Dalla A alla Z per un Tour dei Beni Culturali in Sicilia che vedrà impegnata l’assessore Mariarita Sgarlata nelle nove province della Sicilia per una serie di incontri locali, soprintendenza per soprintendenza, al fine di mettere a fuoco con i responsabili e i tecnici i principali problemi, primo fra tutti, ovviamente, quello dell’apertura dei siti (ma anche quelli della tutela, messa in sicurezza, della valorizzazione, del ruolo delle associazioni e dei privati). Il “sistema” dei beni culturali siciliani, dopo quasi quarant’anni dal passaggio di competenze dallo Stato alla Regione (che quindi, unico caso tra le venti regioni italiane, è gravata di ogni spesa per la tutela, la valorizzazione e la fruizione) ancora non funziona e si connette a intermittenza con la più generale fruizione turistica dei siti.
I provvedimenti più urgenti riguardano una ridistribuzione del personale di custodia che attualmente raggiunge il numero di 1570 unità. Dopo l’incontro congiunto dell’8 gennaio a Palermo con tutti i dirigenti del Dipartimento dei Beni Culturali, è necessario avviare un nuovo e risolutivo percorso virtuoso che assicuri l’apertura dei siti tutto l’anno, utilizzando anche personale precario del Comune e della Provincia Regionale.
«Sono contraria a soluzioni centralizzate – sottolinea l’Assessore – perché ogni situazione presenta criticità specifiche, che si sono incancrenite negli anni, ed il problema va quindi affrontato caso per caso, città per città. Solo dopo aver raccolto i dati localmente e averli rapportati allo schema generale che negli scorsi mesi avevamo elaborato in Assessorato, possiamo finalmente affrontare in maniera risolutiva quella che è stata da sempre la spina nel fianco dei beni culturali siciliani, la gestione del personale di custodia».
Non è più rinviabile una politica di determinazione delle esigenze dellafruizione (attenzione ai periodi di maggior afflusso, alle specificità dei territori, alle prospettive di sinergia con l’intera filiera turistica) che si connetta con una più concreta e utile “contrattazione” da valutare con le organizzazioni sindacali, alcune delle quali hanno rivelato delle aperture insperate che, insieme con l’Aran Sicilia, si spera possano condurre ad una riconfigurazione complessiva dell’intero settore.
Il Tour sarà anche un’occasione per verificare lo stato dell’arte dei lavori, già decretati, inclusi nel programma operativo interregionale POIN 2007-2013 “Attrattori Culturali, Naturali e Turismo” Asse 1, linea 2 per un importo complessivo di 55 milioni di euro, che interessano i principali poli museali della Sicilia. I responsabili dei procedimenti illustreranno lo stato di avanzamento dei progetti esecutivi, delle gare d’appalto e degli affidamenti degli incarichi. I lavori dovranno essere tutti appaltati entro marzo 2014 e completati per buona parte entro dicembre del 2015.