Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al Sindaco di Marsala da parte di Pino Amodeo, segretario provinciale del sindacato dei consumatori, l'Adoc, sulle bollette dell Tares che stanno arrivando nelle case dei marsalesi, senza che il Comune faccia nulla per venire incontro alle famiglie più bisognose.
Mentre negli altri comuni della Provincia si svolgono incontri tra la P.A. con i cittadini, le organizzazioni dei consumatori e sindacali, per trovare un modo per ridurre il peso fiscale, a Marsala il Palazzo non ritiene di incontrarsi e confrontarsi con nessuno nonostante le numerose sollecitazioni pervenute, non ultima la nostra con il documento del 6 dicembre u.s.
In questi giorni, tra il marasma sugli scandali delle spese pazze della nostra Regione, sono arrivate le bollette della TARES che sono un vero e proprio tentativo estorsivo, l’ennesimo, nei confronti dei Cittadini onesti di Marsala.
Se non ricordiamo male, tale imposta non avrebbe dovuto comportare un ulteriore aggravio impositivo rispetto all’anno precedente. Ma i fatti purtroppo dimostrano tutt’altro, contravvenendo anche allo spirito della legge istituiva di tale tributo.
A Marsala, facendo un raffronto con la TARSU, l’importo chiesto per la TARES a conguaglio per il 2013, e dall’esame delle delibere del C.C. n. 200 e 201 del 29.11.2013 riguardanti questo ennesimo tributo, è aumentato in modo enorme, ed in alcuni casi è persino triplicato senza nessuna indicazione specifica.
Le bollette non chiariscono nulla sul come si arriva a tali importi e le tabelle delle tariffe allegate sono mancanti delle aliquote su alcuni coefficienti dei locali non residenti o tenuti a disposizione (seconde case ?) e superfici domestiche accessorie.
Dalle tabelle emerge una macroscopica iniqua fissazione delle aliquote che non tiene conto, soprattutto nelle utenze non domestiche, delle differenze oggettive fra le varie attività.
Si rileva un costo spropositato per le seconde case, abitate stagionalmente e quindi non aumentano di certo la quantità dei rifiuti prodotti, diventate dopo l’aumento già deciso dell’aliquota IMU dal 9,60 al 10,60 un bene di lusso, dimenticandosi che a Marsala, in queste i cittadini hanno investito i loro risparmi facendo sacrifici per donarle ai loro figli, affinché avessero almeno un tetto dove vivere, visto e considerato che a questi giovani si palesa purtroppo un futuro incerto, fatto in molti casi di povertà, date le ridicole proiezioni retributive e pensionistiche, per quelli che riusciranno ad averle, e lo stato di crisi economica che investe anche la nostra Città.
Il vero problema che sta alla base di tutto questo è l’aumento ingiustificato del costo del sevizio di raccolta dei rifiuti, che deriva dal piano economico e finanziario redatto dell’ATO Terra dei Fenici, e del piano dei costi degli altri servizi comunali relativo alle spese generali dei servizi resi alla cittadinanza, che sono stati approvati dall’A.C. ed adottati con le predette delibere dal Consiglio Comunale apoditticamente e senza nessuna verifica, il cui importo è passato da poco più di 6 milioni del 2007 a 15.814.104,04 milioni di Euro per il 2013.
Le bollette e le relative tariffe pertanto sono il risultato di questi costi. Ed è su questi costi che bisognerebbe incidere per risparmiare.
Noi pensiamo che vi sia stata sulla TARES una distrazione collettiva ed una superficialità indecente per non dire altro.
Nessuno ha visto che si pagano € 645.000,00 all’AIPA per la bollettazione e riscossione, quando questo servizio potrebbe essere svolto in house, come più volte proposto da noi, avendo a disposizione il Comune Personale con professionalità e competenze di prim’ordine. Non si è entrato nel merito degli €.2.177597,00 relativi allo spazzamento e lavaggio delle strade, pulizia spiagge, disinfestazione et ecc. o delle altre centinaia di migliaia di euro relativi a costi di gestione non meglio precisati e così via.
Singolare è la revisione del canone di appalto chiesto dall’Aimeri a decorrere dal 1.1.2012, sicuramente inserito nei costi ma non specificato in nessuna parte del piano finanziario dell’ATO Terra dei Fenici, dimenticandosi dei disservizi creati nella raccolta dei rifiuti nei mesi scorsi il cui importo, pensiamo per penali, dovrebbe risultare ed addebitato alla predetta Ditta.
