Quantcast
×
 
 
24/01/2014 11:00:00

Barbara s'è incavolata?

  di Leonardo Agate - Stavolta la voglio fare incavolare. Non é sicuro che ci riesca. E' intelligente, e potrebbe pensare che questo é uno scherzo. Allora non si farebbe né calda né fredda. E' la mia amica Barbara. Cittadina marsalese di origini calabresi, ha cordialità di rapporti, e un'educazione e una cultura non indifferenti.

Tiene un moderno simposio di arte e letteratura, nel Cassaro Vecchio. La denominazione é Otium. Nessun nome avrebbe potuto essere più indovinato. Nell'otium si può pensare e scegliere i pensieri migliori, per regolare la vita. L'altro ieri pomeriggio ha ospitato il giornalista - scrittore Gian Antonio Stella, per la presentazione del suo ultimo libro scritto a quattro mani con Sergio Rizzo. Questi due sono come i carabinieri, vanno in coppia da alcuni anni e da un certo numero di libri. Si tratta di libri di denuncia, della mala politica e dei difetti della società italiana. Stavolta, l'analisi di Stella - Rizzo ha riguardato particolarmente noi siciliani e tutto il Meridione.

Inutile dire che Stella ha confermato le sue doti di intrattenitore sofisticato. Ha raccontato, seguendo le tracce del libro, la storia delle condizioni economico - sociali dei territori dell'ex Regno Borbonico, dall'Unità ad oggi. Pochi appunti si possono fare alla sua ricostruzione. Ha dato colpi a destra e a manca, criticando l'aberrazione dell'esercito di Vittorio Emanuele II , quando ancora il brigantaggio o la guerra civile era in corso nel Napoletano, nelle Calabrie e nella Sicilia (vedi Ponteleone). Lo ha anche elogiato quando ha represso nel sangue manifestazioni sediziose di stampo vendicatorio (vedi Bronte). Insomma, non ha seguito i libri di storia, ma diversi episodi li ha interpretati in modo originale, come si conviene a una persona onesta.

La saletta dell'Associazione era piena. Era presente Il meglio dell'intellighenzia marsalese: insegnanti, giovani, avvocati, giornalisti, medici, politici e altri che capiscono quel che la vale la storia. Eppure qualcosa ad un certo punto non mi andava... Ero seduto a mezza saletta, e non riuscivo a vedere nemmeno la testa di Stella e del suo più vicino intrattenitore, il giornalista Giacomo Di Girolamo. Non sono basso. Non sono nemmeno alto, ma insomma quando vado a sedermi in un cinema o in un teatro o in qualunque altro locale pubblico vedo fino all'estremità della sala le teste di tutti gli altri... Ho cominciato a pensare, fin quando ho scoperto il motivo della mia incapacità di vedere. Il divano sul quale erano seduti Rizzo e Di Girolamo era basso. Una persona là seduta poteva essere vista solo da chi era seduto nelle prime file. Chi ha avuto la sfortuna di trovare un posto dietro non ha visto un tubo. Poteva solo ascoltare, ma non é lo stesso. Piace veder anche in viso i parlanti, seguirne gli atteggiamenti e i gesti, che a volte danno meglio il senso delle parole.

Stella continuava a far vedere le slide, che sul muro in alto per fortuna si vedevano bene. Dimostrava, documenti in video, che il Regno Borbonico era finanziariamente pieno di debiti. Abbandonando il mio rovello del posto che non mi permetteva di vedere, ho notato mentalmente che non era vero che il nuovo Regno d'Italia si é addossato l'enorme debito pubblico del Regno delle Due Sicilie. E' vero, infatti, che a Napoli nei forzieri del Banco di Napoli c'era tanto oro che poteva azzerare e superare il debito. Quest'oro é stato trafugato alla presa di Napoli. Comunque questo rilievo non incide sulla solida struttura dell'analisi - racconto di Stella. Solo un dettaglio, che conviene sia ricordato.

Alla fine dell'incontro, ho fatto alla padrona di casa i complimenti, ed anche l'osservazione sul differente livello del conferenziere rispetto ai convenuti, a scapito di costoro. Mi ha risposto prontamente - era in gran forma, gli occhi neri penetranti - che se volevo potevo comprare io la pedana. Gli ho risposto altrettanto prontamente - quando non sono depresso sono pronto pure io - : "Vendi quel pianoforte che sta là...". Infatti so che si fanno all'Otium più incontri di questo tipo piuttosto che musica e canzoni, e il pubblico ha diritto di vedere meglio.

Che dite, é rimasta piccata? Cucinerà più quella scoppiata di cozze che abbiamo concordato quest'estate? Mi spiacerebbe perderla.