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11/12/2013 06:40:00

Tentata truffa, comincia il processo all'ex appuntato Genna

Comincia oggi a Marsala il processo all'ex imputato Nicolino Genna, per il quale  la Procura ha disposto la citazione diretta a giudizio. Genna, 50 anni, è accusato di circonvenzione di incapace, tentata truffa e furto. Secondo l'accusa, l'ex militare, in servizio fino a poco più un anno fa (prima al Norm di Roma e poi al Senato), avrebbe commesso i reati contestati in danno di una sua anziana parente ultraottantenne (Nicolina Barraco) affetta da demenza senile secondaria. L'indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria delle Fiamme Gialle presso la Procura è stata avviata a seguito della denuncia presentata dall'anziana donna, poi costituitasi parte civile con l'assistenza degli avv. Diego Tranchida e Fabio Pace.
Dall'indagine - nel corso della quale sono stati ascoltati impiegati di banca e delle poste - è emerso che grazie una serie di operazioni bancarie l'ex carabiniere avrebbe sottratto all'anziana parente quasi centomila euro investiti in operazioni finanziarie presso Credem, l'Unicredit, Banca Intesa San Paolo e la Ing Direct. Genna era riuscito a farsi intestare beni per un valore di 88 mila euro. L'ex carabiniere, difeso dall'avvocato Stefano Pellegrino, avrebbe, inoltre, tentato di truffare anche il figlio (G.A.) dell'anziana parente, convincendolo a sottoscrivere documentazione bancaria finalizzata ad operare sui suoi conti correnti.

FURTO.  Il giudice Roberto Riggio ha assolto dall'accusa di furto con scasso due giovani marsalesi, Cristian Licari ed Emanuele Titone, di 23 e 25 anni. Secondo la polizia, furono a scassinare, nell'aprile 2009, la tabaccheria e il bar all'interno della stazione ferroviaria, portando via sigarette, accendini, denaro e dvd.

MOLESTIE.   Nove anni di carcere sono stati invocati dal pm Nicola Scalabrini per un ex vigile urbano marsalese (F. G., di 68 anni) processato, in Tribunale, con l'accusa di molestie sessuali nei confronti della figlia della sua compagna e del  figlio che aveva avuto da quest'ultima, entrambi tra l'altro minorenni. 
La ragazza avrebbe subito palpeggiamenti e un tentativo di violenza sessuale. L'indagine, coordinata dal pm Dino Petralia, scaturì da una denuncia della madre.

TENTATA ESTORSIONE. Il fatto non sussiste. Con questa motivazione il gup di Trapani Luca Fontana ha assolto Giacomo Vitale, 51 anni, trapanese, dall'accusa di tentata estorsione. L'uomo era accusato di avere tentato di costringere l'anziana madre a consegnargli del denaro.

ABBANDONO DI INCAPACE. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno di reclusione per un badante italiano, Vincenzo R., 49 anni, accusato di abbandono di persona incapace. Assuntosi l'impegno di assistere continuativamente un anziano del tutto paralizzato ricevendo in cambio la sua intera pensione, la sera se ne tornata a casa e lasciava l'invalido da solo nella sua casa di Marsala. Anche durante il giorno, in realtà, solo saltuariamente faceva visita all'anziano. Una sera del 2009 quest'ultimo era caduto e le lesioni lo avevano condotto alla morte.

 



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