L'Aula del Senato ha prorogato ieri l'emergenza rifiuti in Sicilia. Il provvedimento, contenuto nella conversione in legge del «decreto milleproroghe», passa ora all'esame della Camera dei deputati. Il testo, nella versione attuale, prevede la proroga della gestione commissariale a partire dallo scorso 1 gennaio fino al prossimo 30 giugno e conferma la possibilità di utilizzare solo le somme non ancora spese della dotazione finanziaria assegnata a suo tempo dalla legge. Dunque, non ci saranno risorse aggiuntive.
Ma, stando a quanto emerge dalla struttura commissariale di viale Campania, la proroga consentirà di completare l'aggiudicazione tramite gare europee dei nuovi impianti di trattamento dei rifiuti già previsti in precedenza e programmati in base al budget assegnato lo scorso anno.
Negli otto mesi precedenti la gestione dell'emergenza, affidata a Marco Lupo, dirigente generale del dipartimento regionale Rifiuti, ha puntato alla messa in sicurezza della discarica palermitana di Bellolampo e alla dotazione di nuovi impianti a norma che possano garantire non solo la continuità del conferimento a Palermo, ma anche il raddoppio delle percentuali di raccolta differenziata. E' stata completata in parte la nuova sesta vasca, è stata aggiudicata la realizzazione dell'impianto di preselezione, biostabilizzazione e compostaggio e quella dell'impianto di trattamento del percolato. E' stata avviata inoltre la redazione del piano di caratterizzazione dell'intera area e la copertura delle vecchie vasche esauste. Prima della scadenza del mandato a dicembre, Lupo e l'assessore Nicolò Marino hanno anche bandito le gare per la realizzazione di tre discariche pubbliche a norma: la piattaforma integrata di contrada Timpazzo a Gela, la piattaforma integrata di contrada Cozzo Vuturo (vasca B2) a Enna, e la piattaforma integrata di contrada Pace a Messina. Finora la gestione commissariale ha impegnato o speso un totale di circa 110 milioni di euro.
Qualora la Camera confermi la proroga, e a queste condizioni, entro giugno restano da utilizzare circa 80 milioni per aggiudicare la costruzione della piattaforma integrata in contrada Montagnola Cuddia della Borranea a Trapani, di quella in contrada Incarcavecchio a Camporeale; e gli impianti di compostaggio di Calatafimi, Castelvetrano, Augusta, Noto, San Cataldo, Casteltermini, Capo d'Orlando, Terrasini, Castelbuono, Ravanusa, Sciacca (ampliamento), Paternò, Grammichele (ampliamento) e Messina.