Sempre vive a Trapani le polemiche sul fronte Tares. L'aiuto che il Sindaco Damiano aveva promesso ai cittadini meno abbienti, con la restituzione della quarta rata del tributo per i cittadini meno abbienti sarà un privilegio di pochissimi. Infatti il Comune ha abbassato la soglia di esenzione da 13.500 euro l'anno a 6.500 euro l'anno. In pratica, solo chi è quasi morto di fame di suo non pagherà la quarta rata della Tares. «Il bonus - ha sottolineato l'amministrazione - sarà destinato alle sole famiglie in reale difficoltà economica. Tutto ciò per evitare forme d'ingiustificato assistenzialismo». La maggioranza, con il Nuovo Centrodestra, ha inviato il primo cittadino a rispettare i parametri dell'atto d'indirizzo. «Sindaco - ha detto il capogruppo di Ncd Totò La Pica - faccia i tagli che servono. Ci convochi e troveremo la soluzione».
Gli uffici tenteranno di «avvicinarsi quanto più possibile, e nei limiti di spesa, ai criteri adottati dal Consiglio». Poco potrà arrivare dalla Regione. «I tentativi sin qui fatti per ottenere dalla Regione una congrua assegnazione straordinaria di fondi non hanno avuto gli esiti sperati, salvo la promessa di un intervento che appare abbastanza modesto». Per il sindaco Damiano ci si confronta con «un sistema fiscale fuori dall'ordinario». Ed i tagli da Stato e Regione potrebbero essere ancora più pesanti.
Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla ulteriore rateizzazione della tassa sui rifiuti. Gli importi della Tares, in scadenza a metà febbraio e aprile, si potranno pagare in quattro soluzioni. L’assemblea di Palazzo Cavarretta ha approvato all’unanimità l’atto deliberativo predisposto dalla giunta Damiano proprio per cercare di agevolare le famiglie trapanesi, alle prese con gli aumenti esponenziali dell’imposta, che ha registrato rincari fino al 150 per cento. Le mini-rate, che dividono in due gli importi indicati nei bollettini trasmessi dal Comune, si potranno pagare entro il giorno 16 dei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio utilizzando i modelli F24 in bianco. Restano invece ancora da stabilire i criteri e le modalità per la concessione del bonus per il rimborso della terza rata della Tares.
Sulla vicenda interviene il Pd, con una dichiarazione del consigliere Abbruscato:
I cittadini trapanesi rischiano un’ulteriore delusione sulla vicenda Tares e, stando alle recenti dichiarazioni del sindaco Damiano, dovranno subire oltre il danno, la beffa.
In occasione della trattazione della Delibera che ha introdotto una dilazione per il pagamento della II e III rata della TARES, abbiamo chiesto il punto della situazione concernente il cosiddetto” bonus III rata TARES”.
E’ opportuno ricordare come il Consiglio Comunale approvò un atto di indirizzo nei confronti della Giunta Damiano, con il quale si dava mandato all’A.C. di prevedere un bonus III rata da erogare ai Cittadini aventi i requisiti proposti con l’indirizzo del Consiglio Comunale e cioè reddito non superiore a 35.000,00 euro e parametro ISEE di 13.158,00 euro per nucleo familiare.
Nel corso della seduta abbiamo appreso, dalla viva voce del Sindaco, che quanto promesso il 23 dicembre 2013 davanti ad una nutrita folla di cittadini giustamente preoccupati, non sarà attuato.
Infatti, il parametro ISEE suggerito dal Sindaco dovrebbe essere 6.500,00 euro ed è facile dedurre che con questo cambio di rotta, i contribuenti Cittadini che potranno godere di tale “bonus”, già definito come atto riparatore della nefasta approvazione della TARES, saranno pochi.
Il gruppo consiliare del Pd prende le distanze decisamente da questo atteggiamento che ci sembra davvero “insultante” nei confronti della collettività amministrata, illudendoli con risposte che poi vengono regolarmente disattese.
Il segretario del Pd, Brillante, è invece dovuto intervenire per smentire, con un comunicato, il possibile ingresso del suo partito nella Giunta Damiano in nome di un governo delle larghe intese, sulla falsariga di quanto avviene a Roma con Letta:
“Non comprendo neppure in base a quale presupposto si possa parlare di una soluzione alla cui base, per le stesse modalità proposte, non vedo sicuramente ragioni di interesse della cittadinanza amministrata.
Fermo restando che ogni iscritto al Partito può operare le scelte personali che ritiene più opportune, traendone le opportune conseguenze da punto di vista della coerenza, il PD rimane come partito di opposizione in quanto ciò voluto dai cittadini che hanno determinato l’elezione di questa Amministrazione di destra, ed in sintonia con l’ampio dibattito già emerso nel corso della recente Assemblea Provinciale laddove tale ipotesi è stata considerata e scartata senza appello.
Il Sindaco Damiano, anziché perseguire le strade tortuose di incontri con soggetti che non rappresentano il PD di Trapani, dica apertamente a noi ed a tutta la cittadinanza, cosa vuole fare nei prossimi mesi e come intende operare per dare risposte ai cittadini.
Gli organismi del PD scaturiti dal Congresso, gli unici deputati a tracciare la linea politica del PD, nei prossimi giorni affronteranno la discussione sull’operato dell’Amministrazione Damiano e valuteranno le azioni da intraprendere sulle delicate ed irrisolte problematiche cittadine.”