Ma quello che non trapela è dove sono sati inseriti gli introiti della raccolta differenziata. In una parte si parla di un introito di circa € 300.000,00 che poi non si trova nelle entrate da dedurre dai costi.
Nessuno ha avuto niente da eccepire, per esempio, circa i 300.000,00 Euro relativi ai costi di consulenza ed assistenza ed i 580.000,00 Euro per spese generali dell’ATO.
Una cosa incredibile è che su alcuni materiali riciclati invece di incassare si paga un salato prezzo di conferimento, anche questo non specificato dettagliatamente, che fa lievitare ulteriormente il costo del sevizio che pagano i cittadini.
Rileviamo, inoltre, che è mancante nel “Regolamento per la disciplina del Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi” il quando ed il come scatta il meccanismo premiale per i cittadini che riciclano e la previsione di una modalità di conciliazione extragiudiziaria per dirimere le già preventivate e numerose controversie in materia.
Tralasciando di citare in questa sede le altre incongruenze che potrebbero essere fonte di risparmio, e quindi diminuire di converso la Tares, nonostante il tempo trascorso non rileviamo altresì che vi siano state novità rispetto alla Commissione Consiliare di inchiesta sul costo della raccolta dei rifiuti a Marsala, che avrebbe dovuto far riflettere l’A.C. ed il Consiglio Comunale prima di adottare i predetti atti. Come del resto, ancora oggi, non si conoscono quali iniziative sono state intraprese per scovare le tante migliaia di case abusive fantasma dislocate nel vasto territorio di Marsala che fruiscono dei servizi che i soliti onesti pagano per tutti.
Ci si è dimenticati che a Marsala già l’addizionale IRPEF è stata raddoppiata nel 2012 passando dallo 0,30 allo 0,60%, aumentando considerevolmente il peso fiscale, che sommato al prelievo effettuato dalle tasche dei Marsalesi, ammontante a circa un milione di euro per le multe elevate con l’attività repressiva dei VV.UU, porta necessariamente a diminuire ulteriormente la capacità di spesa e della domanda dei Cittadini, causa primaria della crisi che stiamo vivendo.
Noi siamo convinti che la democrazia e la trasparenza si praticano da parte delle Istituzioni della P.A. ricercando il confronto con i soggetti sociali interessati prima dell’adozione degli atti.
Ma questo fa parte della cultura politico democratica delle persone che occupano le istituzioni le quali per questo sono sempre più lontane dalla gente.
In questi giorni siamo stati subissati dalle numerose richieste di intervento sulla imposizione fiscale a Marsala come del resto pensiamo anche voi in indirizzo.
Ma ci sembra che ancora non si è capito, data la crisi, che la protesta sta montando ogni giorno e si parla sempre più di una rivolta fiscale con manifestazioni spontanee di intollerabilità, cosa che è già avvenuta in altri comuni della Provincia.
E’ chiaro e normale in qualunque paese democratico che se che non si trovano soluzioni immediate sarà la piazza e la gente ad agire.
La gente vuole sapere come saranno spesi i loro soldi prima di pagare le tasse e non dopo.
Non vi rendete conto che aumentare le tasse e gli altri balzelli a fronte di servizi scadenti e inefficienti, con le strade sporche, “scassate” e piene di erbacce, soldi spesi per iniziative discutibili, ed altro, è sbagliato se non si fa piena chiarezza sulla congruità dei costi e necessarietà di alcune spese come per esempio abbiamo fatto noi sommessamente con questo documento indicandone solo alcune ? Che non sono le sole rispetto alle tante altre che i cittadini vedono con i loro occhi e sulle quali non arrivano risposte plausibili e convincenti.
Noi comunque rimaniamo fiduciosi e reiteriamo, con la presente, alle SS.LL una richiesta di incontro da svolgersi urgentemente.
In mancanza ci faremo promotori, con tutti quelli che lo vorranno, di iniziative congruenti e finalizzate a fare chiarezza in questa ostica materia ed a tutela dei diritti ed interessi dei Cittadini marsalesi.
Cordiali saluti
Pino Amodeo
Segretario Provinciale Adoc
Trapani 27 gennaio 2014