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06/01/2014 06:20:00

2014. Nei giorni festivi chiudono i musei e i parchi archeologici siciliani. Anzi, no...

Il Satiro di Mazara del Vallo o la Venere di Aidone non potranno più essere visitati nei giorni festivi fino alla fine di giugno 2014. E' una nota  del dirigente generale dell'assessorato regionale ai Beni culturali, Sergio Gelardi, a stabilirlo. E' stata inviata lo scorso 27 dicembre a tutti i responsabili di musei, gallerie e parchi archeologici:  tutto chiuso nei  giorni festivi , ad eccezione della Befana, almeno per il primo trimestre.  Mancano i fondi per le indennità festive dei custodi. Gelardi parla di «difficoltà» riscontrate nel «coprire l'intera durata del servizio anche nei giorni di festività» previsti dal contratto regionale di lavoro, ma anche di «assenza di soluzioni alternative immediatamente attuabili». E quindi l'assessorato ha deciso di «assumersi l'onere di centralizzare la programmazione delle aperture/chiusure dei giorni festivi dei siti culturali». In altre parole: chiusura nelle prime 13 domeniche dell'anno.
E se per alcuni siti - i più visitati, la Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Antico di Taormina e la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina - lo stop alla fruizione festiva riguarderà soltanto il primo trimestre, per molti altri luoghi della cultura siciliana, gli altri, come Selinunte e Segesta, e tutti i parchi archeologici,  resteranno chiusi per 27 giorni festivi, riaprendo a maggio (con una "finestra" forse a Pasqua e Pasquetta) per poi tornare "off limits" da ottobre a Natale prossimo.

Quindi un turista che arriva in una delle 34 domeniche in cui il Museo di Aidone è chiuso per mancanza di persona, non potrà mai ammirare la mitica Dea, per la quale, lo ricordiamo, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha combattuto una battaglia diplomatica per non portarla in giro per gli Stati Uniti. Ma lì, negli States, la Dea era visibile 7 giorni su 7, fino a tarda sera, ed era la centro delle mostre organizzate per lei. In Sicilia, è abbandonata al suo destino. Esattamente lo stesso discorso per il museo del Satiro di Mazara del Vallo.

 «Si fa riserva - scrive il direttore Gelardi - di successive intergrazioni che saranno precedute da un giusto momento di confronto con i dirigenti e con i soggetti sindacali».

Soldi non ce ne sono più, nelle casse della Regione. Che spende circa 67 milioni per gli stipendi dei custodi per un totale di circa 1.700 persone distribuite in tutti i siti. Gli straordinari, fissati dal Famp (Fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni) ammontano a 3,3 milioni di euro. 

Alla fine, però, la Regione ci ha ripensato: "Domenica e lunedì i musei e siti archeologici in Sicilia saranno regolarmente aperti". Lo comunica il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo l'incontro di ieri con l'assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata e il dirigente del dipartimento Sergio Gelardi. Il dipartimento ha già predisposto la revoca del provvedimento con il quale si informava della chiusura domenicale dei siti e che aveva suscitato la netta opposizione del governatore.
La chiusura dei siti culturali era stata disposta per i giorni festivi a causa della mancanza di fondi. Era stata una nota del dirigente dell'assessorato ai beni culturali, Sergio Gelardi, inviata ai responsabili di musei, gallerie e parchi archeologici a disporre la chiusura nei giorni festivi del primo trimestre del 2014. "La domenica musei e siti archeologici devono assolutamente rimanere aperti" aveva dichiarato Crocetta prima di incontrare l'assessore Sgarlata e il dirigente Gelardi. Rimarrà aperto anche il Museo e il Parco archeologico di Baglio Anselmi, a Marsala, come comunica la direttrice Maria Luisa Famà.