Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti. Lo raccontano oggi sul sito del Sole 24 Ore Nino Amadore e Giuseppe Oddo. Potete leggere l'articolo cliccando qui: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-28/in-sicilia-pagata-tangente-38-milioni-i-termovalorizzatori-mai-costruiti-183520.shtml?uuid=ABdg5rs