da conoscenti e, Dio mi perdoni, l'ho ripetuto. Anche la Santanché non si toglierà presto di dosso quest'abito. Persino la matura Margherita Boniver non é rimasta indenne.
Nessuna, delle molte associazioni in favore della liberazione della donna, ha speso una sola parola, salvo lodevoli e limitatissime eccezioni, per distinguere i comportamenti del lussurioso da quelli, da valutare singolarmente e con maggiore obbiettività, delle donne del suo entourage. Erano considerate esponenti di quella destra sessista e reazionaria. La loro considerazione, scarsa, le estrometteva dall'area delle donne che devono avere rispetto.
Ora che é stata offesa con epiteti simili una esponente della sinistra, apriti cielo! I difensori delle donne alzano le alabarde e vanno all'attacco del pentastellato, chiamato anche fascista.
Per tornare alla filosofia, che é maestra di vita, conviene riportare al dichiarazione della filosofa - deputata Marzano: "...é vero che in passato c'é stata leggerezza nel modo di affrontare un problema profondo, che parla di una mentalità che non si riesce a scardinare. Si pensava che questi insulti riguardassero solo alcune donne, mentre riguardano tutte le donne." Concordo.